41. Rivelazioni

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Il titolo dice tutto! Buona lettura.
Un bacio,
Charly

I diritti vanno a
IreneToccaceli




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Louis non voleva rimanere deluso. Non voleva sperare in qualcosa che non esisteva e ritrovarsi a vivere nell'ennesimo incubo. Eppure, mentre ascoltava quel ragazzo misterioso parlare della Valle della Luce, per un attimo fu tentato di credere che ci fosse una luce in fondo al tunnel, un posto in cui rifugiarsi ed essere felice. 

«L'accampamento è protetto e ben organizzato. Nessuna di quelle bestie feroci può entrarvi e la popolazione è di circa trecento abitanti. Una piccola tribù.» Niall sorrideva con occhi brillanti. «Abbiamo case solide, vestiti, cibo e vari comfort. La gente che vi abita viene da tutto il mondo! Siamo in contatto con almeno altri trenta accampamenti, ma questo è probabilmente il più vicino.»

Altri trenta accampamenti! Louis non riusciva a crederci. 

«Come mai non ho mai incontrato nessuno di voi in sei anni?» chiese Harry, diffidente. 

Niall fece spallucce. «Solo i cacciatori escono dalla zona protetta. E non si allontanano mai troppo.»

Harry non sembrò soddisfatto della risposta, ma non disse nulla. 

«Sei sicuro di poterci portare lì?» chiese Louis, speranzoso. 

Niall annuì. «Credo di sì. Dovrei poter vedere il Monte Numa da lontano, e l'accampamento non è distante da lì.» Nessuno dei due ragazzi chiese cosa fosse il Monte Numa o come avrebbe fatto a riconoscerlo. 

Harry, però, incrociò le braccia sul petto e chiese con aria dura: «Dovremmo lasciare il nostro rifugio per seguirti chissà dove? Chi ci dice che ci stai raccontando la verità?»

Niall rise. «Perché mai dovrei mentirvi?»

«Dimmelo tu.» Lo sguardo di sfida di Harry fece sbuffare Louis. 

«Perdonaci un momento.» disse il ragazzo a Niall. Prese per mano Harry e lo trascinò fuori sibilando tra i denti: «Vieni con me.»

«Qual'è il tuo problema?» gli chiese, una volta fuori. 

«Non lo so... ho una sensazione strana riguardo a quel tipo.» sentenziò Harry, scoccando un'occhiata alla porta della casetta. 

«Sei paranoico, come sempre. Non credo voglia farci del male.»

«Non sto dicendo che sia pericoloso. Però non me la racconta giusta...»

Louis sbuffò. «Smettila. Finalmente una bella notizia e tu che fai? Ti lamenti!»

Harry assunse un'aria colpevole. «Scusa. Lo so, dovrei essere più felice. È solo che...»

Louis aspettò che finisse la frase, con pazienza. 

Lui sospirò e scosse la testa. «Niente, è una cosa stupida.»

«Dimmela lo stesso.» Il ragazzo alzò gli occhi al cielo, incrociando le braccia. 

Harry arrossì appena e fece spallucce. «Penso solo che ci sarà molta gente, ecco.»

Louis non capiva dove volesse andare a parare. 

Lui lo guardò di sfuggita, poi si mise a fissare per terra, imbarazzato. «Ci saranno anche molti ragazzi della nostra età, credo.» 

Louis lo fissò perplesso per un attimo. Poi scoppiò in una risata incredula. «Dimmi che non è vero! Dimmi che non stai veramente pensando alla concorrenza...» Harry fece per ribattere ma lui lo zittì. «Tipico di voi maschi. Credi davvero che ti lascerei per il primo che capita?»

L'Altra Metà del Mondo / L.S.Where stories live. Discover now