CAPITOLO 26

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Chanyeol mi guarda con sguardo duro e poi con...compassione.

"Ti ho detto di andare"tremo. Mi abbraccia. Cerco di togliermi dalla sua presa,ma non mi lascia.

"La potresti finire di fare l'antipatica?"accarezza i miei capelli e appoggio la testa vicino al cuore. Batte forte.

"Ti faccio così pena?"dico a bassa voce. Lui non risponde e il suo cuore batte ancora di più. Ma che succede?

"Chan-" seguo il suo sguardo dietro di me e c'è una ragazza. Quella ragazza. Guardo entrambi.

"Ti sto chiamando da oggi"dice Eunji.

"Ero occupato" toglie la presa da me.

"Io vado per prima"m'inchino e vado dentro la struttura. Ci sono ragazze e ragazzi con le proprie valigie.

"Ti stavamo cercando"dice uno di loro. Ci dirigiamo verso due furgoncini neri dai vetri scuri e ci dividiamo in tre gruppi.

"Dove stiamo andando?"chiedo e tutti ridono.

"Sei stata scelta per il corpo di ballo,giusto?"annuisco.

"Stiamo andando nel nostro dormitorio" dice una ragazza con i capelli neri e grigi tinti. Diciamo che c'è un arcobaleno di capelli:un ragazzo dai capelli blu elettrico,l'altro biondo platino e così via. Poi ci sono io:trucco sciolto,abiti non firmati,capelli neri come il buio e poco seno. Le ragazze qui sembra  che abbiano fatto delle chirurgie per rifarselo. Arriviamo in un palazzo simile agli altri e saliamo fino al terzo piano. Io e le ragazze entriamo nell'appartamento,mentre i ragazzi in quello opposto.

"Sei l'unica a cui non mi sono presentata. Sono Sun Hee"s'inchina e ricambio la presentazione. Faccio amicizia anche con le altre ragazze e già sono simpatiche. Facciamo il turno per il bagno e successivamente ci stendiamo sul divano o sulle poltrone. L'appartamento è piccolo e ha le cose indispensabili come cucina,bagno,due camere da letto e un piccolo soggiorno. Tutte le stanze sono piccole.

"Ragazze ho il ciclo!"urla disperata Victoria,una ragazza americana dall'accento buffo. Tutte ridono. Parliamo di noi fino a notte tardi e andiamo in camera. Sono con Oh Ji Rin,sua sorella gemella Oh Ha Ni, Eun Jeong e Gyeong Ja.

Il giorno dopo ci svegliamo presto e andiamo a fare le prime prove. Non ci lasciano fare pause. Ci alleniamo dalle 8.30 alle 16.00. Impariamo Dumb Dumb delle Red Velvet e a volte le mie amiche cantano. Dire che spaccano i vetri è poco,ma le voglio bene. Degli "Idol" non ci sono tracce e forse è meglio così. L'autostima scende a sotto zero quando vedo i miei sogni realizzarsi in altre persone. Certo,loro sono bravissimi,ma la gelosia è più forte della mia razionalità.

Con il trascorrere delle settimane le prove diventano sempre più dure. Il coreografo tende sempre a mettere in difficoltà,soprattutto me e una ragazza del gruppo. Alcuni già hanno abbandonato il 'lavoro' perché non ce l'hanno fatta,ma io sono venuta qui per un obiettivo e non mi fermerò a causa di un trentenne single arrabbiato per la sua situazione sentimentale. E non scherzo,si lamenta ogni giorno dicendo che noi ragazze siamo troppo difficili da soddisfare. Se nessuno lo vuole,una ragione c'è.

Un giorno resto fino a tardi nella sala prove a ballare,visto che il coreografo ha detto che non riesco a ballare bene.

"Mettici più grinta!"urla mentre ballo. Ma davvero ce la sto mettendo tutta. Sono stanca. Non mi sento più i piedi. Perché devo restare qui quando gli altri sono a casa a riposarsi?

"Prova per l'ultima volta. Io vado per primo"se ne va e sbatte la porta dietro di sé. Cado istintivamente sul pavimento con le ginocchia piegate. Parte improvvisamente Half Moon di Dean. È una delle mie canzoni preferite. La canto e quando inizia la parte dell'altro cantante una voce si aggiunge alla mia. Guardo Chanyeol. Cantiamo insieme fino alla fine della canzone.

"Che ci fai ancora qui?"gli chiedo.

"Dovrei chiedertelo io"si gira di spalle e prende una valigetta da un mobile. Mi fascia il ginocchio ferito. Prende la sua giacca,siccome io non l'ho portata,e l'appoggia sulle mie spalle. Si mette di fronte a me e mi propone di salire sulla sua schiena.

"Dove stai andando?"domando.

"Ti riporto a casa"mi appoggia delicatamente sul sedile della macchina e durante il tragitto parliamo del più e del meno.

"Ti trovi bene con gli altri?"annuisco.

"Ti dà fastidio il coreografo?"

"Non tanto"

"Nel caso esagerasse con te,dimmelo,okay?"

"So cavarmela da sola"rispondo. Intanto arriviamo davanti al mio palazzo.

"Non fingere di essere superiore alle situazioni che affronti,nessuno ti darà un premio per questo"sembra piuttosto irritato.

"E tu non fingere di prenderti cura di me!"Lo tratto sempre male. Quando arriviamo vicino all'ascensore se ne va.  Lo fermo per il polso.

"Scusa"abbasso la testa. Ho esagerato. Voleva solo essere gentile.

"Perché ce l'hai tanto con me?"chiede.

"Probabilmente perché mi hai sempre rifiutata"penso ad alta voce. L'ascensore arriva al piano.

"Cosa?"chiede lui sconvolto e io entro nell'ascensore senza dirgli niente.

MA CHI ME L'HA FATTO FARE! |C.Y.|Donde viven las historias. Descúbrelo ahora