• Capitolo 27 •

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Seul sembrava totalmente diversa sotto la pioggia: era stranamente pulita. L'acqua piovana aveva fatto atterrare lo smog e dava un senso di freschezza al cielo grigio. Un po' un ossimoro, ma a lei piaceva godersela in tutti i modi quella città, soprattutto dopo una doccia calda e sopra il divano della sala comune.
Quando arrivò, la stanza era deserta, e ne approfittò per sedersi al suo angoletto preferito del divano, per poi guardare il paesaggio, prima che i BTS arrivassero e portassero con sé il caos.
Non poté evitare di ricordare la notte passata a dormire sul divano con Jimin, ma scacciò via presto il pensiero: era troppo arrabbiata.
Perché non poteva essersi innamorata di chiunque altro in quell'agenzia, invece di andare a provare qualcosa per l'unico ragazzo che stava con la sua "acerrima nemica". Avrebbe voluto staccarle i capelli, sia per il passato, ma anche per quel brutto fatto che si era ritrovata a scoprire.
« Come sei pensierosa! »
Scosse leggermente la testa quando sentì la voce di Ho-ji provenirle dalle spalle.
Si voltò verso di lui.
« Ne vuoi un po' dei miei pensieri? Mi aiuteresti con il mal di testa! »
Il ragazzo ridacchiò e si andò a sedere affianco a lei, costringendola a voltarsi ed a sedersi composta.
« Com'è andato l'allenamento? »
« Da Dio. »
Ho-ji sapeva che non aveva voglia di parlare, ma vederla triste in parte per colpa loro era davvero frustrante per lui.
« Non voglio che tu sia arrabbiata con me, o con Da-mi. Voglio che tu stia- »
Tuttavia la voce di Ho-ji fu bloccata da Da-mi, che entrò agitata nella sala.
« Jimin sa qualcosa. » Asserì, andando a prendere una bottiglia di soju nel frigobar.
« Di cosa stai parlando? » Chiese Ho-ji, curioso.
« Della YG. » Continuò, versandosi il liquore in un bicchierino.
Yi-eun perse un battito: che stesse così arrabbiato e giù di morale perché aveva scoperto del suo segreto più grande?
« Cioè? » Chiese, guardando spaventata la manager, che inghiottì tutt'un sorso il liquore, senza nessuna smorfia.
« L'ho sentito parlare con i ragazzi, dice che Rosé gli ha accennato di uno scandalo nei confronti di una ragazza. »
Da-mi sembrava nervosa.
« Strano. Si fida così tanto di lui da dirgli che è raccomandata! » Ridacchiò Ho-ji.
« Ne è capace. » Asserì Yi-eun, incrociando le braccia al petto e alzandosi in piedi.
« Non sa altro, fortunatamente. Tuttavia, dobbiamo cominciare a capire cosa dobbiamo fare con questa storia. »
Continuò Da-mi, riponendo il soju nel frigo.
« Intendi dire che devo dire loro di questa faccenda? »
Yi-eun era piuttosto sconvolta dall'affermazione di Da-mi.
« Meglio dire la verità prima di farla scoprire indirettamente! » Spiegò lei.
Yi-eun assorbì la frase e la riuscì a ricollegare anche ad altre situazioni della sua vita che la tenevano su un filo di un rasoio.
« Loro si fidano di te, Yi-eun. » Aggiunse Ho-ji, ancora comodamente seduto sul divano.
« Esatto, e soprattutto la YG non mi sembra così tanto furba da rigirare la frittata contro di noi, anche se potrebbe venire a conoscenza che tu ti trovi qui. »
Continuò Da-mi, che guardava Yi-eun persa nei suoi pensieri.
Così, avanzò verso di lei e le poggiò una mano sulla spalla
« Questa presunta ragazza, soggetto dello scandalo, ha tanto da dimostrare, ed è la più forte che io conosca. Riuscirà a tirare fuori la verità con le persone che si fidano di lei! »
Yi-eun le sorrise, ma subito dopo si voltarono verso la porta d'ingresso, dalla quale i ragazzi erano entrati, accompagnati dall'esclamazione di Hoseok
« Problemi in agenzia? »
Yi-eun trattenne il fiato per un momento, preoccupata del fatto che i ragazzi avevano origliato, ma Da-mi era sempre pronta ad ogni situazione, infatti disse subito
« No, ragazzi! Tranquilli. Nella nostra agenzia non ci saranno più problemi. »
Yi-eun avrebbe voluto abbracciarla: per fortuna, non avevano sentito nulla, dato che nessuno accennò a quella faccenda.
« Il pranzo è pronto, comunque. »
Asserì Jin, guardando i camerieri portare degli enormi vassoi di noodles al pollo.
Yi-eun tirò un sospiro di sollievo, ma Ho-ji, prima di sedersi a tavola, si avvicinò al suo orecchio e le sussurrò
« Dillo quando sarai pronta. »
Sapeva di non poter essere mai pronta per quella notizia, soprattutto quando vide Jimin guardarli.
Cosa avrebbero pensato di lei?

Choreographer { Park Jimin }Where stories live. Discover now