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Reina pov

Camminai lungo i corridoi della scuola, diretta verso l'aula di Pozioni... ero già in ritardo!

"Draco vedi di non deludermi!" sentii dire da una voce fredda

Draco spuntò da dietro il muro,mi sorpassò ed entrò in classe.

"Reina....Buongiorno" disse un uomo alto, dai lineamenti duri e con lunghi capelli biondi.

"Anche a lei signor Malfoy" risposi.

Lucius e Narcissa erano amici di mia madre, e ora sapevo essere i genitori di Draco. Entrai in classe e subito gli occhi di Piton mi puntarono.

"Watson deve prestare attenzione agli orari, non può arrivare in ritardo. Oggi è il suo primo giorno, per cui non toglierò punti alla sua casata... Potter la smetta di parlare! 10 punti in meno a Grifondoro!" sgridò Piton

Poche preferenze mi dicevano... cercai una sedia libera e ne trovai una al fianco di una Serpeverde. Aveva un caschetto nero e dei lineamenti duri.

"Senti ...non so chi tu sia e mi stai antipatica quindi, non parlarmi, non guardarmi e non sfiorarmi!" disse duramente

Ma che simpaticona

Pensai.
Il Professore ci spiegò la pozione del giorno: il distillato di morte vivente. Non era una pozione facilissima.. ma era comunque fattibile. Una volta che le pozioni furono pronte, ci posizionammo ognuno dietro al proprio calderone e Piton cominciò a passare per i tavoli, ad esprimere un giudizio sull'elaborato.

"Deprimente......orrenda.....quasi Malfoy....Potter potrei morire al pensiero che a lei sia permesso di fare pozioni.....Parkinson discreta.....Watson" disse Piton

Osservò il mio calderone, mise dentro un piuma ed essa si seccò, priva di vita. Mi guardò e poi guardò nuovamente la pozione.

"Watson è perfetta!" disse sorpreso

"20 punti a Serpeverde!" aggiunse

I miei compagni di casata esultarono felici. La lezione volse finalmente al termine e noi Serpeverde ci dirigemmo verso l'aula di Trasfigurazione. La professoressa era in piedi davanti alla cattedra ad aspettarci. Aspettò che tutti entrassero prima di cominciare  parlare. Aveva un'aria severa, ma da quel che avevo potuto capire, in realtà, era una donna davvero premurosa con i suoi studenti. 

"Bene ragazzi, oggi dovrete trasfigurare un topo in un calice. Watson venga lei a farmi vedere ciò che sa fare!" disse la Mcgonagall.

Mi alzai dalla sedia e andai verso la cattedra, dove un piccolo topo era comodamente disteso. Pronunciai un piccolo incantesimo e l'animale si trasformò in un bellissimo calice. La classe mi guardava incredula e la professoressa mi fece un piccolo applauso.

"Sorprendente...15 punti a Serpeverde!" disse lei.

Sorrisi soddisfatta e tornai a sedermi, seguendo con attenzione le spiegazioni della docente. Conclusa la lezione, raccolsi i libri e uscii dall'aula, sentendo una mano circondare il mio braccio, fermando la mia camminata

"Reina....Sono Blaise Zabini...volevo solo ringraziarti per aver fatto guadagnare punti a Serpeverde." disse un ragazzo alto e molto carino.

"Salve Zabini...Piacere di conoscerti" risposi

Ci scambiammo un sorriso. Wow, un Serpeverde simpatico!.  Tornai alla Sala Comune, dove rimasi per poco. Aprii la porta della mia stanza prima di buttarmi sul letto, ripensando al fatto che avevo fatto guadagnare a Serpeverde 35 punti.. non male. Provai a girarmi sul fianco, ma il rumore di una pergamena sotto di me mi fece fermare. Mi alzai e vidi un piccolo fogliettino sopra al mio letto, lo presi in mano subito per leggerlo.

Sulla pergamena, scritte con una calligrafia frettolosa e disordinata, c'erano le seguenti parole:

Ciao Reina
Vorrei conoscerti, sembri molto carina!
Vediamoci oggi sotto la quercia dal lago nero se ti va.. ti aspetto!!
Potter

Potter... gli Watson e il Signore Oscuro sembrano grandi amici... per quale motivo voleva conoscermi?! Decisi di accettare l'invito, e visto che non era precisato l'orario, andai subito. Uscii velocemente dal castello e mi avviai verso il lago, dove sotto un albero vidi un ragazzo, se ne stava lì seduto a guardarsi intorno. Capii che fosse Potter  grazie alla cicatrice che portava sulla fronte. Mi avvicinai a lui che subito si alzò in piedi sorridendomi.

"Non pensavo che avresti accettato" mi confessò

"Bhe.. sbagliavi" risposi

"Eh già... sono Harry, Harry Potter" si presentò tendendomi la mano

"Io sono Reina Watson, piacere di conoscerti" dissi stringendo la sua mano

Aveva una pelle morbida e liscia, molto piacevole al tatto.

"Questa mattina ho visto che sei davvero brava in Pozioni" mi disse

"Eh sì. Prima di venire ad Hogwarts studiavo a casa. Mio nonno mi insegnava Pozioni, e non mi lasciava andare fino a quando le pozioni non venivano perfette" spiegai

"Ha funzionato! Io sono davvero una schiappa a Pozioni.. come se non bastasse Piton mi odia" mi confessò

"Purtroppo ho avuto modo di rendermene conto... ma per quale motivo ti odia?" domandai

"Non lo so perchè, so solo che non era in buoni rapporti con mio padre da giovane" mi confessò

Ci sedemmo sotto all'albero in cui avevo trovato Harry. Lui iniziò a parlarmi dei suoi genitori e di come Voldemort avesse provato più volte ad ucciderlo. Sembrava un ragazzo davvero simpatico e mi dispiaceva che avesse tutte queste sfortune. Quando lui ebbe finito d parlare iniziai io a raccontare della mia vita, parlando della mia famiglia e di quanto fossi ossessionata dalla ricerca di mio padre. Lui mi ascoltò attentamente.. parlare con lui fu davvero bello! 








La figlia di Voldemort Where stories live. Discover now