19. Compleanno

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Ho pianto io a leggere e a riscrivere il capitolo, posso comprendervi se alcune di voi si trovasse nella mia stessa situazione.

(Poi, con YOUTH a ripetizione... la morte.)

Ma! Questo secondo me è il capitolo più bello, anche se ce n'è una vastità su quale scegliere, perché la storia è troppo bella.

Uno spoiler sul titolo del prossimo capitolo: «Bacio.»
E ho detto tutto!

A presto,
Charly



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Era lunedì, e Louis cominciava a sentirti meno stanco. Aveva iniziato ad abituarsi ai ritmi di una vita parallela e i suoi muscoli non si lamentavano più per la fatica di scavare trappole o combattere strani animali.

Le ferite sul suo corpo andavano e venivano continuamente. Nel fine settimana era dovuto scappare da una mandria di cervi e si era ritrovato pieno di spine a causa di un riccio. Il Succo Giallo era prodigioso e in pochi giorni faceva sparire tagli e lividi, tanto da portare Louis a chiedersi che tipo di ferite avessero potuto lasciare dei sogni sul corpo di Harry.

Andò all'università e si fermò a chiacchierare con le amiche sulle scalette, come al solito. Vide arrivare Harry, assieme a Nadia e Joe. Gli rivolse un breve cenno del capo, senza farsi vedere dalle amiche. Lui gli sorrise e gli fece l'occhiolino, poi si mise a chiacchierare con Nadia.

Le lezioni passarono lentamente e Louis si ritrovò a sbadigliare e a prendere distrattamente appunti. Nelle pause, le amiche parlavano del più e del meno tentando di coinvolgerlo, ma lui si limitava ad annuire e rispondere a monosillabi.

Si alzò per andare in bagno senza che nessuno lo seguisse e ne fu grato. Nel corridoio deserto so scontrò con un corpo muscoloso.

«Dove vai, principessa?» gli chiese una ormai familiare voce maschile.

Louis sentì un sorriso aprirsi sul suo volto, ma si affrettò a tornare serio e lo guardò. Il ragazzo lo osservava con le mani in tasca e una posa rilassata.

«In bagno.» gli rispose lui. «Anche se ormai sono abituato a farla tra gli alberi.»

Lui buttò indietro la testa e ride di gusto.

Quel breve scambio di battute fu interrotto dal cellulare di Louis che vibrava. Lui corrugò la fronte mentre leggeva il nome di sua madre sul display. Rispose senza pensarci troppo.

«Mamma?»

«Tesoro!» gli urlò lei, eccitata. «Buon compleanno!»

Louis rimase a bocca aperta, senza sapere cosa dire. Notò che Harry aveva un'espressione confusa e pensò che dovesse aver sentito. Il ragazzo ritrovò la voce e rispose. «Ah... ehm... grazie.»

Ci fu un momento di silenzio dall'altro capo della linea. «Non dirmi che te ne eri dimenticato.»

Louis si morse il labbro. «Beh, in effetti... si. Ho avuto parecchio da fare con lo studio e ho perso il conto dei giorni.»

«Oh, tesoro, quindi non hai organizzato nulla con i tuoi amici?»

Louis si sentì improvvisamente triste. Ogni anno organizzava una splendida festa nella sua piccola villa, a cui partecipava praticamente tutta l'università. Alcol, una band che suonava e il famoso bagno di mezzanotte nell'oceano. I suoi genitori erano spesso impegnati con il lavoro, quindi gli mandavano un bigliettino d'auguri e dei soldi per comprarsi un bel regalo, sapendo che non avrebbe passato il compleanno da solo.

L'Altra Metà del Mondo / L.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora