36. Felicità

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Auguri a tutte le donne ⭐️👸🏻

Piccolo capitolo di passaggio! Ma comunque, un consiglio: godiamoci questo momento di tranquillità!

Niente è come sembra.

A presto,
Charly

Tutti i diritti sono di
IreneToccaceli
(un augure anche lei!)



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Nell'Altra Metà, i due ragazzi si disinfettarono le ferite con il succo giallo e cacciarono insieme. Quel posto era incredibilmente più tranquillo di quello in cui stavano prima. 

«Perché te ne sei voluto andare da qui?» chiese Louis, steso sulle rive di uno dei due laghetti a prendere il sole. 

Harry sospirò. «Dopo la morte di Natalie non sono voluto restare. Avevo bisogno di cambiare aria.»

«Com'era lei?» Il ragazzo era sinceramente interessato. 

«Beh era...» Si fece pensieroso, mentre strappava dei ciuffi d'erba. «Molto diversa da te. Era dolce e gentile, ma aveva paura di moltissime cose. Faticavo a tenerla al sicuro perché ogni volta che le dicevo di correre il terrore la paralizzava e restava ferma dove si trovava. Spesso si lasciava prendere dalla tristezza, ma avevo imparato a farle tornare subito il sorriso.»

Louis si girò a pancia in giù, pensieroso. «E io come sono, invece?»

Lui si mise a ridere sommessamente. «Oh, tu non hai certo paura di dire quello che pensi, anche se a volte risulti offensivo. Tieni molto a come appari, anche se ciò che sei vale molto di più.» Si girò verso di lui e lo guardò negli occhi, facendo scorrere le dita sul suo viso. «Sei coraggioso. Impulsivo. Orgoglioso.» Louis fece per protestare ma lui lo zittì dolcemente con un dito sulle labbra. «Sei leale e sensibile, anche se non vuoi darlo a vedere. Sei forte, fiero e determinato. Estremamente intelligente.» La sua voce si abbassò di qualche tono. «Sei divertente, impavido e fin troppo curioso. E sei...» Il suo tono si ridusse a un sussurro mentre avvicinava gli labbra a quelle di lui. «Sei il ragazzo più bello che io abbia mai conosciuto.»

«Stai davvero parlando di me?» chiese Louis con un lieve sorriso, chiudendo gli occhi. 

Harry lo baciò, premendogli una mano sulla parte bassa della schiena e stringendolo a sé. Louis si lasciò andare fra le sue braccia, tremando di piacere. 

Era questo, ciò che voleva sentire. Voleva sentire il suo cuore lanciarsi in una corsa sfrenata, le gambe cedergli e il respiro affannarsi. Voleva sentire la  sua mente annebbiarsi e il dolore annullarsi. Voleva provare ciò che provava in quel momento, sempre e comunque. Non voleva volare in alto. Voleva sedersi sull'orlo del baratro e guardare giù, provare il brivido della caduta libera, rischiare di non rialzarsi. E se anche avesse finito per soffrire, ne sarebbe valsa la pena.              
                                                                                             *** 

Nel mondo reale, la vita di Louis era ormai cambiata totalmente. 

Tanto per cominciare, si svegliava con l'odore del caffè nell'aria e il profumo di Harry sul cuscino. Il suo gruppo di amiche gli aveva dato dello svitato per aver iniziato a uscire con l'autolesionista emarginato e lo evitavano ora più che mai. La sua popolarità era scesa drasticamente, ma a lui, per la prima volta, non importava. Non si fermava più a pensare alle conseguenze, non si tratteneva dal prendere Harry per mano, non pensava a come vestirsi o pettinarsi al meglio. Niente più corse mattutine o allenamenti pomeridiani. 

Ogni sera Harry lo portava con sé al Black&White, dove lui aveva scoperto di divertirsi da matti. A volte suonavano band dal vivo, altre volte si faceva il karaoke, altre ancora si organizzavano serate a tema o giochi collettivi. Uno o due giorni alla settimana, a seconda della clientela del pub, Harry aveva la serata libera e la trascorreva portando Louis da qualche parte o noleggiando un film da vedere a casa. 

Una sera lo convinse a giocare a strip-poker, ma non arrivarono mai a togliersi tutti i vestiti. Almeno, non per merito del gioco. 

Louis non aveva mai riso tanto in vita sua e non si era mai sentito tanto spensierato. 

Iniziò anche a uscire con Liam, che lo introdusse al suo giro di amici e lo invitò a una serata a casa sua. 

Dopo che Louis ebbe insistito per una settimana, Harry decise di continuare a vivere da lui, anche se ormai non avrebbe più avuto problemi a pagarsi le spese di casa. 

Se il tempo si fermasse qui, pensava Louis, non chiederei altro, dalla vita.          
Ma il tempo non si ferma mai, e la vita ti dona anche quando non vorresti ricevere.

L'Altra Metà del Mondo / L.S.Où les histoires vivent. Découvrez maintenant