• Capitolo 21 •

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« Gambe, braccia, gambe... You can't stop loving my self! »
Sapeva che una volta finita la prova ne sarebbe uscita senza voce, nonostante avesse il microfono, e bagnata di sudore, nonostante indossasse un top e dei pantaloncini corti.
« Okay, fermi! »
Si voltò a guardarli: avevano imparato una coreografia difficile come quella che le era apparsa nella testa il pomeriggio prima in sola mezz'ora, con tanto di passi inventati sul momento dai ragazzi.
« Ripetete questo ritornello, ci state mettendo troppa poca energia: è alla fine che deve uscire tutta. »
Si mise davanti a loro e contò da cinque fino a otto, poi marcò loro i passi, mentre li guardava esibirsi.
« Bene. »
Annuì, lasciandoli respirare, poi disse subito dopo
« Jimin, qui devi essere più... »
Yi-eun mise le mani come se stesse tenendo due grosse mele e gonfiò il petto, avvicinandosi dove Jimin si era posizionato per partire.
« Più? »
Ridacchiò il ragazzo, scostandosi i capelli dalla fronte sudata, guardando la figura della ragazza.
« Più... diva. »
Tutti scoppiarono a ridere, ma Yi-eun li riprese subito, seppur con voce divertita, dicendo
« Sono seria! »
« Facci vedere come si fa la diva, Yi-eun. »
Guardò Hoseok, piegato sulle sue ginocchia, che aveva uno sguardo malizioso e sfidante.
« Non è difficile, guarda, Jimin. »
Gli mise una mano sulla spalla per farlo togliere dalla sua postazione, che prese Yi-eun, che disse
« Pronti a ballare: 5, 6,7 e 8! »
Si schiarì la voce, poi iniziò a camminare e a cantare
« I'm so fine wherever I go
가끔 멀리 돌아가도 oh
It's okay, I'm in love with my-my myself
It's okay, 난 이 순간 행복해 ah! »
Si passò le mani tra i capelli, ancheggiando e guardando Jimin come lui avrebbe dovuto fare con il pubblico, senza sbagliare una nota o una parola, al contrario dei ragazzi, che non ballarono perfettamente per poterla guardare e spalancare la bocca.
« Capito? »
Jimin incrociò le mani davanti a se e annuì: era accaldante e anche troppo. Non capiva perché gli facesse quell'effetto: ne aveva visto tante di belle ragazze, seppur lei fosse la più bella che avesse mai incontrato, e nessuna gli faceva quell'effetto sia fisico che mentale.
Tutti ridacchiarono alla reazione del ragazzo, tranne Hoseok, che invece si affrettò a "marcare il territorio", andandole a prendere i fianchi e dandole un bacio sulla guancia.
Yi-eun gli sorrise, ma non capì il motivo di quel gesto, nonostante non le dispiacesse.
« Volete provarla un'altra volta prima di registrarla? »
Tutti annuirono, così avviò la base di nuovo, mettendosi dietro di loro e marcando i passi che davano più problemi e guardando attenta la coreografia, senza intervenire, a parte quando arrivò la parte finale di Jimin.
Si avvicinò a lui, mettendosi di fianco al ragazzo, che cercò di non farsi distrarre dalla ragazza, che gli correggeva i movimenti in maniera frenetica e robotica: gli toccò prima sotto la mascella, per fargli alzare la testa, poi le braccia, che ondularono leggermente, poi gli toccò il bacino e con un piede gli fece allungare il passo.
Fu una scena prettamente comica, infatti Jimin si trattenne nel ridere, mentre tutti gli altri non poterono che lasciar andare una risata divertita.
« Perfetto! »
Esclamò Yi-eun, che era scappata dalla scena per lasciar continuare i ragazzi, per poi prendere la telecamera sul treppiedi e impostarla davanti ai ragazzi.
« Potete fare una pausa se volete. »
Tutti si sparpagliarono, andando a prendere dell'acqua, chiacchierando riguardo la coreografia.
Jimin, però, fu l'unico che prese due bottigliette e che si diresse verso la parte opposta, dove Yi-eun cercava di posizionare perfettamente la telecamera, dato che avrebbe dovuto dare il video a Da-mi, che quando aveva incontrato Yi-eun e sentì che aveva già montato due coreografie l'aveva abbracciata forte, ringraziandola.
« Sei troppo bassa per capire da quale angolazione è meglio riprendere. »
Yi-eun si voltò a guardare Jimin, che aveva un sorriso sul volto e una bottiglia in una mano tesa verso di lei.
La ragazza afferrò la bottiglia e disse
« Senti da che pulpito viene la predica! E poi, hai mai visto una cameraman alto un metro e novantacinque? »
Jimin, nel frattempo aveva bevuto un sorso d'acqua, che dovette inghiottire in fretta per non sputarla tutta fuori quando rise.
« Lascia che lo faccia Namjoon o Jin! »
La prese ancora in giro, mentre lei aveva già bevuto quasi metà bottiglia.
« Dovresti anche lasciare fare la diva a me! Le modelle sono alte almeno uno e novanta. »
Jimin si divertiva a prenderla in giro, lasciando uscire tutto il suo carattere, ma Yi-eun era permalosa e vendicativa, così, senza neanche dire una parola, gli lanciò un po' d'acqua sul viso.
Jimin strinse gli occhi e aprì la bocca, sotto le risate di Yi-eun.
« Yi-eun-ah! »
Gridò Jimin, che si affrettò a cercare l'asciugamano più vicino, mentre tutti gli altri si azzittirono per guardare cosa stesse accadendo.
« Cos'è successo? »
Chiese Namjoon, allarmato.
« Non vuole accettare il fatto che è bassa! »
Esclamò Jimin, che si era asciugato il viso e che in quel momento guardò Namjoon, indicando Yi-eun, che si era rimessa a sistemare la fotocamera, finalmente riuscendoci.
« L'importante non è essere alti, ma essere all'altezza! »
Affermò la ragazza, spiazzando tutti.
« Forza, riprendiamola. »



Sperò che il trucco non le colasse nel mettere il viso sulla pentola che conteneva degli gnocchi di riso, dai quali fuoriusciva una grande quantità di vapore: sembrava che la doccia che aveva fatto poco prima fosse inutile, dato che il vapore voleva bagnarle il viso.
Spense il fuoco e si allontanò dalla cucina: era tutto pronto per il pranzo, mancavano solo i ragazzi, che si erano andati a cambiare.
Si andò a sedere sul divano della sala, afferrando il suo telefono e controllando le notifiche.
Niente di interessante le passò sotto gli occhi, solo dei messaggi di Felix, che le chiedeva come stesse.
Rispose subito al ragazzo, ma null'altro attirò la sua attenzione, se non le porte della sala che si aprirono.
Hoseok la guardò e le sorrise, come fece anche lei.
« Che buon odore, che hai cucinato? »
Le chiese, andandosi a sedere accanto a lei.
« Gnocchi di riso con salsa all'agro dolce e alette di pollo alla salsa di soia. »
Yi-eun era soddisfatta del suo pranzo, che era tutto meritato dai sette ragazzi, che avevano fatto un lavorone quella mattina.
« Wow, e cosa abbiamo fatto per meritarcelo? »
Ridacchiò Hoseok, facendola sorridere prima di dire
« Oggi siete stati bravissimi, quindi vi meritate un bel pranzo. »
Il ragazzo, però, si era perso nel suo bel sorriso, e le disse
« Tu sei stata bravissima. »
Yi-eun arrossì, abbassando lo sguardo sulle sue mani, poi si voltò a guardarlo e a sorridergli, ma si bloccò quando vide il suo viso a pochi centimetri dal suo.
Le sorrise, poi le poggiò una mano sulla guancia e poggiò le sue labbra sulle sue.
Sapeva che prima o poi sarebbe successo, che Hobi lo desiderava: ma lei lo desiderava?
Sentiva che se avesse fatto altro, Hoseok ci sarebbe stato male, ma lui non meritava di essere rifiutato, dopo tutto quello che faceva e lei non voleva porre fine a quel bacio.
Le sarebbe servito per capire se Hoseok era davvero colui che l'avrebbe portata alla felicità.
