• Capitolo 25 •

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Quella giornata era iniziata davvero male.
Si sentiva terribilmente stanco, nervoso e inutile. Non ne capiva il motivo, ma forse era lui che si auto-imponeva di non darsi risposte. La notte prima aveva dormito poco perché era stato con Yi-eun, ma continuava a dare la colpa del mancato sonno ai suoi pensieri. Tanti di essi erano ovviamente scatenati dalla ragazza, e temeva che non riuscisse a dire la verità a Hoseok e che quindi si sarebbero messi insieme. Tuttavia, Jimin non capiva neanche perché temesse questa cosa, considerando il fatto che non avrebbe dovuto pensare a Yi-eun, ma a Rosé, che continuava a tempestarlo di chiamate.
Si sentiva terribilmente in colpa, anche se non provava alcun tipo di sentimento per lei, o almeno non più. Sapeva che era solo sesso, almeno da parte sua.
Inoltre, la registrazione era andata a gonfie vele, ma aveva comunque paura che potessero fallire, di nuovo.
Ebbe tremila pensieri in testa in un millesimo di secondo, così decise di alzarsi dal letto e prepararsi, dopo una giornata intera a rimurginare sulle stesse cose.
Lasciò presto la camera, ma quando lo fece per arrivare in sala comune per cenare, sentì dei passi nel corridoio.
Rallentò e si fermò dietro l'angolo del corridoio. Vide Yi-eun uscire dall'ascensore, ma non si recò in camera sua e nemmeno in sala comune, bensì verso la camera di Hoseok.
Jimin gonfiò il petto: perché stava andando da Hobi se aveva detto che voleva finire quel rapporto prima che sfociasse in qualcosa di più grande?
Si chiese perché stava pensando a qualcosa di così affrettato, d'altro canto non sapeva che intenzioni avesse la ragazza.
Il suo istinto diceva di fermarla e parlare con lei, ma Hoseok uscì dall'ascensore poco dopo e avanzò verso Yi-eun con un'espressione agitata. Jimin drizzò le orecchie:
« Ehi! »
Yi-eun si voltò verso il ragazzo.
« Hobi! Ti stavo cercando, per poterti parlare di una cosa. »
Il ragazzo sembrava piuttosto sorpreso, ma allo stesso tempo Jimin vide la felicità negli occhi di Yi-eun: che avesse cambiato idea? Lo stomaco gli bruciò.
« Davvero? Anche io sono venuto a cercarti per parlarti di una cosa, ma il tuo appartamento era vuoto. »
Hoseok puntò il pollice verso la sua direzione, ossia anche quella dell'appartamento di Yi-eun.
« Oh, ero in ospedale da mia mamma. Ho potuto pagare l'intervento! »
Hoseok ebbe una scintilla negli occhi e alzò gli zigomi in un bel sorriso
« Ma è fantastico! Sono così felice per te. »
Le diede un piccolo abbraccio. Jimin abbassò lo sguardo: non sapeva se si fossero anche baciati, non voleva né vederlo e nemmeno saperlo. Considerando che il suo nervosismo era alle stelle, non riusciva a controllare ciò che pensava e nemmeno ciò che avrebbe potuto fare.
« Cosa volevi dirmi? »
Gli chiese dopo Yi-eun, così che Hobi le rispondesse
« Oh, ehm... Entriamo? »
Dopodiché sparirono nell'appartamento.
Jimin strinse i pugni: era sicuro che Hoseok le avrebbe chiesto di diventare la sua ragazza e che lei gli avrebbe risposto di sì.
« Yah! Che stai facendo? »
Jimin sobbalzò e si trattenne nell'urlare quando la voce calda di Taehyung gli arrivò leggera all'orecchie.
« 'Fanculo, Tae'! » gli disse allora, riprendendosi dallo spavento, appoggiando la schiena al muro.
Taehyung lo guardò con uno sguardo misto tra il rimprovero e la curiosità, così gli chiese, con le mani in tasca
« Stavi spiando Yi-eun e Hobi? »
Jimin alzò gli occhi al cielo e sospirò, ma Taehyung aggiunse offeso e con fare teatrale
« Senza di me?! »
« Non dirlo a nessuno! » Lo avvertì Jimin, poggiandogli una mano sul petto.
« Non me ne verrebbe nulla in cambio e non avrebbe senso dirglielo. Tuttavia, perché lo stavi facendo? »
Jimin storse il capo scocciato: non ne aveva mai parlato con nessuno, a parte quel piccolo battibecco con Jungkook, e non avrebbe avuto neanche nulla da dire perché non c'era niente da dire.
« Sinceramente, non lo so. »
Si limitò a dire, ma Taehyung ridacchiò guardandosi le scarpe
« Ti aiuto io: semplicemente ti piace Yi-eun e sei geloso! »
Jimin strinse le labbra infastidito: non capiva perché gli urtava quando qualcuno diceva che era cotto di lei, seppur effettivamente fosse vero, anche se non voleva ammetterlo.
« Ma anche a lei tu piaci! Anche se se la fa con Hoseok. » Aggiunse Taehyung facendo per andare verso la sala comune, ma il sangue nelle vene di Jimin cuoceva perché odiava immaginarsi Yi-eun con Hoseok.
« Non se la fa con Hobi! » Ringhiò, seguendo a ruota Taehyung, che sorrise e disse
« Che ne possiamo sapere? Considerando l'attrazione che Hoseok ha nei confronti di Yi-eun e il fatto che sa essere terribilmente irresistibile, potrebbero già essere finiti a letto, tipo ora. »
Jimin sospirò, poi disse arrabbiato
« Ascolta, Tae': oggi non è giornata e tu puoi anche avere ragione su tutto, ma non parliamone più! »
Taehyung alzò le mani, guardando il suo migliore amico aprire la porta della sala comune, che nascondeva tutti i membri che facevano colazione, tranne Hoseok e Yi-eun, ovviamente.
Taehyung era preoccupato per Jimin, non solo per la sua prestanza fisica, ma anche e soprattutto per i suoi sentimenti: era preoccupato di non poter migliorare le sue condizioni, stressato dal Come Back e dai suoi sentimenti.
Era complicato gestire tutto ciò, soprattutto per un ragazzo che pensa prima agli altri, e poi a se stesso.
Sarebbe stato capace di guardare Yi-eun e Hoseok baciarsi per ore piuttosto di far finire il loro bacio e fare soffrire uno dei suoi migliori amici.
« Giornataccia? » Gli chiese Jungkook, guardandolo afferrare nervosamente una ciotola di riso e del kimchi dal tavolino.
Jimin non rispose, lo guardò impassibile e poi si andò a sedere.
« Lo prendo come un si. »
Si rassegnò il maknae, alzando le sopracciglia.
Jimin avrebbe voluto dire
« La notte è stata bella, il problema è stato il risveglio e la mia presunta ragazza che non fa altro che tartassarmi di chiamate, oltre ai mille pensieri su Yi-eun . » ma se ne stette zitto.
Tutti chiacchieravano allegramente di quanto fosse riuscita magnificamente la registrazione, fin quando il telefono di Jimin non squillò.
Tutti si voltarono a guardare lo schermo.

Choreographer { Park Jimin }Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora