2.7 Rebecca's Day

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Rebecca's Pov

Esiste un giorno sacro durante la settimana.

Io amo chiamarlo il giorno di Rebecca.

Bruno mi lascia due giorni liberi dal lavoro, il primo giorno scelgo sempre di passarlo con la mia nipotina facendo la babysitter e divertendomi con lei fingendo che sia un obbligo per far sentire in colpa i suoi genitori.

E il secondo giorno lo dedico solo a me stessa, in genere dormo fino all'una, mi sveglio e mangio in completa solitudine e pace qualcosa, passo il mio pomeriggio a non fare nulla e guardare serie tv o leggere e la sera mi faccio un bagno caldo accompagnato da un bicchiere di vino e una maschera per il viso.

Ogni stress e rabbia accumulato sparisce il quel giorno.

È il mio giorno sacro.

"Buongiorno nana, è l'alba" Urla Harry entrando in camera mia e svegliandomi dai miei dolci sogni. Apro lentamente gli occhi osservando il ricciolo mentre si avvicina al mio letto con un sorriso strano sulle labbra e i suoi occhi puntati su di me usando il suo sguardo da cucciolo.

"Che ore sono?" Domando con la voce roca e Harry controlla il suo cellulare.
"L'una e un minuto, ho aspettato fino ad adesso per svegliarti, so quanto sia importante questa giornata di riposo per te" Mi risponde prontamente. Più volte si è scontrato con il mio pessimo umore ogni tal volta che mi svegliava troppo presto durante il giorno di Rebecca, ormai ha imparato.

"Cosa vuoi?" Domando tirandomi le coperte sulla testa facendogli capire che voglio rimanere sola.
"So che è il tuo giorno super speciale, lo so, fidati, l'ho capito, ma ho una buona notizia da darti e sei l'unica a cui posso dirla" Dice ed io abbasso le coperte osservandolo. Indossa ancora la sua tenuta da casa, ovvero un paio di pantaloni della tuta gialli e una maglietta tutta rovinata dei Rolling Stones. Quando è vestito così non sembra più un uomo adulto e affascinante ma un ragazzino adolescente in piena pubertà.

"Sputa il rospo Harry" Dico alzandomi leggermente e sbadigliando mentre lui mi guarda con una strana luce negli occhi.
"Ho un appuntamento con una ragazza" Esclama esaltato ed io lo guardo per niente interessata.
"E dunque?" Chiedo e lui mi guarda male, intristito per la mia reazione.

"E dunque non so dove portarla stasera, è una ragazza di classe, era del mio vecchio giro di amici, lei si aspetta un ragazzo ricco e pieno di soldi, io non lo sono più ormai, ma posso sembrarlo" Continua ed io annuisco.
"Okay e allora?" Chiedo cercando di arrivare al suo punto.
"E allora visto che volevo portarla in un bel ristorante ma senza pagare tanto mi è venuta in mente una persona che entrambi conosciamo giusto?" Mi domanda ed io penso subito a Calum ed il suo ristorante.

"Chiamalo e prenota un tavolo, non penso avrà problemi sei suo amico" Dico per poi buttarmi di nuovo nel letto coprendomi la faccia con le coperte. Dopo qualche secondo Harry mi scopre guardandomi con i suoi occhi smeraldo.
"Ed è qui che ti sbagli" Dice confondendomi.

"Io ero il miglior amico di Calum prima che partisse per Londra, so che anche tu eri sua amica e so che ti ha fatto male quando non ti ha mai chiamato per quattro anni" Dice giocando nervosamente con le sue dita ed io alzo gli occhi al cielo.
"Non mi ha fatto male" Lo correggo e lui mi guarda male.
"Hai finito di mentire?" Chiede annoiato per poi riprendere il suo discorso.

"Il problema è che ha fatto male anche a me, so che non è paragonabile a quello che provava per te ma era comunque il mio migliore amico, avrei avuto così tante cose da dirgli e spiegargli, lui è stato uno dei motivi più grandi per cui sono diventato meno stronzo e più me stesso e quando se ne è andato per sempre, mi è mancato, mi è mancato il mio migliore amico" Spiega rattristandosi ed io smetto di essere innervosita e mi avvicino al ricciolo prendendogli la mano.

Seven SoulsWhere stories live. Discover now