• Capitolo 30 •

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Avrebbe voluto gettarsi a terra, nel suo appartamento, senza nessuno che le chiedesse cosa fosse successo, ma Jimin la convinceva sempre di più del fatto che non era quello che avrebbe dovuto fare. La sua mano calda l'aveva accompagnata ovunque, e non l'abbandonò nemmeno quando rientrarono in agenzia, che li accolse con un grande tumulto.
Si chiesero cosa stesse succedendo, sentendo un grande e agitato vociferare nella sala comune.
Si diressero lì, o meglio Jimin lo fece, trascinandola delicatamente con sé.
Quando aprirono le porte, quel gran chiasso cessò: Da-mi, Ho-ji e gli altri sei membri sembravano piuttosto preoccupati, ma in quel momento poterono lasciar andare un grosso sospiro di sollievo, mentre Da-mi era diventata rossa come un peperone per la rabbia
« Yah! Dove eravate finiti? Nessuna risposta alle chiamate, ai messaggi... Eravate spariti! Vi abbiamo cercato ovunque! Credete che andarsene in giro con tutti i pericoli a cui tu - e qui indicò Jimin con fare rabbioso - sei esposto sia la cosa migliore da fare? »
Jimin la guardò con occhi grandi, mentre Yi-eun mostrò i suoi colmi di lacrime, cosa non notata inizialmente dal gruppo, che di conseguenza si allarmò.
« Mia mamma ha avuto una grave emorragia stanotte, e Jimin mi ha accompagnata all'ospedale. Se non fosse venuto con me, molto probabilmente adesso sarebbe morta. »
Tutti rimasero interdetti dalle parole della ragazza, tanto che Da-mi sembrò quasi mortificata del suo rimprovero, poi disse
« Cosa significa che sarebbe morta? »
Successivamente alla sua domanda, si aggiunse anche quella di Taehyung
« Come sta adesso? »
Jimin guardò Yi-eun abbassare il capo, e temette che potesse scoppiare di nuovo a piangere da un momento all'altro se avesse raccontato ciò che era successo, così si permise di prendere parola
« Aveva bisogno di una trasfusione di sangue urgente, ma i medici non trovavano del sangue compatibile con il suo. Per fortuna, io ho il suo stesso gruppo sanguigno, quindi le ho donato il mio. »
Tutti si quasi commossero, consapevoli che quello che aveva detto Jimin significava due cose: la madre di Yi-eun era salva, e Jimin aveva raggiunto finalmente la salute che tanto cercava se aveva potuto donare il suo sangue a Min-So.
Non si udirono più parole dopo quelle del ragazzo, perché i sei membri (che finalmente avevano un viso rilassato), senza neanche consultarsi, si avventarono velocemente su Yi-eun, che fu stretta tra sei paia di braccia.
Finalmente, sorrise anche lei, mentre Jimin si catapultò anche lui nel caotico abbraccio di gruppo.
Si sentiva a casa, si sentiva capita, non si sentiva più sola grazie a loro.

La giornata proseguì abbastanza velocemente: provarono le coreografie e le canzoni fino ad ora di pranzo.
Yi-eun era riuscita a distrarsi, seppur aspettasse sempre qualche notizia del dottor Park, che arrivò a metà pomeriggio. Il messaggio che le inviò recitava: "Signorina Choi, sua madre è stabile e sta dormendo al momento. Potrà venirla a trovare tra circa una settimana: al momento non possiamo permetterci dei contatti che potrebbero metterla in pericolo. Anche un raffreddore sarebbe terribile per lei! La invito a stare tranquilla e serena, è andato tutto per il meglio."
Inutile dire che si era messa a saltellare per tutta la sala comune, con il rischio di farsi rimanere sullo stomaco il pranzo.
I ragazzi avevano gioito con tanta sincerità, e la cosa la fece davvero rilassare.
Poi, aveva abbracciato Jimin, ringraziandolo ancora.
Sembrava si fossero dimenticati di quello che era successo la notte passata.
"Sembrava" perché era impossibile per entrambi non pensarci, ma cercarono di non darlo a vedere.
Inoltre, per i ragazzi e Yi-eun ci furono molte distrazioni quel pomeriggio, che non furono accettate minimamente da lei.
Da-mi si presentò insieme ad una bellissima ragazza nella sala comune.

« Ragazzi! Un po' di attenzione, per favore: lei è Seo Ye-ji, la vostra nuova truccatrice

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« Ragazzi! Un po' di attenzione, per favore: lei è Seo Ye-ji, la vostra nuova truccatrice. »
Tutti si alzarono, non prima di essersi rivolti uno sguardo complice e "da maschi", per potersi inchinare e presentare.
Yi-eun, invece, che aveva il sesto senso femminile molto attivo, la guardò da seduta mentre si atteggiava e faceva muovere i suoi lunghissimi capelli neri e sorrideva a tutti i ragazzi. Rimase seduta per un bel po', fin quando non arrivò a tendere la mano a Jimin. Quando lo fece, si avvicinò molto al ragazzo e sembrò mettere in mostra la scollatura della sua camicia.
Il ragazzo, ovviamente, ci fece caso, e sorrise divertito, ma lo fu ancor di più quando sbucò da dietro le sue spalle
« Yi-eun, tutor, allenatrice e ombra dei ragazzi. Molto piacere. »
Non lo aveva mai detto con così tanta sicurezza e serietà, e la cosa fu notata da tutti, tranne che da Yi-ji, che la guardò con aria di superiorità e le disse
« Molto piacere. »
Da-mi guardò la scena con molta attenzione, infatti aspettò che Yi-eun si avvicinasse a lei per dirle
« Non voglio impicciarmi nel tuo lavoro, ma lei non mi piace. »
La manager la guardò e sorrise, un po' perché le fece ridere l'espressione nervosa e gelosa di Yi-eun, un po' perché se lo aspettava.
« Non lo avrei mai detto. »
Rispose infatti, mentre guardava Ye-ji completamente a suo agio nel gruppo, che sembrava totalmente attirato da lei.
Yi-eun era molto infastidita: era gelosa di tutti, non solo di Jimin, e a quel punto sapeva che ne aveva il pieno diritto.
« Ci vediamo domani, ragazzi. Abbiamo una prova trucco da fare! »
Salutò Ye-ji, mentre si dirigeva ancheggiando verso la porta.
Non appena sparì dietro le ante grigie, tutti iniziarono a esporre il loro parere su di lei, sotto lo sguardo attento di Da-mi e quello rabbioso di Yi-eun.
« È davvero simpatica! » Esclamò Jungkook, seguito a ruota da Namjoon
« Si, molto! »
« È molto carina, da quello che ho capito mi sembra una ragazza molto professionale. »
Asserì Yoongi, mentre Jin annuiva, poi disse
« Ha detto che ha avuto molto esperienza nel settore! »
Yi-eun strinse i pugni, poi si andò a sedere nervosamente tra Namjoon e Hoseok, guardata confusamente da tutti.
« Tu che ne pensi, Yi-eun? »
La chiamò allora Taehyung, mentre lei aveva intrapreso a giocherellare nervosamente con un tovagliolo sul tavolo.
Lo accartocciò e poi cominciò a staccarne dei pezzetti, da gettare poi con rabbia sul tavolo.
Alzò gli occhi, incrociando lo sguardo divertito di Jimin, e poi quello curioso del resto del gruppo.
« Non mi esprimo. »
Tutti si scambiarono uno sguardo perplesso.
« Cos'ha di male? » Ridacchiò Jimin, guardandola alzare il suo sguardo freddo verso di lui, cosa che lo fece in parte rabbrividire, ed in parte riflettere: era lo stesso sguardo glaciale che gli aveva rivolto quando gli aveva esplicitamente confessato di essere gelosa di Rosé.
« Ho detto: non mi esprimo. » Disse ancora, riabbassando gli occhi sulle sue mani impegnate, permettendo al resto del gruppo di scambiarsi un'occhiata curiosa e divertita. Il fatto che Yi-eun fosse gelosa faceva riflettere tutti, che ovviamente si erano accorti della freddezza della ragazza. Jimin, tuttavia, provava una sorta di piacere nel vederla così irritata dal fatto che quella ragazza avesse indirettamente dimostrato delle avance nei confronti di tutto il gruppo, in particolare modo verso di lui. Si morse il labbro e sorrise: sarebbe stato divertente stuzzicarla un po', sia per farla distrarre dalla storia di sua madre, ma anche perché avevano qualcosa in sospeso da terminare.

Choreographer { Park Jimin }Where stories live. Discover now