15- That's not a vegetable

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Rebecca's Pov

"Calum, più forte" Mugolo mentre rimango con il volto premuto contro il cuscino.
"Ho paura di farti male" Dice con il fiatone il ragazzo mentre lo sento dietro di me.
"Calum, ti prego, ne ho bisogno" Lo supplico mentre stringo le sue lenzuola profumate.

"Va bene, però se poi ti viene mal di schiena non osare prendertela con me" Si lamenta per poi fare finalmente quello che ho chiesto. Sento i suoi piedi appoggiarsi con forza sulla mia schiena per poi lasciare tutto il suo peso sulle mie spalle fino a che un piccolo crack riempie la stanza crocchiandomi finalmente la schiena.

"Oh sei il migliore" Dico sollevata mentre il ragazzo smette di camminarmi sopra per poi sorridere sedendosi nel letto accanto a me.
"Mi sento usato, ogni volta che vieni qui ti devo sempre scrocchiare la schiena" Si lamenta ed io mi alzo velocemente per poi lasciargli un bacio sulla guancia per ringraziarlo silenziosamente.

"Non essere sempre così drammatico Cal, ora vado prima che tornino i tuoi" Dico alzandomi dal letto ma il ragazzo afferra delicatamente i miei fianchi facendomi sedere sopra di lui dolcemente.

"I miei non tornano a casa stasera, puoi fermarti qui" Propone ed io sorrido, non potrei mai dire di no a qualcosa del genere.

Anche perché l'altra opzione è andare in una casa piena di gente rumorosa.

"Lo prendo come un sì, pizza?" Domanda ed io lo guardo male per poi girarmi verso di lui.
"Calum, non puoi ordinare sempre pizza, ormai hai diciotto anni, come puoi non sapere cucinarti neanche un paio di uova?" Chiedo e lui alza gli occhi al cielo per poi sorridere.
"Perché è stupido cucinare quando qualcuno lo fa già per te" Spiega ed io lo ignoro alzandomi e afferrando la sua mano tirandolo con me verso la sua cucina.

"Cosa fai?" Chiede sbuffando e appoggiando i suoi gomiti sul tavolo della cucina osservandomi curioso.
"Ti insegno a prepararti qualcosa da mangiare, idiota" Spiego per poi cercare gli ingredienti nel suo frigorifero. Ogni volta che mangio qui ordiniamo sempre da fuori o mangiamo gli avanzi di quello che ha preparato sua madre.

"Cosa prepari?" Domanda puntando i suoi occhi nocciola e curiosi su di me.
"Intendi cosa prepariamo?" Lo correggo per poi fargli cenno di avvicinarsi a me.
"Partiamo dalle basi, direi di preparare una frittata alle verdure" Spiego per poi passargli un pomodoro.

"Il pomodoro non è un vegetale" Commenta prendendo un coltello ed io lo guardo male.

"Calum non iniziare" Mi lamento. Ogni volta che parliamo di cibo, specialmente di vegetali e frutta lui è sempre pronto a correggermi e litigare sull'argomento finché non gli do ragione, è un piccolo battibecco che abbiamo iniziato sin dai primi giorni in cui ci siamo conosciuti.

"Cosa? Il pomodoro è un frutto, dunque la tua frittata non è con le verdure ma con la frutta" Dice ed io scuoto la testa.
"Sì ma per tutti è un vegetale, solo perché è catalogabile nei frutti ciò non significa che sia così" Spiego e lui mi guarda come se fossi stupida.
"Sì che è così, Google può darmi ragione, vuoi scommettere?" Mi provoca ed io indico il suo piatto.

"Puoi semplicemente tagliarlo a pezzettini senza iniziare un dibattito etico sul pomodoro?" Domando sbattendo le uova in una ciotola e il ragazzo mi sorride, felice di avermi infastidito per poi guardare il pomodoro davanti a lui.
Lo osservo non riuscendo a contenere un sorriso divertito quando lo vedo tentare diversi approcci con il quale tagliare il frutto davanti a lui per poi arrabbiarsi con se stesso e prendere a pugnalate il vegetale senza pietà.

"Calum! Non si fa così!" Urlo ridendo per poi avvicinarmi a lui guardando il povero pomodoro a buchi, il ragazzo mi guarda non sapendo cosa fare così afferro dolcemente la sua mano con il coltello e lo guido mentre gli faccio vedere come tagliarlo a cubetti senza disintegrarlo.

Seven SoulsWhere stories live. Discover now