Capitolo 32.

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HarryPottahpovss

Draco's POV
Avevo lasciato Grace, completamente nuda e vogliosa, sul suo letto. Avevo raccolto tutto il mio autocontrollo per non prenderla in tutte le posizioni.
Ero scappato via dalla sua stanza ancora nudo.

Appoggiai i miei vestiti sopra un mobile in bagno ed entrai in doccia, feci scorrere l'acqua calda sul mio corpo, avevo ancora il pene in erezione. Non volevo andarmene via da lei, avevo talmente voglia di Grace che mi doleva il cuore per averla lasciata in quello stato.

L'acqua mi bagnava dalla testa ai piedi, presi il mio pene in mano e cominciai a fare su e giù, immaginai di entrare in lei e muovermi velocemente, immaginai di prenderla da dietro tenendola per i capelli, provai ad immaginare anche i suoi gemiti in quella posizione. Il mio pene diventava ogni secondo più grosso, continuai con quel movimento di polso. Appoggiai una mano sul muro freddo della doccia e chiusi gli occhi, sentivo l'impulso di piegare le dita dei piedi per via dell'arrivo dell'orgasmo.

Su e giù.

Su e giù.

Ancora e ancora.

Grace nuda, la sua vagina a pochi centimetri dal mio pene, le mie dita dentro di lei che le provocavano piacere. Pensai a tutto quello ed esplosi, il liquido fuoriuscì lentamente e con l'affanno mi appoggiai con la fronte al muro. Il mio cuore desiderava un orgasmo diverso ma non potevo far decidere lui.

Ero sul punto di farmi Grace, ero a pochi passi dal colmare il desiderio che tanto mi assillava ma qualcosa mi aveva bloccato. Quando chiuse gli occhi in attesa di essere presa, avevo visto il suo volto e mi sentii in colpa. Era la mia sorellastra dopo tutto.

Rimasi in doccia tanto tempo, tra due giorni sarebbe cominciata la scuola e io non ero pronto ad allontanarmi da Grace.
Hogwarts non era come casa nostra, non potevamo essere noi stessi, non potevo stare accanto a Grace come volevo e come potevo. Mi sarei dovuto accontentare di guardarla da lontano e sperando che non si avvicinasse a Potter.

Dopo essere uscito dalla doccia, indossai i boxer e andai verso la mia stanza. La porta di Grace era socchiusa, mi avvicinai e sbirciai dentro: era distesa ancora sullo stesso punto in cui l'avevo lasciata, coperta e si girava i pollici.

Probabilmente si chiedeva in cosa avesse sbagliato. Non poteva neanche immaginare il guaio che avremmo fatto se fossimo andati fino in fondo, niente sarebbe stato più come prima. Ovviamente da parte di Grace, per me non sarebbe cambiato nulla.
Avevo capito di tenere a lei più di quanto pensassi, avevo provato tristezza quando mio padre l'aveva picchiata, volevo starle accanto ma per me era solo quello. Non volevo nessun legame d'amore o altro.

Era per quel motivo che dovevo starle lontano e mi ero fermato. Volevo che riuscisse a capire, volevo che comprendesse le vere ragioni.

Grace's POV
Ero rimasta su quel letto, perplessa e mi sentivo rifiutata. Io e Draco ci eravamo spinti al limite, mi aveva rifiutata, non riuscivo a credere che uno come lui potesse mai rifiutare una ragazza. Ma, in fondo, lui non sapeva che non c'era nessun legame di parentela che ci univa; non volevo parlargliene fin quando non avrei trovato mio padre. Sarebbe solo stato fonte di distrazione.

Mi alzai e indossai l'intimo e il pigiama, mi rimisi a letto e mi addormentai.

Il giorno seguente mi svegliai con una fame assurda, scesi al piano di sotto e non appena entrai nel salone mi bloccai. Draco era seduto sulla poltrona accanto al camino, stava leggendo il giornale; pensai di far finita di nulla e accantonai i fatti della mattina prima.

"Buongiorno." La mia voce risuonò nella stanza facendo alzare la testa a Draco. Mi guardò qualche secondo e prima che potesse dire qualcosa mi voltai e andai in cucina. Non potevo guardalo, mi vergognavo tantissimo, mi si contorcevano le budella se pensavo a come ero stata lasciata.
Dobby si piantò davanti a me facendomi fermare.

Stepbrothers; Draco Malfoy Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora