43. Realtà

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AHHHHHHH ODIO E AMO QUESTO CAPITOLO ALLA PAZZIA!

La prima volta che l'ho letto ne sono uscita completamente matta... quindi preparate la camicia di forza!

Non potete capire il disagio che vi provocherà...

E per farvi salire ancora di più l'ansia, vi cito le parole di IreneToccaceli quando ha pubblicato il capitolo:

"Molti di voi rimarranno probabilmente traumatizzati da questo capitolo. Ho solo una cosa da dirvi: abbiate fiducia in me. Ne varrà la pena."

Beh, fidatevi... *sguardo maligno*

A presto!
Charly





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Nell'Altra Metà, Niall si scusò più volte per i problemi che aveva causato.

Harry cominciò a guardarlo sotto una luce differente e a rivolgersi a lui in maniera più gentile. Louis ne fu felice, soprattutto quando il ragazzo annunciò che, non appena Niall si fosse rimesso, sarebbero partiti con lui per raggiungere la Valle della Luce.

I giorni passarono e, nonostante sporadici attacchi di animali, tutto sembrò essersi fatto più tranquillo, come se l'arrivo dell'uomo avesse allontanato i pericoli. A volte, Niall li guardava con una strana luce negli occhi e diceva frasi enigmatiche, come se sapesse più di quello che voleva dare a vedere.

Louis sentiva che c'era qualcosa di strano in lui, ma la sensazione che gli trasmetteva non era di pericolo, bensì di sicurezza. Il ragazzo si preoccupava per lui e per il bambino, lo trattava con gentilezza e gli dava consigli sulla maternità, basandosi su quello che aveva vissuto con la moglie.

Harry sembrava più tranquillo e felice. Ora che capiva da cosa fossero dovuti gli sbalzi di umore del ragazzo, sembrava anche sapere cosa fare.

Con disappunto di Louis, diventò anche fin troppo protettivo. Non gli permise di accompagnarlo a caccia, né di restare da solo troppo a lungo. Non gli lasciava fare sforzi e lo trattava con gentilezza, fino all'estremo. Più volte Louis si ribellò alle cure ossessive del ragazzo, fino a gridargli contro, ma lui si limitava a ridere e dirgli che arrabbiarsi avrebbe fatto male al bambino.

Dopo una settimana, i tre si misero in marcia verso la Valle della Luce. Niall individuò subito il Monte Numa e disse che ci sarebbe voluta una settimana per arrivarci. Organizzarono le provviste per far sì che bastassero per qualche giorno, per evitare di perdere tempo con la caccia, e portarono via i cristalli che avrebbero tenuto al fresco i cibi.

Camminarono tra i due fiumi, a lungo. La sera, si accampavano per cenare di fronte a un piccolo fuoco, ascoltando le storie meravigliose che Niall raccontava sulla Valle della Luce. Raccontò anche la storia di come si era ritrovato in quello strano mondo circa tre anni prima, solo e sperduto, senza sapere come ci fosse finito. Era arrivato all'accampamento stanco e affamato, dopo aver combattuto contro strani esseri. Alla Valle della Luce lo avevano accolto con calore, dandogli cibo e un letto dove recuperare le forze. La donna che si era presa cura di lui, Therese, era diventata presto sua moglie e, nel mondo reale, lui era partito dalla Spagna per andare in America a vivere con lei.

C'era qualcosa di incredibilmente romantico nel modo in cui i suoi occhi si accendevano al nominare sua moglie o suo figlio. Louis rimase affascinato dalla descrizione che ne fece, e sperò che anche lui e Harry avrebbero trovato la felicità in quel luogo idilliaco.

«Ognuno ha un suo compito.» spiegò Niall. «Ognuno produce qualcosa e lo fa per tutti, indistintamente. Non ci sono soldi e non vige la regola del baratto. Ti basta chiedere per avere, ma devi anche essere pronto a dare non appena ti viene chiesto. Difficilmente nascono controversie, ma vengono sempre risolte dal capo del clan, un uomo giusto e imparziale che cerca sempre di trovare soluzioni eque.»

L'Altra Metà del Mondo / L.S.Where stories live. Discover now