1. Imperfezioni.

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«Eccolo, é lui!» Esclamò Christine, dando una gomitata a Louis.

Quest'ultimo la guardò male, poi scoccò un'occhiata furtiva in direzione di Harry Styles. Il ragazzo stava salendo lentamente le scalette all'entrata dell'Università, seguito da suo solito gruppetto di emarginati. Ma oggi, a quel gruppo, mancava un elemento.

«Ho sentito che é morta nel sonno» sussurrò Jennifer, rivolta al gruppo. Tutte e quattro le ragazze trattenerlo il respiro. Tutte tranne Louis, che era troppo impegnato a guardarsi al piccolo specchio che teneva in mano. I capelli corti avevano bisogno di un piccolo ritocco. Avrebbe fatto un salto in bagno prima dell'inizio delle lezioni. Odiava le imperfezioni.

«Dicono che fosse ricoperta da ferite e lividi» aggiunse Martha, unendosi al coro. «e che anche gli altri ragazzi siano pieni di tagli. Secondo me quelli sono immischiati in qualcosa di grosso... mafia, o che so io. Ve lo dico io: Melinda Ericson è stata uccisa!»

Louis si decise ad alzare lo sguardo dallo specchio e a rivolgerlo verso Harry Styles. In effetti, il ragazzo aveva un taglio rosso sulla guancia e uno più piccolo sul labbro. Ma, per il resto, tutto il corpo era ricoperto da jeans lunghi e scuri, una maglietta bianca e un giacchetto di pelle, che non lasciavano intravedere nulla. Era Ottobre, ma Harry si copriva totalmente anche in estate. Niente pantaloncini o magliette a maniche corte, per lui. Forse era vero quello che si diceva di lui...

«Secondo me sono solo degli sfigati autolesionisti.» commentò Katherine. «La povera Melinda avrà esagerato coi tagli.»

Dietro a Harry, Nadia Ericson piangeva in silenzio e camminava a capo chino, lo sguardo fisso a terra. Aveva gli occhi arrossati per la perdita improvvisa della sorella maggiore, avvenuta appena la sera prima e già sulla bocca di tutti. Lividi scuri le percorrevano entrambe le braccia e si vedeva che si sforzava di non zoppicare. Aveva diciannove anni e seguiva le stesse lezioni di Harry. Quest'ultimo aveva un'aria estremamente seria e impassibile, i corti capelli scuri scompigliati e le mani in tasca. Il quarto - ormai terzo - elemento del gruppo li seguiva a breve distanza, con un'aria spaventata e triste allo stesso tempo. Si chiamava Joe Dixon, aveva ventiquattro anni e lavorava come commesso in un grande magazzino in città. Una nullità, proprio come tutti gli altri. E anche lui ricoperto di tagli e lividi. Nessuno sapeva perché, ben tre anni prima, un ventunenne come lui avesse iniziato ad uscire con Harry, che aveva solo sedici anni, e a trattarlo con una sorta di reverenziale rispetto.

«Secondo me c'è stata una zuffa.» mormorò Christine, abbassando la voce. «Melinda deve aver fatto arrabbiare Harry e lui l'ha uccisa. Dicono che abbia già ucciso un'altra ragazza, nella sua vecchia città...» Chris tremò, avvicinandosi di più a Louis. «Mi da i brividi.»

Louis Tomlinson guardò il gruppo di cheerleader di cui era il capo e sospirò rumorosamente. «Chi se ne importa di cosa dicono o non dicono di Melinda. È morta ormai.» Abbandonò le scalette su cui era seduto e si diresse verso il portone d'ingresso dell'Università, seguita da uno sciame di occhiate adoranti. Le amiche si alzarono senza fiatare e s'incamminarono dietro di lui, proprio mentre Joe salutava Harry con un cenno del capo e abbracciava forte Nadia, sussurrandole qualcosa all'orecchio. La ragazza singhiozzò e annuì, poi si diresse verso l'entrata.

«Ehi, ma é vero che Kevin Russel ti ha chiesto di uscire?» chiese eccitata Martha.

Louis fece un sorriso smagliante, mentre si passava una mano fra i corti capelli castani. «Sì, ma non ho ancora deciso se accettare. Magari lo tengo un po' sulle spine.»

«Ragazze, che ne dite di saltare la prima ora?» Jennifer sorrideva eccitata.

Louis alzò gli occhi al cielo. «Fate come volete, io però ci vado. Odio saltare le lezioni.»

Il gruppo si ammutolì di nuovo e annuì, seguendolo.

«Prima, però, devo passare un attimo in bagno.» aggiunse, tirando fuori una pochette coi pettini.

Le ragazze annuirono ancora e lo seguirono fino al bagno.

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La storia non é mia ma di IreneToccaceli che mi ha gentilmente dato il permesso di riscriverla versione Larry Stylinson (foto nei media). Tutti i diritti vanno a lei.

L'Altra Metà del Mondo / L.S.Where stories live. Discover now