15. Sicurezza

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In questo capitolo ho dovuto cambiare alcuni aspetti del capitolo originale, come il vestito che Louis indossa alla festa. Spero che a IreneToccaceli non dispiaccia.

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«Wow, Lou, quel completo ti sta d'incanto!» gli gridò Christine, dalla macchina. Sedeva sul sedile anteriore, e accanto a lei Martha lo salutava dal posto del guidatore. Jennifer e Katherine lo guardavano dai sedili posteriori, sorridendogli. Il suo smoking blu marino, gli faceva risaltare gli occhi e gli fasciava elegantemente ogni curva.

«Grazie.» rispose Louis con un sorriso, entrando in macchina. Sapeva di essere bello e sapeva di essere invidiato da molti.

«Allora... dov'è questa festa?» chiese Martha, ingranando la marcia.

«Al Devil's.» le rispose Chris.

«Ci sarà tutta l'università! Scommetto che vedrò Michael.» Katherine sospirò.

«Il tuo Michael ci sta provando con Diana, tesoro.» la informo Jennifer. «Lascialo perdere.»

Louis lasciò parlare le sue amiche e si assentò dal discorso. La sera precedente, nell'Atra Metà, Harry gli aveva promesso che l'indomani gli avrebbe insegnato a pulire gli animali, e lui aveva accettato. Fino a due settimane prima, non avrebbe mai pensato di fare qualcosa di così disgustoso come aprire in due un animale per toglierne le interiora. Eppure ora, dopo aver rischiato la vita fin troppe volte in due settimane, voleva essere sicuro di imparare il più possibile, per poter sopravvivere.

Teneva troppo alla sua vita, per buttarla via così.

«Lou, ci sei?»

La voce di Martha lo riscosse da suoi pensieri.

«Ah... sì, scusa.» Si guardò intorno. Erano arrivati al pub in cui si sarebbe tenuta la festa, e tutte le ragazze si affrettarono a scendere dalla macchina. Louis le segui all'interno del locale e individuò immediatamente Kevin, che gli stava venendo incontro.

«Ehi, sei uno schianto!» gli disse, mangiando su un po' le parole. Il ragazzo doveva aver già bevuto parecchio, perché sembrava reggersi in piedi a stento.

«Grazie.» rispose il ragazzo, cercando di sovrastare la musica alta. Si guardò intorno e notò che Katherine ci aveva visto giusto: tutta l'università era lì, a festeggiare senza un particolare motivo. Molti ragazzi erano già ubriachi e altri ballavano in mezzo al locale. Alcune coppie erano sedute sui divanetti a scambiarsi effusioni in pubblico, una cosa che Louis aveva sempre odiato. Le sue amiche erano già scomparse in mezzo alla folla.

«Vuoi qualcosa da bere?» gli chiese Kevin, e Louis annuì, facendosi accompagnare per mano al bar. Quando arrivò lì, si ritrovò a spalancare gli occhi. Nadia e Joe erano seduti l'uno accanto all'altra su un tavolino e ridevano tra loro con aria complice. A rigor di logica, anche Harry sarebbe dovuto essere poco lontano: i tre ragazzi non si dividevano mai.

Scandagliando la stanza alla ricerca di un ragazzo alto, muscoloso e coi capelli ricci e scuri, lo individuo lì vicino: era intento a parlare con una biondina basso ma molto carina. Louis sentì una fitta all'altezza dello stomaco.

«Cosa prendi?» gli chiese Kevin. Il suo alito sapeva di rum, e Louis si trattenne dallo scostarsi.

«Un cocktail con un po' di vodka. Scegli tu quale.»

Kevin si girò verso il barista e ordinò qualcosa che il ragazzo non capì, e poco dopo gli passi uno strano cocktail rosa.

Louis bevve e si rilassò un po'.

L'Altra Metà del Mondo / L.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora