• Capitolo 12 •

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Non capiva cosa ci facesse lei lì, mentre i ragazzi erano dietro una miriade di telecamere, tutti ben vestiti e truccati.
Jimin aveva addirittura indossato una montatura di occhiali finti per coprire ancor di più le occhiaie che le povere truccatrici avevano bene o male camuffato insieme alla pelle perfetta del ragazzo, ma aveva dovuto toglierla perché lo staff glielo aveva imposto.
Yi-eun era dietro le telecamere, insieme a Ho-ji, entrambi con la schiena attaccata al muro ed abbastanza eleganti nell'abbigliamento.
« Dov'è Da-mi? »
Si chiese Ho-ji a bassa voce, guardandosi intorno per scovare la ragazza, che pochi attimi più tardi fece ingresso dalla porta della sala con fare arrabbiato.
Yi-eun la guardò preoccupata, mentre Ho-ji le faceva cenno con la mano di avvicinarsi a loro.
« Sono stata a litigare per telefono con i gestori di V-live. »
Sussurrò arrabbiata, mentre si posizionava affianco a Yi-eun, che ormai era tra lei e Ho-ji, che ascoltava la sua collega curioso.
« Perché? »
L'agente le tolse le parole di bocca, ma Da-mi sembrava troppo arrabbiata per poter spiegare in quel momento e i registi invece innervositi dal loro chiacchierare, infatti li guardarono piuttosto male, incitandoli a fare silenzio.
« Lo spiego dopo a cena, così lo spiegherò anche ai ragazzi. »
Disse frettolosamente Da-mi, poi si misero a guardare i ragazzi, che sembravano si stessero divertendo da morire.
« Ca-r-bo-na-ra. »
Il gioco consisteva nel far capire al proprio compagno una parola data da uno dell'altra squadra e farla arrivare fino a Jin, che sembrava essere nel suo mondo: la difficoltà stava nel tenere della cuffie alle orecchie con la musica al massimo del volume.
« Tony Montana? »
Jimin sbarrò gli occhi e tutti scoppiarono a ridere: era ovvio che era tutto completamente comico in quella trasmissione e Yi-eun non riusciva a smettere di ridere.
« Ca-r-bo-na-ra! »
Hoseok non mollò e continuò a ripetere la parola corretta, ma Jimin sembrava davvero non capire
« Lachimolala? »
Di nuovo tante risate dietro lo studio e tra i ragazzi, Ho-ji aveva le lacrime agli occhi, mentre Da-mi aveva appena accennato un sorriso: si capiva che stesse pensando ad altro.
Passarono almeno due ore prima che tutte le riprese finirono e che la sala fu sgombrata.
A Yi-eun brontolava lo stomaco, dato che mangiò solamente un po' di riso per pranzo nel suo appartamento, dato che si dovette preparare velocemente per essere presentabile tanto quanto i ragazzi.
« Vi prego, ditemi che c'è qualcosa di buono da mangiare. »
Si lamentò Jin, avvicinandosi ai tre ragazzi che erano rimasti ad aspettarli.
Si erano cambiati e avevano rimesso i loro vestiti, mentre Da-mi smanettava con il telefono e Yi-eun chiacchierava con Ho-ji.
« Ho fatto portare del cibo nella sala comune. Mangiamo insieme, devo parlarvi. »
Salirono nell'ascensore così in silenzio che Yi-eun sentiva le orecchie chiudersi e il cuore batterci dentro, ma per fortuna, quando arrivarono in sala comune, il silenzio si spezzò quando i ragazzi iniziarono a chiacchierare animatamente davanti al cibo.
Anche Yi-eun si precipitò sulle alette di pollo in agrodolce, affianco a Jimin, che si stava servendo di gnocchi di riso piccanti.
« Ti è piaciuto lo show? »
Chiese lui, senza però guardarla.
« Devo dire che è molto divertente. »
Affermò, ripensando alle figuracce che i ragazzi avevano fatto davanti alle telecamere.
« Ragazzi, statemi tutti a sentire. »
Tutti si voltarono verso Da-mi, che aveva sul piatto degli involtini primavera.
« I gestori di V-live sembrano guadagnare su ogni click che i vostri spettatori effettuano, ma nessun soldo arriva nelle banche della BigHit. »
Tutti si guardarono dispiaciuti, poi Ho-ji chiese, con la bocca piena di ramen
« Che cosa hai intenzione di fare? »
Yi-eun ricordò la sera in cui le aveva fatto la proposta di lavoro e quasi sorrise.
« Dobbiamo trovare un modo per far capire ai fan di non guardare la serie su V-live. »
Spiegò Da-mi, per poi sedersi a mangiare.
« Loro non possono dirlo, altrimenti la serie finirà. »
La avvertì Ho-ji e Da-mi annuì, inghiottendo, poi disse
« Lo so, infatti voglio far spargere la voce tra gli Army senza che nessuno di loro vada di mezzo. »
Mangiò le ultime cose che aveva nel piatto, poi si alzò frettolosamente
« Vado a pensarci su. Domani e dopodomani avete il giorno libero, quindi non dovete preoccuparvi di ciò. Quando sarete a lavoro tenete gli occhi aperti alle proposte che vi fanno. »
Afferrò la borsa e filò via, con aria determinata.
« Non avremo mai una tregua dai truffatori. »
Affermò Hoseok, sbuffando.
« Pensate a mangiare, ragazzi. Questo kimchi è spettacolare! »
Jin sembrava molto eccitato all'idea di avere un tavolo grondante di cibo delizioso, e la cosa fece sorridere Yi-eun, che si andò a sedere affianco a Jimin.
« Allora, mi dici cosa ti fa arrabbiare o no? »
Le diede una leggera gomitata per attirare la sua attenzione, infatti si voltò a guardarlo.
Perché voleva tanto sapere di lei?
« Non è nulla di importante! »
Disse lei, pulendosi la bocca con un tovagliolo.
« Perché non dovrebbe? »
Yi-eun rimase piuttosto spiazzata dalla curiosità del ragazzo e quasi gli volle dire tutto nel momento in cui le piantò gli occhi nello sguardo, ma si trattenne.
« Jimin. »
Finalmente lo sguardo indagatore di Jimin si voltò verso Jungkook, che sembrava trattenere una risata mentre diceva
« Carbonara. »
Jimin lo bruciò con gli occhi, mentre Jungkook e il resto del gruppo rideva, mentre Yi-eun tratteneva una risatina divertita.
« Yi-eun, domani starai con noi? »
Chiese Namjoon, sedendole di fronte.
« Domani non ci sono prove. »
Affermò lei, ma Namjoon continuò
« Lo so, intendevo se passerai la giornata con noi. »
Yi-eun rimase interdetta, poi disse
« Non lo so, penso di andare a trovare mia madre. »
Rimase sul vago, ovviamente: non poteva dire nulla, come aveva deciso di fare prima di andare a lavorare per la BigHit.
Ho-ji la guardò in allerta: lui conosceva tutto.
« Oh, come si chiama? »
Intervenne Taehyung, avvicinandosi a lei con un corn-dog in mano.
Yi-eun sospirò, pensando a lei e rattristandosi, poi disse
« Si chiama Min-So. »
Jimin provò ad aprire la bocca per parlare, nel silenzio curioso della stanza, ma il telefono di Yi-eun iniziò a squillare.
Lo amò per averla salvata da ulteriori domande.
Lesse il nome sullo schermo e sorrise.
Felix la stava chiamando.
Voleva bene a quel ragazzo, così si alzò, chiedendo scusa e rispose.
Jimin la guardò allontanarsi e rispondere al telefono.
Non sapeva perché sentì una piccola sensazione allo stomaco quando lesse il nome maschile sullo schermo e la vide sorridere.
Non poteva provare interesse per lei: erano colleghi di lavoro e soprattutto era "impegnato", ma allora perché voleva che lei tornasse a sedersi accanto a lui?
« Felix! »
Esclamò, andando verso la finestra più lontana dal tavolo, dove erano seduti tutti i ragazzi.
« Allora sei viva! »
Ridacchiò alle parole del ragazzo, che continuò chiedendo
« Che fine hai fatto? Non ti ho più vista a lavoro, allora ho chiesto informazioni ma mi hanno detto che ti sei dimessa. »
Yi-eun si grattò la testa, poi disse, un po' titubante
« Be' si, ho trovato un altro lavoro. »
Ho-ji, che stava ascoltando la conversazione per evitare sconvenienti, si alzò di fretta, facendo spaventare il resto del gruppo, che stava parlando della ripresa del pomeriggio passato, e attirando la loro attenzione.
Yi-eun si voltò a guardarlo proprio nel momento in cui Felix chiese
« Oh, e di cosa si tratta? »
Tutti guardarono Ho-ji muovere le mani: una aveva l'indice dritto sulle labbra carnose, mentre l'altra la scuoteva davanti il volto di Yi-eun, che balbettò
« Una cosa su internet. »
Nel frattempo si chiese perché non potesse dire nulla, scordandosi dove si trovasse.
« E di cosa ti occupi? »
Chiese ancora Felix.
« Vendo prodotti di bellezza, sai, per essere più vicina a mia madre. »
Ci furono attimi di silenzio, sia dall'altro capo del telefono che nella sala comune: tutti si chiedevano perché dovesse stare vicina a sua madre.
« Capisco, però fatti sentire e qualche volta usciamo, okay? Devo dirti una cosa importante, ma di persona! Mi mancherai, noona. »
Sorrise, intenerita dal ragazzo, poi lo salutò, chiudendo la chiamata.
« È top-secret? »
Chiese retoricamente, guardando Ho-ji, davanti a lei.
« Si, lo è, e sai benissimo perché! »
Esclamò, sorridendole.
Yi-eun rimase abbastanza confusa: non era meglio far sapere lo scandalo della YG in giro? Anche se fosse, non ne avrebbe avuto il coraggio.
Non poté che starsene in silenzio, guardando poi il resto dei ragazzi, che era rimasto a sentire.
Sapeva che quegli occhi curiosi avrebbero voluto chiedere tante cose.

Choreographer { Park Jimin }Tempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang