2.4 The Manager

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Calum's Pov

"Se non mangi l'altra metà del tuo sandwich che ne dici se lo prendo io ed in cambio posso darti questa mela?" Mi domanda Luke indicando i resti del mio pranzo. Annuisco passandogli il panino per poi guardarmi attorno nella mensa.

Ormai è pieno inverno e ciò vuol dire che ogni giorno sia io che Luke dobbiamo rimanere fino a tardi qui a scuola per gli allenamenti per prepararci all'inizio del nostro ultimo torneo di calcio tra scuole. E non solo noi dobbiamo rimanere ma anche il gruppo delle cheerleader.

So che per tutti i miei compagni di squadra sono una visione paradisiaca tra gli allenamenti estremi che ci tocca fare, ma per me vuol dire dover sopportare qualcuno assillante come Addison Bright.

La capo cheerleader con i capelli biondi platino, corpo tendente al perfetto e la personalità di un cactus che sta morendo.
Arido.

Molte volte purtroppo, essendo il capitano, devo riferire a lei i nostri movimenti organizzare le trasferte e dividere equamente il campo e gli orari dell'allenamento per non fare scontrare le nostre sue squadre.

E essendo Addison una persona molto fastidiosa ogni volta cerco di mandare i ragazzi del primo anno al mio posto per evitare anche solo di parlarle.

Più volte durante le nostre riunioni ci ha provato con me. Mi ha prima lasciato il suo numero nascosto tra la tabella dei loro orari, poi ha cominciato a scrivermi e venirmi a chiamare per ogni cosa insignificante, come il sapore leggermente amaro dell'acqua comprata dalla scuola.
E in seguito ha cominciato durante i nostri brevi incontri a diventare molto insistente e rendere il tutto fastidioso.

"Non sei in ritardo per l'incontro con Addison e le cheerleaders?" Chiede Noah, un mio compagno di squadra.
"Non hai dei cazzi tuoi da farti?" Rispondo scocciato per poi alzarmi con in mano i programmi per le trasferte della prossima settimana e i vari hotel e bus scelti dal nostro coach.

Sospiro dirigendomi verso la palestra sapendo benissimo che casualmente Addison sarà da sola e casualmente come al solito avrà ancora la sua minuscola uniforme addosso.

Non vedo l'ora.

Sparatemi un colpo.

Spingo la porta della palestra pronto a incontrare lo sguardo da felino della capo cheerleader ma incontrando un paio di occhi verdi vagamente familiari.
Osservo la ragazza dai capelli biondi naturali lunghi che le cadono sulle spalle coperte da una maglietta nera totalmente diversa dalla divisa delle cheerleaders.

"Vuoi entrare veramente nelle cheerleaders?" Domanda con un tono di scherno Addison guardando dall'alto al basso la ragazza con la quale per sbaglio due giorni fa mi sono scontrato in cortile. La ragazza che mi ha tirato un pugno nei testicoli.
"No Addison, sono qui perché volontariamente sono venuta a far conversazione con una come te" Risponde con sarcasmo la ragazza facendomi sorridere leggermente. Non mi hanno ancora notato.

"Tu sai che per entrare in questo gruppo, come posso dirlo in modo carino, serve una tipologia di corpo più simile alla mia che alla tua" Dice la capo cheerleader con un sorriso fastidioso sulle labbra mentre guarda Rebecca.

Rebecca di sicuro non ha lo stesso fisico di Addison. I suoi fianchi sono più tondeggianti, il suo seno è più piccolo, le sue gambe non sono esili e snelle come quelle della cheerleader davanti a lei ma questo non lo rende da meno.

"Senti Addison, mi servono sei crediti extra per completare l'anno e si da il caso che questo sia l'unico club disponibile, hai un posto si o no?" Domanda la ragazza scocciata e Addison sorride.
"Lo avrei anche ma dovresti cambiare" Spiega con un finto tono cortese.

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