Capitolo 68.

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Buongiorno a tutti.Mi dispiace per non aver aggiornato ieri, non ho avuto tempo. Ho provato ad aggiornare sta notte ma non sono riuscita, mi dispiace un sacco per chi aspettava il capitolo. Ho avuto un momento no e non sono riuscito a scrivere niente di meglio.Perdonatemi.

~

Passai i due giorni dopo in infermeria, Madama Pomfrey non aveva intenzione di lasciarmi tornare nel mio dormitorio o di farmi riprendere la mia quotidianità, diceva che voleva tenermi sotto controllo per qualche altro giorno. Hermione e gli altri erano venuti a farmi visita portandomi ogni volta dolci diversi, Theo si era fatto vedere poco e niente e Draco stessa cosa. Quel pomeriggio avevo pregato Madama Pomfrey di lasciarmi andare, dovevo recuperare molte lezioni e in più avrei dovuto incontrare Draco.

Volevo vederlo, non incolpavo lui di quello che fosse successo, sapevo a cosa andassi incontro con un ragazzo come lui al mio fianco. Aveva sbagliato a gestire la sua rabbia, io stessa ammettevo che aveva esagerato, quello che aveva lanciato era un incantesimo davvero forte e se non avesse colpito me, probabilmente avrebbe colpito Theo o qualcun altro.

Potevo soltanto immaginare quanto si stesse sentendo in colpa Draco, in fondo era sensibile e di sicuro si stava rimproverando per ciò che aveva fatto.

Madama Pomfrey si era convinta a dimettermi così feci ritorno nella sala comune per una doccia, più tardi mi rivestii e cominciai a dirigermi verso la piccola serra dove mi aspettava Draco.

"Grace, tutto bene?" Fred e George si avvicinarono con un mazzolino di fiori finti in mezzo al corridoio.

"Ei, ragazzi. Sì, sto meglio adesso ..." George mi porse il mazzolino con un sorriso. "Grazie, davvero!" Gli sorrisi ad entrambi, li salutai e continuai il mio percorso.

Arrivai davanti alla solita porta in legno e rimasi davanti ad essa per un po'. Mi chiedevo se davvero avessi voglia di vederlo o di parlargli, la mia mente era in totale confusione, non capivo più cosa dovessi fare. Poi la porta si aprì, Draco stava per uscire dalla stanza e si bloccò in tempo prima di arrivarmi addosso.

"Ei, è da stamattina che ti aspetto ... pensavo che Madama Pomfrey non volesse lasciarti andare." Disse con un leggero sorriso, aveva delle occhiaie di colore nero pece sotto gli occhi, il suo viso era marchiato dall'assenza di sonno.

"Si è convinta poco fa." Risposi velocemente con il cuore che mi batteva forte in petto. Draco annuì per poi rientrare nella serra, fece con gesto con la mano come per invitarmi ad entrare.

"Come stai?" La sua voce si ruppe, era come se gli risultasse difficile pensare o parlare di quell'evento.

"Bene." Mi avvicinai ad una pianta che si arrampicava al muro, i suoi fiori erano di un rosso acceso, l'intero ambiente aveva un buon profumo. Respirai a pieno quell'aria ricordando quello che era passato io e Draco in quel posto.

"Tu-tu lo sai ... che io-che io non volevo, giusto?"

Potevo sentire il suo dolore traboccare da quelle parole, si vedeva dal suo viso quanto lo ferisse ciò che aveva fatto.

"Io non so più cosa vuoi, Draco." Mormorai staccando un fiore dalla pianta, lo guardai meglio ammirandone la bellezza. "Vuoi del tempo, poi fai a botte con Theo, usi incantesimi mortali ..." Alzai lo sguardo verso di lui, si trovava in mezzo alla stanza con una mano in tasca e gli occhi attaccati al pavimento, le sue spalle erano alzata proprio come quando, da bambino, Narcissa lo rimproverava.

"Lo so, lo so. Sono in confusione." Sussurrò scuotendo la testa, cominciò ad aggirarsi per la stanza passandosi le mani tra i capelli.

"In confusione per cosa? Non vuoi stare con me?" Mi avvicinai a lui, lo sentii respirare pesantemente, il suo odore mi circondò facendomi pensare alla sua pelle, facendomi ripercorrere i momenti in cui era sopra di me.

Stepbrothers; Draco Malfoy Where stories live. Discover now