CAPITOLO 43

559 37 21
                                    

Gesù mio, anche lui no.

"Joo Hyun, non far aspettare tua madre" mi metto davanti a lui per far cadere la sua attenzione su di me.
Chanyeol, quasi impassibile, ci guarda per poi spostare lo sguardo sulla donna che sembra paralizzata.
Almeno su questo, la capisco.
Chanyeol fa la sua bella figura anche senza dire nulla e oggi, con il jeans e una felpa rossa non molto pesante, non è da meno.

"Pronto per il matrimonio?" Chiede lui e noto che i suoi capelli sono molto più chiari dall'ultima volta che l'ho visto. Ora sono quasi biondo cenere.

"Certo. Tu ci sarai, giusto?" Chanyeol sembra preso alla sprovvista per un attimo e non posso dargli torto: non gli ho detto nulla.
Annuisce prima di cercare un contatto visivo con la sottoscritta.
Faccio finta di nulla.
Me ne vorrei andare con Joo Hyun (quindi la situazione è abbastanza tragica) piuttosto che sopportare che lui mi stia vedendo prendere fuoco per la rabbia, l'imbarazzo e i sensi di colpa nei confronti di Joo Hyun.
Stiamo per sposarci e non ho il coraggio di dirgli tutto ciò che mi porto dentro da anni; è solo che non me la sento, penso che non ci sia mai un momento giusto in cui siamo pronti entrambi.
Più che altro in cui sia pronta io.

"Mi fa piacere. Ci vediamo la settimana prossima!" La vecchia, mentre il figlio l'aiuta a salire in macchina, non toglie lo sguardo dal biondo accanto a me che non osa muoversi.
Faccio finta di essere occupata a fare altro per non salutarli e non aspetto neanche che la macchina se ne vada per ritornare al locale.
Poi mi ricordo di Chanyeol che non mi ha detto nulla.
Ritorno sul punto in cui ci siamo lasciati e lui è ancora immobile.

"Non c'è bisogno che tu venga. Posso capire che, dopo tutto quello che è successo, tu non te la senta" mi trema per un po' la voce quando dico 'tu'.
Finalmente entro nel locale e, più controllo gli ultimi dettagli, più mi sento insicura sulle decisioni che sto facendo.
Sono arrabbiata che Joo Hyun non sia qui, che la mamma non mi accetti, che lui non se ne importi, che Chanyeol possa presentarsi al matrimonio, che io possa essere così instabile anche a pensarlo e, più di tutti, che mi senta così tremendamente disonesta ed egoista.

Superata la soglia della porta di casa dopo un paio d'ore, Joo Hyun è in bagno a fare una doccia. Entro per prendere la scopa e la paletta prima di vedere lui che, senza problemi mi compare davanti completamente nudo. È strano.
Da quando stiamo insieme, siamo stati a letto massimo due volte e devo ammettere che, in entrambi i casi, non ero completamente lucida.
Ora vederlo così mentre sono sobria al cento per cento mi fa un altro effetto.
Cerco di non guardare.

"Scusami per come ti ho risposto prima" dice mentre si sistema l'asciugamano.

"Vorrei che tu non mi trattassi così."

"Lo so, non capiterà più" ci diamo un leggero bacio a stampo e mi sento più serena di prima. 
Spazzo più posti possibile e, quando ho quasi finito camera mia, mi sento lo sguardo di Joo Hyun addosso.
Lo guardo dolcemente e gli chiedo cosa ci sia che non va.

"Stiamo facendo la cosa giusta?" che domande sono? La mia espressione cambia completamente.

"Te lo stai chiedendo solo una settimana prima di sposarti?" Mi vede agitata e mi viene subito accanto, però io evito il contatto fisico.

"Non capire male, ti amo tanto e non ci posso ancora credere che tra una settimana saremo in quella chiesa a festeggiare-"

"Allora cosa c'è?"

"Niente, mi sono espresso male" prende le sue cose e se ne va.

Qualche giorno dopo mi chiamano dicendo che è disponibile una piccola torta al cioccolato e nocciole, che Joo Hyun adora, insieme a quella già ordinata e che per prenderla dobbiamo dare conferma il prima possibile.
Da lontano vedo la casa di Joo Hyun, glielo vado a chiedere adesso.

"Rimanga in linea, ci vorranno pochi minuti e le darò la nostra conferma!" Sono entusiasta di dirglielo.
Cerco in fretta e furia le chiavi di casa sua e arrivata davanti alla porta apro lentamente.
Tolgo le scarpe, ma non ci sono solo le mie e quelle del mio ragazzo.

MA CHI ME L'HA FATTO FARE! |C.Y.|Where stories live. Discover now