18. Divertimento

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«Lou, devi dirci cos'è successo tra te e Kevin. Non resistiamo più!»

Louis alzò gli occhi al cielo di fronte all'ennesimo commento di Christine. «Te l'ho detto, Chris. Mi sono sentito poco bene e sono tornato a casa, tutto qua. Devo aver bevuto troppo.»

«Non ci crediamo.» sbuffò Jennifer. «Sei andato via quasi subito ed eri in perfette condizioni. E poi Kevin non ti si è più avvicinato.»

In realtà aveva provato a parlargli un paio di volte per scusarsi, ma Louis non aveva voluto ascoltarlo. «Evidentemente non gli interesso poi così tanto.»

Il discorso di chiuso nel momento in cui Louis diede inizio all'allenamento delle cheerleader.

La verità era che ultimamente aveva sempre meno voglia di allenarsi, e tifare per una squadra gli sembrava inutile. Dopo aver passati settimane nell'Altra Metà, niente gli sembrava più importante della semplice sopravvivenza.

«Vieni a bere qualcosa da noi, domani sera?» gli chiese Martha. «Andiamo al Devil's.»

Louis scosse la testa, affranto. «Per questa volta passo, ma grazie lo stesso.» Sarebbe stato probabilmente il primo sabato sera che passava a casa, a guardare un bel film.

Ultimamente, le sue amiche avevano iniziato a fare a meno di lui, e non senza ottime ragioni: se fino ad allora era abituato a uscire tutte le sere, anche durante la settimana, ora evitava perfino di uscire il fine settimana. Era sempre stato il leader del gruppo, ma adesso gli sembrava di essere un estraneo.

Dopo tre settimane nell'Altra Metà, Louis sapeva cosa significava sporcarsi le mani di sangue, scavare nella terra con le mani, soffrire di fame e freddo, rischiare la vita e... beh, sì, anche puzzare. In fondo, laggiù non era facile farsi il bagno tutti i giorni, soprattutto quando un branco di Lucertole Carnivore assediava la Valle dei Due Laghi. Inoltre, aveva imparato a fare a meno delle cose che fino a poco tempo prima gli erano sembrate indispensabili e ora gli parevano assurdamente inutili: aveva smesso di farsi la piastra, di pettinarsi, di scegliersi i vestiti che gli stavano meglio. La verità era che, nell'Altra Metà, a nessuno importava com'era vestito o se restava spettinato. Il sole l'aveva abbronzato e il colorito dorato gli era rimasto anche nel mondo reale, sorprendendo tutte le sue amiche: era sempre stato molto geloso del suo incarnato chiaro e delicato, e oltretutto era l'ultima settimana di Ottobre, un periodo strano per abbronzarsi.

Louis stava lentamente perdendo il conto dei giorni, e questo lo preoccupava.

Tornò a casa molto presto, sfinito, e provò a studiare un po', senza successo. Si addormentò non appena toccò il cuscino.

***

«Joe Dixon, questa me la paghi!»

Louis stava guardando Nadia che rincorreva Joe, nella Valle dei Due Laghi. Il ragazzo l'aveva buttata nel Lago Freddo a tradimento e lei aveva cercato di affogarlo senza successo. Harry osservava divertito la scena, ridendo come un bambino. Gli squaletti colorati continuavano a far inciampare Joe, quasi a voler aiutare Nadia.

Era una giornata splendida e il sole abbronzava più del previsto. Louis era sdraiato a riva, in costume, col sorriso stampato sulle labbra e capelli mossi sparsi per terra.

«Attento, principessa.» lo ammonì Harry. «Non vorrai mica che i Vermi Carnivori ti divorino...»

Louis fece un balzo in piedi e cominciò a guardarsi intorno frenetico. Smise solo quando si accorse della risata gutturale di Harry.

«Ti diverti, eh?» gli chiese, stringendo gli occhi.

Harry smise di ridere lentamente, asciugandosi le lacrime agli occhi. «Oh, da morire.»

L'Altra Metà del Mondo / L.S.Where stories live. Discover now