• Capitolo 23 •

113 5 0
                                    

_

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.

_.*._.*._.*._.*._.*.*._.*._.*._*.*._.*._.*_.

« Stanno bene i capelli? »
Yi-eun aveva appena finito di far riscaldare le voci dei ragazzi quando Da-Mi entrò tutta agitata nella sala registrazioni.
« Stanno sempre bene i tuoi capelli. »
Le aveva detto, mentre si sistemava il bel vestito che aveva messo e osservava che anche Yi-eun si era messa in tiro per incontrare i discografici che sarebbero arrivati da un momento all'altro.
Da-mi le sorrise poi disse
« Effettivamente, hai ragione. »
Yi-eun ridacchiò, poi guardò i ragazzi dall'altro lato del vetro, davanti ai loro microfoni, con i loro testi stretti nelle mani.
Alcuni stavano ripassando, altri chiacchieravano, altri invece se ne stavano seduti al pianoforte, come Yoongi.
« Sono agitati, vero? »
Da-mi le diede una leggera gomitata, mentre Yi-eun si era messa a guardare Jimin.
Era terribilmente bello quella mattina e sin da subito avevano iniziato a stuzzicarsi, tranne quando Hoseok fece ingresso e diede un bacio sulla guancia a Yi-eun.
« Lo sono, ma sono anche grandiosi. »
Da-mi conosceva benissimo il talento dei ragazzi, infatti non dovette aggiungere nessun altro aggettivo alla descrizione breve ma coincisa di Yi-eun, anche perché la manager aveva aperto il microfono per comunicare con i sette ragazzi al di là del vetro.
« Mantenete la calma, guys. Il produttore sarà qui a breve. »
I ragazzi reagirono tutti alla stessa maniera: un sonoro "aaah" disperato e pieno di agitazione vibrò nell'aria.
« Suvvia! Dopo una bella registrazione, ci sarà una bella scorpacciata! »
Da-mi conosceva bene i suoi prediletti, e sapeva benissimo che amavano mangiare, soprattutto cibi non previsti nella dieta di Yi-eun, che seppur deliziosa e salutare, mancava di patriottismo e "grasso".
Solo quando qualcuno bussò alla porta, le due ragazze e i sette tesero le orecchie e la curiosità verso la porta della stanza antecedente a quella insonorizzata per le registrazioni.
« Buongiorno! »
Un omone dalla corporatura massiccia, seppur non proprio muscolosa, dalla barba poco folta, con i capelli brizzolati e un paio di occhiali tondi, fece ingresso con un completo prettamente elegante.
Era ovvio che fosse il direttore dell'incisione del disco, che sembrava voler grandi novità in tutto ciò che lo avrebbe composto: persino chi avrebbe diretto la sua stessa incisione, e non solo tutto il lavoro che c'era stato dietro.
Purtroppo, o per fortuna, l'unica persona per la quale il signore non era una novità era proprio Yi-eun.
« Sono Park Do-Yoon, sono il nuovo direttore per l'incisione del disco. »
Si stava rivolgendo a tutti i presenti, ma in particolare modo ai sette ragazzi, che lo salutarono inchinandosi.
Dopo aver rassicurato i BTS, che li avrebbe conosciuti una volta finita l'incisione, si voltò verso le due donne accanto a lui.
« Jo Da-Mi, manager dei ragazzi. »
La ragazza porse la mano a Park Do-Yoon, tenendosi il gomito con l'altra e facendo una piccola riverenza verso l'uomo, che aveva a mala pena 55 anni.
Successivamente, il direttore si focalizzò su Yi-eun, la quale sperava con tutto il cuore che non avrebbe mai riconosciuto nel suo volto lo stesso di quella prediletta e perfetta Idol che avrebbe fatto parte delle BlackPink, in quanto era stato presente al momento della scelta delle candidate.
« Sono la tutor dei ragazzi, Choi Yi-eun. »
Inizialmente, l'uomo non si curò della pochissima e velatissima ansia che si trovava nel tono e nel tremolio della mano della ragazza, ma poco dopo la sua presentazione, focalizzò la sua scarsa vista sul viso di Yi-eun.
« Io ti conosco. »
Asserì l'uomo, facendo stringere le labbra alla ragazza, che aveva visto ogni speranza di non far scoprire il suo piccolo, grande segreto ai ragazzi scappare via.
« Eri al provino per... »
In uno scatto fulmineo e istintivo, Yi-eun chiuse il microfono che permetteva ai ragazzi di ascoltare la loro conversazione.