Gli mise una mano sul petto, approfondendo il bacio e sentendo il ragazzo sorridere sotto le sue labbra.
Era un bacio dolce, sembrava che lo avessero desiderato da tanto, o forse no?
Yi-eun non riusciva a concentrarsi su di lui, pensava solo se fosse giusto nei confronti di Hoseok ciò che stava facendo, ma cercò di fingere che era quello che voleva anche lei: aveva finto per molte volte di baciare con il cuore.
Sentirono la porta spalancarsi proprio quando Hoseok le aveva avvolto la vita con un braccio.
Non fecero in tempo a nascondere il bacio, perché due persone erano già entrate nella sala.
« Uh-uh. »
Yi-eun guardò i due ragazzi che erano entrati, riconoscendo la voce di Jungkook, che era andato ad afferrare un pezzo di pane, e l'altro era Jimin.
Guardava la ragazza con occhi rotti, come se tutto il mondo si fosse fermato quando la vide lì, tra le braccia di Hoseok, che le baciava le labbra.
« Voi non avete visto nulla. »
Asserì il ragazzo, mandando un sorriso a Yi-eun e poi si alzò.
La ragazza cercò di abbozzarne uno, ma poi continuò a guardare Jimin, che aveva abbassato lo sguardo, andandosi a sedere verso una delle poltrone vicine alla vetrata.

« Non vedo l'ora di montare le altre coreografie! Yi-eun è davvero speciale! »
Jungkook era il membro più emozionato di tutti nel vedere che le canzoni e le coreografie si alzavano come degli aquiloni con del forte vento.
Jimin camminava accanto a lui e, per quanto fosse felice per i loro miglioramenti e progressi, non riusciva a smettere di pensare a Yi-eun e alla notte passata con lei.
Si era sentito libero dopo tanto e non perché era uscito dall'agenzia, ma perché era lei che lo faceva sentire così: una ragazza chiusa in una gabbia a causa di ciò che le era successo, ma con le ali spiegate fuori da essa, pronte per farle spiccare il volo se solo avesse voluto.
« Già, neanche io, ma non farti sentire da Hobi hyung. »
Asserì Jimin, sorridendo al maknae, che ridacchiò
« Hobi hyung sembra essere geloso solo di te! Mi chiedo perché. »
Jimin guardò Jungkook, che aveva assunto uno sguardo e un tono malizioso.
« Si, anche io me lo chiedo. »
Disse, con un tono finto arrabbiato, ma Jungkook subito gli diede una gomitata e gli disse
« Forse perché ti piace! »
Jimin ricambiò la spinta, mentre si avvicinarono sempre di più alla sala comune per pranzare.
« Non è così, smettetela di pensarlo perché so che lo pensate tutti. »
Jungkook ridacchiò, poi disse
« Lo crederemo fin quando non ti vedremo limonare con - e qui fece finta di spostarsi con un colpo della mano dei capelli lunghi e utilizzò anche una vocina femminile- Rosie! »
Jimin lo guardò male, poi aprì la porta e aprì la bocca per controbattere, ma quello che vide gli fece scordare tutto ciò che aveva intenzione di dire: Hoseok e Yi-eun si stavano baciando sul divano, ma si staccarono quando li sentirono entrare.
« Uh-uh. » Canticchiò Jungkook, addentando del pane.
Qualcosa, non seppe come e neanche perché, gli si spezzò dentro.
Si sentì vuoto, anche se prima o poi se lo sarebbe dovuto aspettare, ma allora perché era come se il mondo gli fosse crollato addosso?
Vederla sul divano su cui avevano dormito stretti baciarsi con uno dei suoi migliori amici faceva veramente così male?
Lo guardò e gli sembrò che avesse degli occhi pentiti, tristi, dispiaciuti e non lucidi, come di solito sono dopo un bacio.
« Voi non avete visto nulla. »
Asserì Hoseok, sorridendo a Yi-eun, che forzò un sorriso.
Lui, però, non riusciva più a sostenere ciò che aveva visto: abbassò lo sguardo e si andò a sedere su una poltrona.
Dopo quelle sensazioni, le parole di Jungkook erano vere?

Choreographer { Park Jimin }Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora