14. Guarigione

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Nadia sedeva accanto a Harry, piangendo senza sosta. Il ragazzo era caduto in uno stato di semi-coscienza qualche ora prima, mentre i ragazzi lo medicavano. Lo strano frutto giallo aveva immediatamente fermato l'emorragia e Nadia e Louis avevano cercato di lavare le ferite nel miglior modo possibile, ma non riuscivano a stabilire se queste fossero abbastanza gravi da uccidere Harry.  Joe si era medicato con l'aiuto di Nadia ed era uscito a recuperare i vestiti di Louis e Harry. Era tornato poco dopo dicendo che le trappole erano distrutte e che alcuni animali avevano iniziato a divorare la carcassa del lupo, quindi non era riuscito a recuperare nulla da mangiare.

Si fece buio, senza che nessuno riuscisse a trovare il coraggio per uscire di nuovo a costruire altre trappole o raccogliere qualche frutto.

La verità era che, senza Harry, nessuno sembrava sapere cosa fare.

Tutti sembravano persi in sé stessi, chiusi in un guscio di paura e smarrimento.

Si accontentarono di mangiare un po' di bacche e rimasero tutto il giorno seduti accanto al letto, senza sapere cosa fare né cosa dire.

Calò la sera. Louis tremava come una foglia mentre accendeva il fuoco e Joe non parlava. Nadia aveva smesso di singhiozzare, ma lacrime calde continuavano a scivolarle sul viso.

A un tratto, Joe si avvicinò a Nadia e l'abbracciò. «È morto, Nadia. Non può più farti del male.»

La ragazza rispose all'abbraccio. «Era lo stesso, vero? Era lui. L'avrai riconosciuto ovunque.»

Il ragazzo la guardò con dolcezza. «Sì, credo di sì.»

Nadia fece un mezzo sorriso, asciugandosi le lacrime. «Mia sorella è stata vendicata. E posso solo ringraziare Harry, per questo.» Lanciò uno sguardo al ragazzo. «Se Harry... se lui si sveglierà, io...»

«Voglio come minimo un assegno.» mormorò lui, aprendo gli occhi.

Tutti si chinarono su di lui. «Come stai?» chiese Nadia, preoccupata.

Harry fece una smorfia. «Come se avessi lottato contro un lupo gigantesco.»

«Hai voglia di scherzare.» s'intromise Louis, con voce piatta. «È un buon segno. Sopravviverai.»

Joe e Nadia gli lanciarono occhiate di fuoco. Harry invece gli sorrise divertito. «Avevi dubbi? Dopo questo gesto eroico non posso certo morire così! Devo ancora avere la mia ricompensa.»

Louis roteò gli occhi, ma dovette ammettere che si sentiva sollevato.

Harry cercò di tirarsi su, subito spinto giù da Nadia, che lo rimproverò: «Non muoverti!»

Il ragazzo alzò gli occhi al cielo. «Ora non fare la mamma, Nadia. Sto bene, guardami!»

Louis fece un verso strozzato, creando di trattenere una risata.

Tutti lo guardarono e lui si ricompose. «Scusate. È che non sembri proprio... in forma. Sembra che ti abbiano trascinato su una grattugia.»

Harry rise. Si comportava come se non fosse appena scampato alla morte per un soffio, ma si stesse invece godendo una bella vacanza. Cosa diavolo aveva che non andava, quel ragazzo?

La risata si trasformò pesto in tosse e Harry si portò una mano al petto, cercando ancora una volta di tirarsi su. Quando Nadia si sporse per farlo stendere ancora, lui alzò una mano e la guardò malissimo. La ragazza fece una faccia imbronciata e tornò al proprio posto.

«Ho una fame da lupi. Che si mangia?» Si guardò in torno. «E ho anche molta sete.»

Joe e Nadia si scambiarono un'occhiata indecisa e fu Louis a dare la brutta notizia. «Niente cibo. Il lupo è stato divorato e le trappole sono distrutte.»

L'Altra Metà del Mondo / L.S.Where stories live. Discover now