42. Sentimenti

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> Qui c'è stato un dettaglio che non ho potuto cancellare, nonostante sia una cosa del tutto femminile: l'uso della pillola... ma facciamo finta che anche gli uomini la possono prendere per non rimanere incinti(?)

Comuuunque... è un piccolo capitolo di passaggio! Buona lettura

Un bacio,
Charly

Tutti i diritti vanno a
IreneToccaceli



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A causa della presenza di Niall, i due ragazzi non ebbero modo di parlare davvero. Fu nel mondo reale che Harry si scatenò.

«Com'è potuto succedere?» chiese, confuso. «Avevi detto di prendere la pillola, no?»

Louis annuì. «Non ho mai smesso, fino a che non ho scoperto di aspettare il bambino.»

«Com'è possibile?» ripeté il ragazzo, facendo avanti e indietro per il salotto di Louis.

Il ragazzo si prese la testa fra le mani, seduto sul divano. «Non ne ho idea. Forse l'effetto della pillola non funziona, nell'Altra Metà.»

Harry sospirò. «Hai fatto dei controlli?»

Louis annuì ancora. «Il bambino sta bene.» Alzò gli occhi verso di lui. «Harry, mi dispiace. So che avrei dovuto dirtelo subito... non avevo il diritto di tenertelo nascosto. È solo che... non sapevo davvero cosa fare! Tu una volta mi hai detto che non avresti voluto crescere un figlio nell'Altra Metà...»

«Ma questo non significa che ti farei abortire!» La voce di Harry era quasi un grido. Si calmò con alcuni respiri profondi, poi andò a sedersi accanto a lui e gli prese le mani. «Louis... voglio che tu capisca una cosa.» disse, in tono sommesso.

Il ragazzo sentì il cuore battergli forte.

«Questo bambino... forse non l'avrei mai cercato. E sì, la colpa è dell'Altra Metà e di quello che rischiamo ogni giorno.» Gli poggiò delicatamente una mano in grembo, con un sospiro tremante. «Ma questo.... questo non significa che ciò che porti in grembo non sia la cosa più bella che mi sia mai capitata.» Louis guardò i suoi occhi verdi diventare lucidi, mentre gli sorrideva. «Questo bambino nasce da quello che provo per te. Avrà i miei occhi e il tuo sorriso, e mi chiamerà papà.» L'emozione era palpabile nella sua voce. «Avrei preferito farlo nascere al sicuro, in un posto dove nulla avrebbe potuto ferirlo, ma so che non sarebbe comunque possibile. La Valle della Luce ci darà la possibilità di proteggerlo dai pericoli di quel mondo, ma questo non significa che non conoscerà mai la sofferenza. Un giorno s'innamorerà e forse rimarrà deluso. Ci saranno giorni in cui proverà rabbia, rancore, frustrazione. Amerà e odierà e si dispererà come ogni essere umano, ma vivrà e proverà emozioni. Voglio che conosca ogni gioia che la vita può offrirgli, e voglio anche che, in parte, ne conosca le pene. Perché è questo che ci rende vivi, Louis. È questo che ci rende umani.» Il ragazzo sentì gli occhi pungergli di lacrime non versate e si strinse al ragazzo, affondando il viso nell'incavo del suo collo.

Tuttavia, dopo qualche secondo, lui lo staccò dolcemente da sé. «Louis, ho bisogno di dirti un'altra cosa.»

Lui lo guardò serio, annuendo.

«Voglio che tu sappia che non te lo dico perché aspetti mio figlio, ma perché la penso da molto tempo. E l'unico motivo per cui non te l'ho mai detto è perché pensavo che ti saresti spaventato e saresti scappato di nuovo.»

Il cuore del ragazzo cominciò a battere furiosamente, senza controllo.

Harry gli prese il viso fra le mani e lo guardò dritto negli occhi, senza sorridere.

«Ti amo, Louis Tomlinson.»

Louis si accorse di aver smesso di respirare quando Harry lo scosse leggermente, con aria preoccupata. Vedendo che non parlava, il ragazzo sorrise. «Non devi rispondermi, non è per questo che te l'ho detto. Voglio solo che tu lo sappia, perché è da molto tempo che...»

«Ti amo anch'io.» sussurrò appena Louis.

Harry spalancò gli occhi e socchiuse appena le labbra.

«Sono innamorato di te, Harry Styles.» ripeté Louis, stavolta più forte. Le lacrime gli scendevano lungo le guance, ma stavolta di felicità. «Non so esattamente quando sia successo, ma è vero.» Si asciugò in fretta le lacrime, ma continuò a guardarlo con convinzione. «Non volevo amarti. Non uno come te, che mi ricordava costantemente quanto fossi superficiale ed egoista. Non volevo che tu, Joe e Nadia mi piaceste. Non volevo confrontare voi con la mia famiglia, i miei falsi amici, la mia vita vuota.» Harry lo guardava senza parlare, ma Louis gli sorrise dolcemente. «Finora non avevo mai vissuto realmente. Mi limitavo ad andare avanti, giorno dopo giorno, cercando qualcosa. È stato solo quando ho dovuto lottare per la mia vita, per la mia sopravvivenza, che ho capito cos'era veramente importante per me. È stato allora che ho realmente cominciato a vivere.»

Harry lo interruppe, baciandolo.

Fu il bacio più tenero che Louis avesse mai ricevuto. Labbra contro labbra, respiro contro respiro. Quando il ragazzo si staccò da lui, si limitò a guardarlo negli occhi.

«Troviamo la Valle della Luce, Louis. Stabiliamoci lì e cominciamo una nuova vita. Io, te e nostro figlio.»

Louis sorrise.

Era tutto ciò che voleva.

L'Altra Metà del Mondo / L.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora