Capitolo 15

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Era Riccardo.

-Ciao- risposi balbettante. Le mie compagne mi stavano osservando, tutte tranne Emma che restava di vedetta.

-Ciao Anna! Tanti auguri!- aveva un tono di voce allegro.

-Grazie- si era ricordato allora.

-Anna mi manchi, mi dispiace tanto per quello che è successo-.

-Mi manchi tanto anche tu. Ho esagerato con le mie paranoie-.

-Non si ammettono mai le proprie colpe con gli uomini, appari debole e loro se ne approfittano per stenderti dopo- commentò Emma.

-Ma dai! E' dolce- Beatrice era dalla mia parte.

-Pensate quello che volete- Emma era incorreggibile.

-Ma cosa stai facendo?- mi chiese Riccardo che sicuramente aveva sentito le voci delle mie compagne.

-Sono in spiaggia con delle mie compagne di classe e una in particolare sta ammirando l'eccezionale fauna maschile che ci circonda- rivelai scherzando.

-Cosa?- non era la voce di Riccardo.

-Riccardo chi c'è con te?- quella voce mi era familiare.

-Nessuno, era la radio- sapevo che stava inventando anche perché poi sentii un vociferare da cui non capivo una parola, sembrava che avesse attivato il viva voce -Ora l'ho spenta tranquilla-.

-Ma almeno il tuo amico è carino?- mi chiese Emma.

-E' impegnato- le risposi.

-Che peccato!- e tornò a guardarsi in giro, le mancava solo un cannocchiale, ma invece che usarlo per le stelle come Galileo, serviva a studiare meglio le anatomie maschili.

-Ma siete a caccia di maschi in spiaggia?- mi chiese Riccardo.

-E' l'intenzione di Emma, tempo di digerire e partirà alla carica-.

-Ti prego muoviti- sentii di nuovo quella voce maschile.

-Riccardo sei in viva voce con qualcuno a fianco?- quella non era la radio.

-No, era....-.

-Cosa farfugli?- non me la bevevo -Se sei con Marco, tranquillo non voglio disturbare divertitevi- tanto quella non era la voce di Marco, non ero mica stupida. Ma dovevo fargli credere che ci fossi cascata.

-Si, beh sai Marco è molto possessivo, mi tiene d'occhio ovunque- stava ridendo, tipica risata da chi sta nascondendo qualcosa -Comunque vi state divertendo in spiaggia a quanto sento?-.

-Si, godiamo di un ottimo panorama- e di nuovo sentii un'imprecazione maschile. Era Lorenzo, ecco chi. Ci erano cascati in pieno nella mia trappola -Ciao Lorenzo, come stai? Non sei all'allenamento?-.

-Non c'è Lorenzo qui con me, altrimenti Marco lo avrebbe già fatto saltare per aria- provò a inventarsi Riccardo.

-Chi sono Marco e Lorenzo?- Emma aveva il radar segnala maschi.

-Marco è il ragazzo di Riccardo, Lorenzo un mio compagno di squadra- le risposi.

-E' libero Lorenzo?- chiese Sara.

-Si- le dissi.

-Interessante-.

-Ma le tue amiche sono in calore?- chiese Riccardo.

-Lo siamo sempre caro!- gli risposi.

-Ah, beh allora buona a sapersi per tutti i maschi etero che incontrate!-.

Corri da meWhere stories live. Discover now