Un silenzio, un silenzio improvviso tappò le orecchie ai ragazzi.
La voce di Do-Yoon, quella di Da-mi e di Yi-eun si erano trasformate in un suono morto, fatto soltanto di movimenti di capi e labbra.
« Hanno chiuso il microfono. »
Asserì Namjoon, alzando le spalle, come se fosse qualcosa di normale, come se fosse stato un incidente facile da riparare, ma per lui l'espressione di Yi-eun diceva che niente era stato fatto casualmente.
I suoi occhi si riempirono di paura e il suo volto confuso, afflitto, colpevole gli fecero avvicinare prepotentemente le sopracciglia.
Aveva chiuso lei il microfono, in uno scatto tutt'altro che accidentale: voleva dire che ciò che stavano dicendo era top secret. Allora, cosa stava nascondendo loro ancora?
La storia di sua madre era l'unica cosa che segnava il suo triste e malinconico passato, oppure c'era altro, altro che avrebbe cambiato la maniera di pensare di tutti?
« Yah! Jimin-ah, ti sei incantato? »
La spalla di Hoseok si poggiò di scatto sulla sua, fin quando i suoi pensieri non furono buttati a terra.
« Stavo riflettendo sul perché non ci stiano facendo sentire ciò che dicono. »
Confessò, facendosi guardare da tutti gli altri con aria confusa e sbalordita.
« Ma no! Avranno chiuso per sbaglio il microfono. Dai, vieni qui a scaldarti la voce. »
Jin gli mise una mano sulla spalla e parlò con voce rassicurante. Tuttavia, quella volta non riuscì a far rilassare per niente Jimin, che si chiese se allora fosse solo lui quello che aveva pensato una cosa del genere.
Era forse perché teneva così tanto a Yi-eun e a tutto ciò che avevano fatto e detto che non voleva che lei fosse colpevole di un qualcosa che li avrebbe spiazzati?
La cosa lo fece innervosire: avrebbe dovuto scoprire la verità.

« La prego, non dica nulla a riguardo! »
Esclamò la ragazza, vedendo il viso confuso dell'uomo.
« Loro non sanno del suo provino per la YG? »
Chiese, allora, Do-Yoon, ricevendo una scrollata di capo da parte delle due ragazze.
« Non possiamo metterli al corrente del fatto che la loro tutor era nata come Idol, e non come una semplice insegnante.
Li metterebbe a disagio! Inoltre, diffondere la notizia dello scandalo della YG vuol dire metterci il bastone tra le ruote da soli: chi crederebbe ad una cosa del genere? »
Da-mi, evidentemente, si era preparata quel discorso nel momento in cui aveva realizzato che prima o poi qualcuno avrebbe scoperto quel segreto; oppure, pensò Yi-eun, era davvero una perfetta manager, una di quelle che avrebbe difeso a spada tratta i suoi ragazzi, o comunque chiunque lavorava per loro.
L'uomo annuì, affranto
« Anche io ho abbandonato la YG: la corruzione dentro quell'azienda è immane. Considerando il fatto che ho sempre tifato per te - guardò Yi-eun - capisco la tua situazione, e non posso biasimarvi se volete tenere la questione nascosta. »
Da-mi e Yi-eun gli sorrisero, riconoscenti.
« Tuttavia, vi consiglio di dirlo ai ragazzi, quando lo riterrete più opportuno.
Le bugie hanno le gambe corte! »
Yi-eun annuì, ma si fermò un momento a pensare: l'unica bugia che prima o poi sarebbe saltata fuori era solo quella sul suo passato, oppure anche quella che riguardava i suoi sentimenti?
Guardò dall'altro lato del vetro Jimin e sentì un sussulto nel petto quando lo vide sorridere con Taehyung, mentre guardavano uno spartito.
Aveva bisogno di parlare con qualcuno.
Solo quando Do-Yoon andò a parlare con i ragazzi, Yi-eun tirò fuori il telefono.

A Mamma♥️:
Oggi vengo a trovarti ed ho una bellissima notizia per te!

Choreographer { Park Jimin }Where stories live. Discover now