2.9 My 25th date

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Rebecca's pov

74 appuntamenti.

In tutta la mia vita ho avuto 74 appuntamenti. Maggior parte di essi erano per lavoro, o beh, quello che ho sempre voluto chiamare tale, dunque diciamo che erano inutili e non per il mio interesse sentimentale.

Ma 24 appuntamenti sono stati fatti di mia spontanea volontà con persone che mi interessavano.
Non ho bisogno di raccontare quanto io odi i primi appuntamenti e quanto sia pessima in essi, un conto è fingere e mentire per lavoro, capire gli interessi di qualcuno e adattarsi ad essi, ma nel momento in cui devo essere me stessa allora tutto il mio talento ed esperienza svanisce.

Oggi è il mio venticinquesimo appuntamento ufficiale, contando che quello prima con Mitch non è stato valido visto che dopo cinque minuti è stato chiamato per spegnere l'incendio al ristorante di Calum.
Il punto è che sono ad un quarto di centinaio di appuntamenti, non so dire se per una persona normale sono tanti o pochi, gli unici esempi che ho attorno sono Ashton e Ashley ai quali è servito solo un appuntamento, Noelle la quale mi ha detto che ne ha meno di me ma che è determinata a superarmi, Michael il quale non ha fatto niente per cinque anni, Luke il quale è stato a massimo sei appuntamenti e Harry il quale non vuole dire il suo numero effettivo, ma ha detto un numero sopra i duemila, il che è ovviamente impossibile.

Il genere i miei appuntamenti funzionano con questa routine, io mi preparo cercando un outfit che possa rappresentarmi al meglio, scelgo sempre un posto semplice dove fare due chiacchiere, niente di troppo costoso o impegnativo, ascolto gli interessi della persona e poi la cosa può andare in due modi, la prima ovvero quella più comune è che non provo interesse per quella persona o viceversa, oppure entrambi andiamo bene insieme e da lì in poi inizia il timer di qualche mese prima che io faccia qualcosa di stupido e venga lasciata.

"L'ho sempre detto che il verde scuro è il tuo colore" Dice Luke apparendo dietro di me nella mia immagine allo specchio. Sospiro osservando il maglione verde foresta che si abbina con i miei occhi e il paio di pantaloni neri che ho scelto, Mitch è un pompiere, ho immaginato che gli piacessero le foreste no? Magari se assomiglio ad un pino attirerò di più la sua attenzione.

"Facciamo finta che abbia scelto questo colore perché mi piace particolarmente il verde" Dico nascondendo il vero e stupido motivo.
"Sai cosa non riesco a capire, tu hai un appartamento stupendo, perché non porti tutta la tua roba là una volta per tutte?" Domanda sedendosi sul letto ora suo visto che da quando me ne sono andata lui ha preso questa stanza, anche se molti miei vestiti sono ancora qui.

"Perché il mio armadio nell'appartamento nuovo non è così grande e non voglio litigare con Harry o Noelle per più spazio, li conosci" Rispondo per poi pettinarmi i capelli all'indietro fermandoli con una spilla argentea.
"Ha senso, dunque, chi è il fortunato questa volta, voglio puntare su una ragazza, forse una cameriera dai capelli rossi chiari che ti ha servito casualmente e ha chiesto il tuo numero" Dice provando ad indovinare, un gioco che fa spesso ogni volta che ho un appuntamento, un gioco non troppo divertente per me.

"No, è il cugino di Ashley" Rispondo e lui storce il naso.
"Non ti aveva già scaricato lui?" Chiede ed io lo fulmino con lo sguardo per poi girarmi verso di lui.
"Per tua informazione no, non mi ha ancora scaricato, ora se permetti, avrei un primo appuntamento da affrontare nonostante il tuo ottimismo" Dico superandolo e lui si alza dal letto bloccandomi con un sorriso idiota sulle labbra.

"Non essere permalosa, stavo solo scherzando, dico solo che non dovresti continuare a uscire con gente a caso quando nella tua vita c'è già la persona perfetta per te" Dice alzando un sopracciglio e torreggiando su di me con la sua altezza quasi spaventosa.

"Questo è il tuo modo di dichiararti a me dopo tutti questi anni?" Chiedo scocciata e lui mi colpisce dolcemente la testa in modo affettuoso per poi scuotere la testa.
"No tu mi disgusti a livelli così alti che a volte penso a te quando devo fare la numero due in bagno" Dice sembrando un bambino di tre anni e io lo guardo male.

Seven SoulsWhere stories live. Discover now