CAPITOLO 32

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Una settimana dopo
Il cellulare squilla. È il capo. È finita. Se Chanyeol non ha prove concrete della mia innocenza, sarà tutto finito. Prendo il motorino della pizzeria per cui sto lavorando e mi avvio alla SM. Intanto lui non osa riprendersi e parlarmi. Non si è presentato ai fan meeting e alle uscite con la band creando una scusa. Quando uscivo dalla pizzeria lo vedevo da lontano senza farmi notare. Una sera ero così sconvolta di trovarlo con una sigaretta tra le labbra. Quella stessa sera vidi anche una ragazza familiare che lo abbracciava. Volevo scoprire chi fosse ma una parte di me mi ha bloccata e mi ha trascinata a casa.

Cosa succederà? Fortunatamente le mie foto ancora devono essere pubblicate sui giornali altrimenti adesso non sarei qui.

Arrivata lì trovo Chanyeol. Lo guardo, ma non ha una bella cera: il viso sciupato, a stento riesce a mantenersi in piedi e a tenere gli occhi aperti. Chissà se durante questa settimana avrà continuato a drogarsi.

"Come stai?" Domando senza ricevere risposta. Forse non mi avrà visto. Non si è smosso minimamente. Mi avvicino e gli tocco il braccio e solo adesso mi guarda per riconoscermi.

"Hyuna, è la fine" ha occhi lucidi. Vorrei stringergli la mano, ma non ne ho il coraggio. Sentire il mio nome uscire dalle sue labbra mi fa un certo effetto. Da lui non me lo aspettavo. Prima di entrare sento una mano fredda che sfiora la mia e tocca il braccio di Chanyeol.

"Amore" l'abbraccia. È Eunji. Non aveva detto che si erano lasciati? Mi giro per non far vedere una lacrima scesa non trattenuta. Lui non ricambia l'abbraccio. Anche lei ha gli occhi lucidi, ma quando vede me è arrabbiata.

"Chanyeol, dobbiamo entrare" sono le 23.37 e io vorrei andare a casa. Eunji se lo stringe di più, ma lui si stacca e senza neanche salutarla entra con me. Vorrei lamentarmi chiedendogli cosa significava quell'abbraccio, ma adesso non mi sembra il caso anche perché ormai sono solo una conoscente o...ex collega. Quando entriamo nello studio, il capo ha le braccia conserte e una gamba accavallata all'altra.

"Allora?" Rompe il ghiaccio. Chanyeol abbassa la testa e s'inchina.

"Mi dispiace tanto" si asciuga subito le lacrime. Il capo sorpassa la scrivania di legno e si mette di fronte a lui. Lo abbraccia dandogli dei colpetti dietro la schiena come se fosse anche lui arrabbiato per quello che sta succedendo.

"Mi dispiace perdere anche te, figlio caro" risponde infine. Esco per farli rimanere da soli.

Dopo una decina di minuti esce anche lui. Si abbassa la visiera del cappello per non farsi vedere gli occhi. Appoggia la schiena sulla parete bianca vicino alla porta e si abbassa mettendosi sulle ginocchia. Mi prende la mano. Mi abbasso alla sua altezza e mi abbraccia come non ha mai fatto. Piange.

"È davvero finita?" Annuisce muovendo la testa sulla mia spalla.

"Sei almeno consapevole che non sia stata io o hai ancora dei dubbi?"

"Non sei stata tu, ci scommetto la mia vita"

"Vieni da me?" Propongo. Ho affittato un monolocale. C'è l'essenziale: bagno, camera e cucina. Annuisce. Con la moto arriviamo a casa in cinque minuti. Mi stringe forte e ha la testa sulla mia schiena mentre guido e mi batte forte il cuore. Lui si lava e fortunatamente ho una felpa che mi ha prestato tempo fa. I pantaloni li ha presi dalla sala prove dove li aveva dimenticati. Non chiedetemi come abbia dimenticato i pantaloni perché non ne ho idea. Vado a buttare l'immondizia e giù trovo Eunji.

"Posso parlare con Chanyeol?"

MA CHI ME L'HA FATTO FARE! |C.Y.|Where stories live. Discover now