Capitolo 40

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-Sempre bellissimo Lorenzo- fu il commento di mia mamma appena ci chiudemmo il portone di casa alle nostre spalle -Più magro e pallido, ma ancora bello-.

Io annuii, faticavo a mantenermi impassibile, quando in realtà rivedere Lorenzo, sentire la sua pelle contro la mia e le sue braccia avvolgermi per impedirmi di cadere avevano mosso in me una grande nostalgia e una passione che da tempo nascondevo per evitare di pensare all'atletica.

Provai ad affrettarmi in camera mia per scappare all'interrogatorio di mia mamma che di sicuro avrebbe messo in risalto tutta la verità riguardo i miei sentimenti nei confronti di Lorenzo. Più cercavo di non pensarci, più la mia mente giocava piccanti scherzi proiettando i muscoli abbronzati e scolpiti di Lorenzo in primo piano. Il suo calore avvolgente, la sua voce, le sue attenzione mi portavano a desiderarlo ardentemente. Saltargli addosso, baciarlo, fare l'amore con lui e scambiarci tutte le nostre solite battute piene di doppi sensi mi mancavano terribilmente. Ma non potevo, non dovevo tornare indietro. Non ero ancora guarita, indossavo ancora il gesso, mi sentivo debole e per nulla attraente. In più, cosa più importante, non ero ancora pronta per parlare di atletica, solo sentire la parola scatenava in me un odio profondo che rischiava di rovinarmi la giornata.

Ma il generale come al solito non poteva fare a meno di conoscere i particolari di quell'incontro, infatti prontamente mi seguì in camera con la scusa di aiutarmi.

-Mamma faccio da sola, ormai non mi fa più male la costola- mi lamentai quando la vidi entrare di gran lena.

-Non si sa mai, anche perché attualmente credo che tu pensi ad altro, non di certo ad evitare movimenti bruschi che potrebbero portarti a sentire dolore- e mi porse gli indumenti da casa.

-Sai non credo tu sia qui per questo, dato che è da giorni che non mi aiuti più- rimasi immobile con i vestiti sotto un braccio mentre mi reggevo sulle stampelle.

-Te l'ho detto, lo faccio perché attualmente....-.

-Vuoi sapere come ho incontrato Lorenzo e tutti i dettagli fino a quando ci hai trovati fuori dal cancello- tagliai corto.

-Beh se la metti in questi termini, sarei molto curiosa- e si rilassò dato che l'avevo scoperta.

-Non ci siamo rimessi insieme, quindi piantala di fantasticare-.

-Non stavo fantasticando- si difese -E comunque come mai?-.

-Non mi va-.

-Perché? Non sarà ancora per via dell'atletica e perché ti senti brutta con le stampelle?-.

-Si-.

-Ma sei scema?-.

-Non darmi della scema quando non sai cosa si prova nella mia situazione- ora ero furiosa.

-Invece lo sei, perché lui è un ragazzo eccezionale che ti difende e ti sta vicino quando ne hai bisogno, ha fatto di tutto pur di vederti e non sai quanto ha sofferto non sentendoti più-.

-Perché tu lo sai?- ero sorpresa.

-Mi ha chiamato tutti i giorni fino a ieri sera per avere tue notizie- mi rivelò.

Io mi bloccai sorpresa. Lorenzo si era tenuto in contatto con mia mamma per sapere come stavo?

-E se continui così lo perderai, perché è un bravo ragazzo e bello anche, rischi davvero che te lo portino via appena lui esaurirà la pazienza-.

-Davvero? Davvero ti ha chiamato tutti i giorni? Davvero ha fatto di tutto per vedermi?-.

-Ma certo. Inizialmente io, Francesca e Riccardo non sapevamo se fosse il caso, tu saresti andata su tutte le furie. Ma poi ci siamo resi conto che era ora che tu aprissi gli occhi e ti rendessi conto di quanto lui ti ama e di quanto sta soffrendo. Devi smettere di respingerlo sempre o lui si stancherà di te. E trovare una che rompe le balle meno di te non è difficile-.

Corri da meWhere stories live. Discover now