Capitolo 78.

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HarryPottahpovss

Il quinto giorno della settimana passò velocemente, Blaise mi era rimasto addosso tutto il tempo, ci beccavamo, quando finivo le mie ore di pozioni con Piton, nei corridoi. Ebbi la sensazione che anziché tenermi d'occhio mi seguisse. Mi sentivo una bambina che aveva bisogno del babysitter, un po' mi irritava quella situazione ma poi pensavo quanto fosse protettivo Draco e che non fosse colpa di Blaise.

La mattinata volò incredibilmente veloce, Theo non si era fatto più vedere e una parte di me era sollevata. Non volevo che ricapitassero gli avvenimenti dell'ultima volta, Blaise era stato chiaro sul fatto che se fosse successo ancora, l'avrebbe detto a Draco. Che situazione!

Uscivo dall'ufficio di Piton quando, con un respiro sospeso, vidi niente di meno che Theo poco più avanti con la schiena appoggiata sul muro. Aveva profonde occhiai scure sotto gli occhi, le sue labbra erano secche e bianche come se avesse visto qualcosa di spaventoso. I suoi occhi vitrei erano fissi sulla parete di fronte a lui. Mi guardai intorno e lentamente mi avvicinai a lui, quando gli fui accanto sembrava che non si fosse accorto della mia presenza. Girò talmente velocemente la testa verso di me che per un momento credetti che gli si fosse staccata dal collo.

"Tutto bene, Theo?" Vederlo in quelle condizioni mi faceva sentire a disagio, non aveva mai avuto quella faccia.

"Io... io... cazzo!" Urlò tirandosi i capelli, mi spaventai e feci un passo indietro. Lui notò il mio scatto e mi guardò pallido, la bocca semi aperta e le sopracciglia aggrottate gli dipinsero un'espressione orribile sul volto. Era spaventato, molto spaventato.

Si avvicinò velocemente a me e appoggiò le mani ai lati delle mie braccia bloccandomi, lo guardai con gli occhi talmente sgranati che cominciarono a bruciarmi. Mi sentivo i muscoli intorpiditi dalla paura di quello sguardo, continuava a guardarmi e un brivido mi fece accapponare la pelle. Prese a muoversi e mi attaccò con forza al muro, la mia bocca non riusciva a muoversi.

"Grace, ti prego, perdonami. Io...lei... ho dovuto." Parlò velocemente mentre alcune lacrime gli rigavano il volto, non capii il senso di quelle parole. Lo fissai attonita.

"Theo cosa stai dicendo?" Mormorai, la presa sulle mie braccia si fece più stretta, probabilmente mi avrebbe lasciato dei lividi. "Mi fai male." Gli dissi cercando di liberarmi dalle sue mani ma era inutile, erano incollate su di me.

"Devi ascoltarmi," mi tirò via dal muro qualche centimetro per poi risbattermi con violenza. Chiusi gli occhi per l'impatto, respirai pesantemente mentre il panico si insinuava dentro ogni cellula del mio corpo.

"Theo, ti prego, lasciami... mi fai male... perché fai così?" Mi bruciava la gola, la sensazione di terrore si presentò come quando Lucius mi aveva aggredita. Era chiara e limpida, si stava infondendo sotto la mia pelle arrecandomi bruciore.

"No Grace, devi ascoltarmi. Cazzo, io... ho fatto una cosa, so che non dovevo ma ero arrabbiato e...e... lei continuava a ripetermi e ripetermi-" Strinse gli occhi e scosse la testa come se volesse dimenticare qualcosa. Cercai di rimanere più vigile possibile, il cuore mi batteva in petto come un martello, sentivo i miei palmi ai lati dei miei fianchi cominciare a sudare.

"Okay, okay, ti ascolto. Raccontami quello che è successo, chi è lei?" Cercai di respirare lentamente, se volevo uscire indenne dalla sua presa dovevo assecondarlo e rimanere più calma possibile. "Ti va se ci sediamo?" Tentai un sorriso ma probabilmente era più una smorfia.

Cazzo, odiavo quando Draco aveva ragione!

"No, non voglio sedermi!" Alzò la voce sbattendomi di nuovo al muro, la seconda botta fu ancora più forte tanto che colpii la testa. Un piccolo dolore si espanse dietro la nuca, sentivo il mio cervello attraversato da una scossa. Dovetti battere le palpebre un paio di volte per mettere di nuovo a fuoco il viso di Theo.

Stepbrothers; Draco Malfoy Where stories live. Discover now