Capitolo 39.

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Mi sentivo male per ciò che avevo fatto, era come se un macigno mi schiacciasse il petto. Il senso di colpa si fece più forte quando ero tornata nella mia stanza, ogni centimetro di essa mi riportava Draco nei pensieri, le sensazioni che avevo provato quando eravamo distesi sul letto abbracciati.

Ero indecisa se prepararmi per raggiungere gli altri ad Hogsmeade o rimanere nella mia stanza e prendere le distanze da Harry.

Era successo tutto velocemente, ero stata impulsiva. Il fatto che Harry fosse dispiaciuto per la mia assenza al suo allenamento non mi aveva aiutata.
Forse con quel bacio volevo solamente chiedergli scusa, non avevo idea di quello che mi stesse succedendo, ero cambiata parecchio in pochi mesi.

La solitudine mi aveva recato un profondo vuoto che non ero riuscita a colmare, non riuscivo a distinguere la cosa giusta da quella sbagliata. Sapevo, nel profondo del mio cuore, che Harry non meritava di essere trattato in quel modo da me, pensai alle conseguenze che si sarebbero riversate su di lui se Draco fosse venuto a conoscenza di quello che era successo, mi sarei sentita malissimo per molto tempo se gli fosse capitato qualcosa per colpa mia.
Decisi così di chiudere qualsiasi cosa si fosse creata tra me e Harry prima che fosse troppo tardi. Volevo la sua amicizia, volevo frequentarlo senza doppi fini; c'erano stati due semplici baci, quanto poteva essere complicata la situazione?

Mi cambia velocemente e raggiunsi i ragazzi al punto d'incontro deciso precedentemente. Vidi Harry di spalle, Hermione e Ron gli stavano davanti mentre Fred e George mostravamo dei loro prodotti a dei ragazzi del primo anno.

"Harry." Lo chiamai schiarendomi la voce, si voltò immediatamente e mi sorrise avvicinandosi.

"Sei pronta?" Mi chiese accarezzandomi un braccio, lo guardai seriamente e quel sorriso che gli illuminava il viso, si spense. "Che succede?" Sul suo volto si disegnarono rughe di preoccupazione.

"Vorrei parlarti!" Dissi a voce bassa lanciando uno sguardo verso gli altri, Ron sembrava avere la testa tra le nuvole mentre la sua amica mi guardava, come se avesse capito che qualcosa non andava.

Harry mi prese dolcemente da un braccio e mi portò un po' più distante dai suoi amici per evitare che sentissero la nostra discussione.

"Dimmi, Grace. Devo preoccuparmi?"

"No, assolutamente.." presi una pausa, mi sentivo in subbuglio, dovetti tenere le mani nelle tasche per impedirmi di gesticolare per via dell'ansia.

"Io volevo... pensavo che forse, se tu vuoi e ovviamente se a te stia bene, perché io capisco che tu-" Harry mi bloccò mettendomi le mani sulle spalle.

"Grace, tranquilla, puoi dirmi tutto." Mi sorrise dolcemente. Mi sentii ancora più sprofondare.

Perché doveva essere sempre così gentile?

"Okay, allora vado." Presi un respiro. "Vorrei che rimanessimo buoni amici." Buttai fuori tutto d'un fiato tenendomi pronta alle sue parole.
Non era facilmente per me, non volevo che le cose si complicassero ancora di più.

"Va bene, non c'è problema!" Disse sorridendo. Non era un sorriso finto, era vero, sincero. Lo guardai accigliata e lui riprese a parlare. "Pensavo la stessa cosa dopo il nostro secondo bacio, forse abbiamo esagerato. Va tutto bene, non sono arrabbiato." La sua voce confortante mi fece tirare un sospiro di sollievo.

"Oddio grazie al cielo." Mi misi una mano sul petto ridacchiando. "Pensavo non volessi essere mio amico dopo... ecco dopo tutto questo."

"Grace, sono stati due baci, niente di così complicato da non poter chiarire." Il sorriso non aveva lasciato il suo viso. Sembrava non fosse cambiato assolutamente nulla tra di noi. "Andiamo?" Mi chiese porgendomi il braccio, avvolsi la mia mano intorno ad esso e cominciammo a camminare.

Stepbrothers; Draco Malfoy Where stories live. Discover now