Capitolo 48.

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Il giorno dopo si svolse il matrimonio di Bill, il fratello di Ron. Tutta la famiglia festeggiò l'evento con tanta felicità. Mi commossi per l'amore c'era nella loro famiglia.

"Grace." Mi chiamò Hermione, mi prese dal braccio e mi portò fuori dal grande tendone che avevamo alzato tutti insieme quella mattina. Hermione mi portò vicino ad un fienile abbandonato. "Allora? Cosa ti ha detto Narcissa?" Mi chiese mettendo le braccia conserte e guardandosi intorno.

"Beh, in teoria nulla. Ha detto di parlare con il professor Piton." Le risposi. Hermione sgranò gli occhi ma prima che potesse giungere a conclusioni affrettate la bloccai. "Non è lui mio padre." Il respiro che Hermione aveva tenuto sospeso, si liberò attraverso le sue labbra, rilassò le spalle e i suoi occhi tornarono al suo posto.

"E cosa dovrebbe dirti Piton?" Storse le labbra in confusione. Beh, era la domanda che assillava me da giorni.

"Non ne ho idea."

Hermione spostò lo sguardo dietro le mie spalle e mi fece segno con lo sguardo, mi voltai e vidi Harry correre piano verso di noi.

"Perché siete qui? La festa è da quella parte." Arrivò con un leggero affanno, Hermione cambiò espressione e fece finta di nulla.

"Un giro." Disse guardandomi, io annuii alle sue parole e guardai Harry.

"Beh, stanno tagliando la torta." Avvisò facendo cenno verso il tendone. Cominciammo ad avviarci verso la festa quando Harry si fermò e mi tirò indietro facendomi sbattere contro il suo petto.

Perché doveva  essere anche lui 'prepotente'? Già bastava Draco.

"Ops, scusa." Rise. "Questo vestito ti sta a pennello." Mi guardò dalla testa ai piedi facendomi rabbrividire per l'imbarazzo.

"Grazie!" Gli accennai un sorriso, mi guardai intorno cercando una via d'uscita. Averlo troppo vicino mi rendeva nervosa.

"Vogliamo fare due passi?"

Lo guardai riluttante, voltai la testa verso il tendone vedendo Hermione ballare con Ginny. Incapace di dire no, accettai e cominciai a camminare verso una quercia enorme, attaccata ai suoi forti rami c'era una piccola altalena. Harry si appoggiò con la schiena sul tronco mentre io mi sedetti sul piccolo pezzo di legno.

"Allora, Grace." Iniziò a parlare guardando gli altri ballare e festeggiare. "Come ti trovi?" Mi chiese.

Harry era davvero un bravo ragazzo, dopo il nostro ultimo bacio non aveva azzardato a tirare fuori quel discorso, tantomeno a provarci con me.

"Bene, molto bene." Risposi cominciando a dondolare, rabbrividii quando toccai le corde fredde dell' altalena, Harry se ne accorse e mi mise sopra le spalle la sua giacca, lo guardai sorridendo. "Non pensavo di trovarmi bene in mezzo a tanti Grifondoro." Harry rise rumorosamente e con un dito si alzò gli occhiali sul naso.

"Neanche noi con una Serpeverde. Soprattutto Oliver che sembra odiare ognuno di voi." Rispose. Notai un accetto di gelosia nella sua voce, Oliver era un ottimo amico proprio come lo era Harry.

"È un ottimo amico." Dissi sbarazzina. Harry annuii e riprese a guardare il tendone. Restammo in silenzio per un po' prima di udire la sua voce. "Sei innamorata di qualcuno, vero?" Le sue parole mi obbligarono a guardarlo, aprivo e chiudevo la bocca in cerca di una risposta.

Ero innamorata di qualcuno?

Mi ripetei quella frase nella mia testa e involontariamente pensai a Draco.

Pensai al modo in cui mi aveva sempre baciata, sfiorata o beffata. Pensai alla sua arroganza che lo rendeva stronzo ma attraente ai miei occhi.
Ripensai a tutto quello che non mi aveva mai detto ma, aveva sempre cercato di farmi capire; come ad esempio, essersi presentato proprio oltre ai cancelli. La sua presenza lì era stata per me come un saluto.

Stepbrothers; Draco Malfoy Where stories live. Discover now