21. Reputazione

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Un piccolo capitolo prenatalizio per non farvi aspettare come le altre solite volte.
Spero passiate delle buone feste! Voi dove le passerete? E con chi?
Buon Natale,
Charly


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Quando si svegliò nel mondo reale, la mattina successiva, Louis ci mise un po' a rendersi conto di ciò che era successo.

Aveva combinato un disastro e ora doveva rimediare.

Si vestì in fretta e andò all'università. Per la prima volta in vita sua, arrivò in ritardo a una lezione e le sue amiche lo guardarono in modo strano.

«Cos'hai?» gli chiesero alla fine della terza ora.

Louis non sapeva cosa rispondere. Neanche lui era del tutto sicuro di ciò che sentiva o di ciò che avrebbe dovuto fare per trovare una soluzione all'errore che aveva commesso. Il problema era che Harry Styles era la persona su chi giravano più pettegolezzi in assoluto, il ragazzo più sfigato dell'Università.

Certo, non per questo era meno bello, o i suoi occhi erano meno lucenti, o i suoi muscoli meno sviluppati. Era semplicemente quello "strano".

E lui... lui era Louis Tomlinson. Era bello, popolare, intelligente, ricco e piaceva a tutti. Era sempre stato così e la sua vita era stata perfetta finora: non avrebbe rovinato tutto per una stupida infatuazione da quattro soldi. Lo avrebbe lasciato dopo una settimana, o magari Harry avrebbe lasciato lui, e la sua reputazione sarebbe stata rovinata.

Vedendo che non rispondeva, le amiche cominciarono a tempestarlo di domande, mentre il corridoio dell'Università si riempiva di persone, di passaggio tra una lezione e l'altra.

Da un'aula lontana spuntò Harry, e i loro sguardi s'incrociarono per un attimo.

Il cuore di Louis cominciò la sua corsa sfrenata e improvvisamente il ragazzo andò in panico. L'avrebbe affrontato? Gli avrebbe parlato davanti a tutti gli studenti? Avrebbe detto a tutti che si erano baciati? O piuttosto che lui aveva baciato Harry?

Quando vide Kevin camminare poco più in là con un amico, fece la prima cosa che gli venne in mente: andò verso di lui e lo baciò.

Semplicemente, lo prese per il colletto della camicia blu scuro che indossava e lo attirò a sé con forza, premendo le proprie labbra su quelle del ragazzo. Fu un bacio semplice e casto, ma bastò per far spalancare gli occhi di Kevin. Quando Louis si staccò, poco dopo, lo guardò con aria seria e mormorò: «Scusami se ti ho respinto, Kevin. Mi rendo conto di aver esagerato e che probabilmente non avevi cattive intenzioni...» lo guardò socchiudendo appena gli occhi e sorridendo maliziosamente. «Vorrei riprovare a uscire insieme, se per te va bene.»

Il ragazzo lo guardò per un attimo a bocca aperta, poi gli sorrise, con un certo orgoglio negli occhi. «Certo... sì, per me va bene.» Si schiarì un attimo la voce e chiese: «Che ne dici di questa sera? Al Devil's. Ti passo a prendere io dopo cena.»

Louis non aveva affatto voglia di uscire, quella sera, e tanto meno al Devil's. Tuttavia, si fece coraggio. «Perfetto!» esclamò sorridendo.
Dentro di sè, sospirò nel vedere Kevin allontanarsi col suo amico, che lo guardava come si guarda un Dio.

Louis si guardò attorno e notò che Harry lo guardava serio, fermo dall'altra parte del corridoio, con le mani nelle tasche dei jeans scuri. Una scintilla accesa negli occhi chiari gli fece pensare che fosse arrabbiato, o fosse indignato, ma il ragazzo gli lanciò un'ultima occhiata e se ne andò.

Louis aspettò pazientemente che le ragazze del suo gruppo lo raggiunsero e lo tempestarono di domande, poi si stampò in faccia un sorriso falso e disse loro quanto era felice di uscire con Kevin quella sera.

L'Altra Metà del Mondo / L.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora