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Reina pov 

La luce del primo mattino entrava dalla finestra sul lato della camera. La luce illuminava le coperte verdi sul mio letto e il viso del ragazzo che dormiva al mio fianco. Lo guardai per un po', sorridendo alla sua bellezza. Sfilai una mano da sotto le coperte e con le dita sfiorai la pelle di Draco. Non appena le mie dita sfiorarono il suo viso, i suoi occhi si aprirono, rivelando i suoi caratteristici occhi grigi. Sorrise anche lui di rimando e posai le mie labbra su di lui. Il suo braccio avvolse la mia vita e mi tirò a sé. Rimasi un po' su di lui beandomi del suo profumo di menta. Mi sciolsi dalla sua presa e mi alzai dal letto. Andai verso il bagno a fare una doccia. Mi asciugai e misi la divisa. Mi guardai allo specchio vedendo un biondino arrivare alle mie spalle. Lasciai a lui il tempo di prepararsi e io andai ad aspettarlo in Sala Comune. Come sperato, trovai la bionda di ieri sera seduta su una delle poltrone.

"Buongiorno!" mi salutò

"Sisi buongiorno" le risposi secca

Mi andai a sedere di fronte a lei e aspettai che posasse il libro che aveva in mano per parlarle.

"Hai bisogno di me?" mi domandò con un sorriso

"Sì. Devi stare attenta, Draco è il mio ragazzo" la avvisai

"Tranquilla, non voglio rubartelo. Mi piacerebbe essere sua amica" mi confessò

"Reina seriamente?!" sentii dire da Draco

Mi voltai trovandolo in piedi a guardarmi. Aveva le braccia spalancate e dal suo sguardo si capiva che fosse deluso. Mi prese per un braccio e mi tirò fino alla mia camera. Chiuse la porta e si mise a braccia incrociate davanti a me.

"Non mi fido di lei" dissi

"E di me?" mi chiese

"Di te sì" risposi

"E allora stai tranquilla! Io voglio te, nessuna altra ragazza!" mi disse

Avanzai verso di lui e lo abbracciai. Rimase rigido inizialmente, ma poi si sciolse e ricambiò i mio abbraccio. Avevo paura di perdere Draco e sapevo che in tutti i modi Clarissa voleva portarmelo via. Qualcosa mi diceva che lei non aveva buone intenzioni. Scesi mano nella mano con Draco e insieme andammo ad ogni lezione della mattinata. Tra urla di Piton, le risate di Hagrid e le lezioni pallose di Lumacorno, la mattinata volse al termine. Dopo il pranzo Draco mi salutò ed insieme a Blaise andò agli allenamenti di Quidditch. Chiusi a chiave la porta della mia camera, presi il mio mantello dall'interno del mio armadio e lo indossai. Mi misi al centro della stanza, congiunsi le mani e le portai al petto. Chiusi gli occhi e mi concentrai sul cimitero. Li riaprì vedendo, dal riflesso nello specchio, che erano diventati rossi. In meno di un secondo mi smaterializzai, ritrovandomi nel cimitero vicino ad Hogwarts. Questo posto era sempre buio, una nebbiolina caratteristica avvolgeva le lapidi e dei grandi e robusti alberi ondeggiavano provocando un leggero venticello freddo come la Morte. Camminai lungo il sentiero di sassi e arrivai davanti ad una tomba di marmo bianco. Tanti fiori erano posati contro di essa, una teca era posata davanti alla lastra e sotto si nascondeva la bacchetta appartenuta al mago defunto. Posai lo sguardo un po' più il alto leggendo le scritte incise in grigio:

                                                                           Jacob Scamander

                                                                     30/03/2004 - 22/06/2019

               "La cattiveria di un uomo ti ha tolto troppo presto dall'amore del mondo intero"

Rileggere quella scritta faceva male, Jacob era morto per colpa mia e non lo meritava. Passai una mano sulla foto di Jacob sorridente e mi sedetti sul bordo della tomba. 

"Sai Jacob, la scuola è iniziata bene.. nonostante i professori abbiano già iniziato a riempirci di compiti. Piton ha il suo solito sguardo velenoso e i suoi soliti capelli lunghi e neri. Silente stravede ancora per i Grifondoro, penso che anche quest'anno vinceranno loro. Non è cambiato nulla, è ancora tutto come lo hai lasciato. Nel tuo letto non dorme nessuno, Silente ha voluto che quel letto rimanesse in tuo onore. Hanno posizionato una targa sopra ad esso e la tua divisa è stesa sotto una teca. Non ho ancora avuto il coraggio di andarci, dicono che grazie alla divisa ci sia ancora il tuo profumo. Venire qua è già molto difficile... andare là sarà impossibile, ma prima o poi ci andrò... promesso. Avevo bisogno di parlarti... sai ... ho detto a Draco che lo amo, ti avevo promesso che lo avrei fatto. Una nuova ragazza, si chiama Clarissa, ho paura che me lo porti via. Lui mi ha detto di stare tranquilla, ma io non ci riesco. So che tu mi diresti di parlare con lui... ma non vorrei fargli pensare che io non mi fidi di lui" raccontai alla lastra di marmo

Continuai a parlare, sapendo che non avrei mai ricevuto risposta. Vidi una famiglia aprire il cancelletto del cimitero. Una bimba con un vestito nero aveva in mano un mazzolino di fiori rossi e bianchi. Una donna si appoggiava alla spalla del marito e insieme camminavano dietro alla piccola. Andarono verso una tomba nel reparto dei "nuovi arrivi" e si fermarono. Con molto silenzio mi tirai su il cappuccio, salutai Jacob e mi avvicinai a loro. Feci finta di osservare una tomba lì vicino, mentre il cappuccio del mantello mi oscurava il viso.

"Tra tutti... perchè proprio a lui..." singhiozzava la donna

La bimba posò i fiori e riuscii a vedere la foto. Riconobbi il volto di uno dei Mangiamorte di mio padre.

"La parte peggiore è che quel coso ha una figlia... buon sangue non mente, sarà cattiva quanto lui ovviamente" rispose freddo l'uomo

Quelle parole mi ferirono e dovetti trattenermi dal rispondere.

"Non oso neanche immaginare l'Inferno che scateneranno quei due... se non sbaglio alla figlia mancano pochi anni per finire la scuola.." osservò la donna

"Cara non pensarci ora" la rassicurò il marito

"Spero solo che vostra figlia non diventi piena di pregiudizi come voi, ma dopo tutto... buon sangue non mente!" Dissi

Mi girai per osservarli, abbassai il cappuccio rivelando il mio viso, e vidi la donna impallidire. L'uomo tirò a sé la bambina con un movimento rapido. Sorrisi alla piccola che mi porse uno dei fiorellini del mazzo. Lo presi vedendo il padre mettersi tra me e la piccola. Mi rigirai il fiore tra le mani e lo duplicai con un colpo di bacchetta. Porsi quello duplicato alla bimba, che lo prese tutta felice. Le sorrisi e il padre le strappò il fiore dalle mani. Con un incantesimo diede fuoco ad esso, lasciando cadere la cenere al suolo. Gli occhi della bimba si riempirono di lacrime e l'ira si prese il controllo su di me. Scagliai un incantesimo contro l'uomo e quando si alzò da terra vidi che aveva funzionato. Una grande rosa era disegnata sul bordo del suo viso, e lì sarebbe rimasta per sempre.

"COSA DIAMINE GLI HAI FATTO!" urlò la donna toccando il viso del marito

"Si ricorderà di me, e capirà con il tempo che ora la parte del cattivo l'ha fatta lui" conclusi

Mi smaterializzai per poi ritrovarmi nella mia stanza. Lanciai mantello e bacchetta sul letto. E poi dicono che la cattiva sono io!









Sciaooooooooooooooooooooooooo   Alloraaaaa.... come state? spero bene!  Finalmente nuovo capitolo... mo che brava che sono, posto anche! ahahaha                                 
 Questa quarantena si sta rivelando più noiosa del previsto.... e voi? come la state passando?                        Vi manca Jacob o preferite così?         Spero come sempre che questo capitolo vi sia piaciuto e nulla... lasciate una stellina e rispondete alla domanda del capitolo!                  Ci vediamo al prossimo capitolo ..

                                                                                                                         Sofy ❤                          

La figlia di Voldemort Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora