• Capitolo 32 •

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« ... successivamente dovremmo iniziare a contattare i proprietari degli hotel dove alloggeremo durante il tour, affinché non ci troviamo delle fan pazze nella hall. Infine- Yi-eun, ci stai ascoltando? »
Da-mi aveva indotto una piccola e ristretta riunione con lei e Ho-ji per iniziare a parlare del tour, ma non ci stava proprio con la testa.
Continuava a dare forchettate all'insalata che aveva ordinato senza però portarsele alla bocca.
« Si. » Biascicò.
« No, invece! »
La sgridò Da-mi, facendola drizzare immediatamente con la schiena.
Le dispiaceva molto del fatto che non stesse prestando attenzione al lavoro, ma c'erano due motivi ben validi per cui lo stava facendo: il primo era che tutto ciò che Da-mi stava illustrando a lei e all'agente non la riguardava minimamente, o meglio: non doveva fare nulla delle cose che aveva elencato; il secondo era la rabbia per la presenza di Ye-ji con Jimin.
La logorava dentro il fatto che non potesse essere lì con loro e controllare cosa stesse succedendo: se lui si fosse infatuato di lei? Non voleva che accadesse: ormai sapeva che era innamorata di lui, e nessun altro sarebbe dovuto essere nella sua stessa posizione!
Tuttavia, loro due non erano nulla...
« Smettila di pensare a Ye-ji! »
Continuò Da-mi, chiudendo il taccuino su cui stava leggendo i punti fondamentali per la preparazione del tour.
« Ye-ji? » Chiese Ho-ji, curioso.
« La capo-truccatrice dei ragazzi. »
Spiegò Da-mi, ma Yi-eun non riuscì a non aggiungere
« Meglio detta una gatta morta seriale che ci prova con tutti i ragazzi! Mi fa salire il nervoso... »
« Non ci prova con tutti! » Precisò Da-mi.
Ho-ji era sempre più confuso, ma la sua confusione tramutò in shock quando Yi-eun esclamò
« Giusto, solo con Jimin! »
Da-mi si schiarì la voce, non sapendo più cosa dire.
Ho-ji sapeva e aveva già capito che Yi-eun era interessata a Jimin, ma il fatto che ormai lo dimostrasse così spudoratamente lo faceva rimanere sbalordito.
« Ascolta, ho qualcosa da farti fare, così ti distrai. »
Asserì Da-mi, facendo drizzare le orecchie a Yi-eun, che non vedeva l'ora di non pensarci più: non poteva proprio fare nulla, dato che di strappare tutti i capelli a Ye-ji non se ne parlava proprio. Come minimo l'avrebbero licenziata.
« Conosci gli Stray Kids? »
Chiese la manager, portandola però a rispondere con uno scuotimento di testa.
« Sono un nuovo gruppo e stanno per debuttare, esattamente il 25 marzo. »
Yi-eun non capiva ancora a cosa stesse andando a parare, così incrociò le braccia al petto e annuì, incitandola a continuare
« Di solito non collaboriamo con altre agenzie, ma la JYP Entertainment ci ha aiutati un paio di anni fa con degli affari burocratici, e al momento stiamo ripagando il favore. »
« Come state ringraziando la JYP? »
Chiese allora Yi-eun.
« Cercando di aiutare i loro nuovi Idol emergenti, e chi meglio di te può farlo? Magari spiega loro come allenarsi, la dieta che hai dato ai ragazzi... non so, fai uno dei tuoi miracoli! Loro sono molto bravi. »
La ragazza ascoltò le parole di Da-mi e alzò le spalle, annuendo: nulla di impossibile.
« Lo farò. Quando li incontrerò? »
« Dovrebbero arrivare a momenti, così magari puoi portarli dai tuoi ragazzi. Sono due membri soltanto. »
Ho-ji prese parola e le fece anche fare un sospiro di sollievo: per fortuna che quel giorno doveva farsi vedere superiore e si era preparata per bene!
« Va bene, allora vado ad accoglierli. »
Fece per alzarsi, ma Da-mi le poggiò una mano sulla sua.
« So che dicendoti questo ti metterò ancora più pressione e aggiungerò l'ennesima cosa a cui pensare, ma ti prego, Yi-eun, dì ai ragazzi dello scandalo della YG. È importante che tu lo faccia adesso. »
Yi-eun si accigliò nel vedere lo sguardo della ragazza prepotentemente agitato.
« È successo qualcosa che non so? »
Chiese allora, spostando lo sguardo da Da-mi a Ho-ji, che si morsicchiava il labbro superiore, come se avesse una voglia matta di dire qualcosa che non poteva essere detto.
Da-mi prese un grosso respiro, poi cercò di sforzare un sorriso rassicurante
« Ora concentrati sugli ospiti, ne riparleremo. »
Yi-eun era ormai dipendente della BigHit ormai da qualche mese, e aveva imparato che quello che diceva Da-mi era legge.
Decise di non contestare, anche se l'ansia aveva iniziato a logorarla dentro.
Annuì lentamente e sorrise, poi si recò verso l'ingresso, lasciando Da-mi e Ho-ji da soli.
La manager sbuffò un grugnito e si lasciò cadere sullo schienale della sedia, mentre Ho-ji la guardò con sguardo di rimprovero.
« So come mi stai guardando! So che ne ha avuto già abbastanza dalla vita, ma non posso permettere che i ragazzi sappiano di questa cosa dello scandalo per vie traverse. »
Si lamentò Da-mi, con una mano sugli occhi.
« Sono d'accordo con te, ma pensi che sia meglio tenerle nascosto che un membro delle BlackPink si sia fatto sfuggire il fatto dello scandalo e che ora sarà tutto tra le mani dei sasaeng? »
La ragazza sospirò, poi disse
« Stasera glielo dirò io stessa, ma ora voglio che si concentri su Bang Chan e Felix. Non possiamo perdere un alleato come la JYP proprio ora. »
Ho-ji a quel punto annuì, poi le batté tre volte la mano sulla spalla.

« Signorina Choi, da questa parte. »
Quando arrivò all'ingresso, una guardia del corpo familiare le fece strada per una stanza al piano terra, quella riservata all'accoglienza degli ospiti.
Era molto lussuosa, con un tavolo di vetro e delle sedie nere minimal e lucide.
Tuttavia, la sua attenzione venne attirata da due ragazzi, che le davano le spalle, troppo presi a commentare una libreria sulla quale erano ordinatamente disposti tutti gli album rilasciati dai BTS.
Sorrise vedendo che i due erano quasi sconvolti dal fatto che si trovassero davanti alle opere del gruppo k-pop più emergente, e quasi le dispiacque interromperli
« Salve. »
I due ragazzi si voltarono, spaventati, e lo fecero inchinandosi e dicendo in coro
« Salve! »
Nonostante furono abbastanza veloci, non riuscì a non spalancare occhi e bocca alla vista di
« Felix?! »
Il ragazzo, che si era appena rialzato dal cortese inchino, sbarrò gli occhi
« Oh?! Noona? »
Yi-eun, senza farsi condizionare da nessuno sguardo, né da quello del bellissimo ragazzo accanto a lui, e nemmeno da quello di Chul-san (la guardia del corpo che l'aveva accompagnata), si avvicinò al ragazzo e lo strinse forte tra le braccia.
In quel momento, le sembrava di scorgere un fioco bagliore di quella che era casa.
Le ricordò tutta la sua vita con un semplice sguardo e un paio di braccia che la accolsero.
« Non ci credo. »
Mormorò, ancora con il viso schiacciato contro il suo orecchio, di cui poteva sentire gli orecchini metallici premerle sulla tempia.
« Non mi avevi detto che il tuo nuovo lavoro si trattava di... questo! »
Felix non sembrava arrabbiato della bugia che gli aveva raccontato quella volta al telefono.
« Be', non è un qualcosa che posso raccontare! »
Ridacchiò, facendo annuire comprensivo anche Felix, che poi si grattò la nuca e disse
« Ti capisco. »
Yi-eun lo guardò con sguardo ammirevole
« Sapevo che ci saresti riuscito. »
Conosceva il sogno di quel ragazzo e vederlo realizzarlo era una sorta di rivincita.
« Comunque, scusaci! » Asserì, voltandosi verso il secondo ragazzo, che era rimasto in disparte ad ascoltare.
« Sono Choi Yi-eun, tutor dei BTS, e grande amica di Felix. »
Il ragazzo alzò le sopracciglia e un angolo della bocca, afferrando la mano di Yi-eun reggendosi il gomito con l'altro braccio
« Bang Chan, leader degli Stay Kids. »
Non poté che notare la bellezza del ragazzo che la guardava quasi affascinato, come se fosse un qualcosa di etereo ed irraggiungibile.
« Parlatemi di voi! »

Choreographer { Park Jimin }Where stories live. Discover now