7- There's no later, idiot

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"Questo è penoso, quando l'hai comprato?" Alzo gli occhi al cielo mentre rimango seduta sul bordo del mio soffice letto.
"Guarda questo quanto diamine è corto, quali sono le tue intenzioni signorina?" Domanda mia nonna piegando il bucato davanti a me e contestando ogni mio singolo capo d'abbigliamento.

"Oh questo deve essere dei ragazzi" Dice prendendo un paio di pantaloncini da calcio ed io scuoto la testa afferrandoli sorridendo.
"No, sono i miei nonna, posso farlo io questo lavoro? Questa è solo la tua scusa settimanale per ricordarmi che so vestirmi solo in due modi" Sbuffo e la vecchia appoggia le mani sui fianchi per poi annuire.
"Certo, o ti vesti da escort o ti vesti da ragazzino di tredici anni, non c'è una via di mezzo per te" Ribadisce ripentendomi la frase che ormai ho sentito mille volte.

Forse è vero, non sono l'esempio di femminilità quando sono fuori dal mio contesto lavorativo se così si può chiamare, ma cosa ci possa fare? Sono cresciuta attorniata da uomini, odio i vestiti femminili e le piccole cose che le ragazze amano, e questo non fa di me una di quelle persone che vuole essere diversa a tutti costi, semplicemente Dio ha sbagliato a darmi una vagina secondo me.

"Okay nonna, devo fare una valigia, ora per piacere, esci da camera mia, Michael vorrà sicuramente parlare con te sui miei gusti in vestiti" Dico alzandomi e afferrando il cesto del bucato per poi spingere fuori mia nonna la quale continua a guardarmi male per poi bloccarmi.
"E dove vai questo weekend?" Chiede corrucciando lo sguardo e in quel momento Luke appare dietro di lei con un sorriso a sessanta denti.

"La nostra Rebecca, mia cara nonna, ha un fidanzatino" Dice il biondo mentre io stringo i pugni, odio quando convince la vecchia che sono una ragazza facile e a quanto pare Luke ama farlo.
"Cosa? Un'altro? Non ti bastava quello del mese scorso? Vuoi per caso riempire questa casa di bambini di cui io mi dovrò prendere cura?" Chiede la vecchia urlando ed io inspiro profondamente.
"Nonna, ti prego, non di nuovo" La nonna non sa del nostro piccolo lavoro, si preoccuperebbe troppo e come dice Ashton, ci stresserebbe troppo.

Sta di fatto che io non ho un fidanzato ogni mese, ho solo diversi bersagli, ma Luke non è capace a tenere la bocca chiusa.

"Le dico sempre lo stesso nonna, vuoi sapere di più? La ragazza qui davanti a noi, non usa mai le giuste precauzioni" Dice come se fosse un segreto e velocemente tiro un paio di pantaloni in faccia al ragazzo il quale scoppia a ridere sotto lo sguardo severo della nonna.
"Tu non sai neanche cosa sono i profilattici, e scommetto che non sai neanche scrivere quella parola correttamente, idiota" Dico prendendolo in giro mentre lui mi fa la linguaccia per poi dirigersi verso la sua stanza lasciandomi finalmente sola.

"Rebecca, quando smetterai di farti spezzare il cuore e metterai la testa a posto uh?" Domanda la vecchia con uno sguardo severo ed io alzo gli occhi al cielo per poi stringere a me il cesto della biancheria.

"Nonna, lasciala in pace, Luke ama torturarla di prima mattina, non ha bisogno anche della predica" Dice Ashton con un piccolo sorriso angelico e la vecchia alza le spalle per poi prendere dalle mie mani il cesto e dirigersi verso la camera dei ragazzi in silenzio.

"Un giorno avrò una casa tutta mia, sì, un bel giorno avremo una casa dove non dovrò più fare il genitore a voi idioti" Commenta Ashton avvicinandosi a me per poi entrare nella mia camera senza dire niente e con dei fogli tra le mani. Confusa mi giro mentre lui si siede sul mio letto per poi osservare i fogli tra le sue mani.
"Posso aiutarti?" Domando confusa e lui mi passa un foglio annuendo.

"Michael ha analizzato tutte le proprietà di Styles, sono parecchie anche solo nel territorio della contea di Los Angeles, il ragazzo è pieno di soldi fino al collo" Spiega il ricciolo ed io mi siedo accanto a lui analizzando i fogli pieni di numeri e proprietà di vario tipo.

Seven SoulsWhere stories live. Discover now