🌊 La signora della rose: la rosa del principe 🌊

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Capitoli letti: 12 (prologo escluso)

Recensore: kelpie (a.k.a. ciambella198)


Buonsalve, mentre cerca di non annegare negli appunti e nei libri di testo, schivando con finta maestria domande ed esami, finendo inevitabilmente colpita in pieno, la vostra bucaneve tuttavia non demorde ed oggi vi porta una nuova recensione.

La storia di oggi è stata scritta dalla gentilissima e super paziente liedo_Liz (appena riesco taggo), ci ho messo più tempo del solito, ma spero che la recensione mi faccia perdonare.


Il genere assegnatole è il fantasy. Nulla da dire su questo, è corretto: come ho già spiegato in recensioni precedenti, per cui non mi soffermerò ancora, le storie di genere fantasy hanno alcune caratteristiche peculiari, riscontrabili negli elementi che caratterizzano "la signora delle rose: la rosa del principe", tutti di matrice fantastica, con elementi magici e ambientazioni di un mondo diverso dal nostro.

Oltre al genere, la storia si presenta con una copertina dallo sfondo scuro, che mette così in risalto l'immagine di una rosa stretta in un pugno, contornata da petali cadenti. L'immagine mi piace ed è sicuramente pertinente con la storia. Mi convincono poco le scritte, molto poco visibili.

La descrizione è sicuramente adatta al tipo di storia, descrive gli elementi centrali dell'ambientazione e della trama, lasciandoli solo accennati in modo da non rivelare troppo e attirare un possibile lettore a leggere. Se vuoi renderla più accattivante, ti consiglierei di appesantire di meno le frasi, accorciandole, e di togliere i puntini di sospensione che hai messo sia nel primo che nel secondo paragrafo, in questo caso superficiali. Ma appunto, sono consigli. Ottimo l'aver accennato agli aggiornamenti a cadenza settimanale sin dalla descrizione della storia.


Ma ora entriamo nel vivo della storia. O meglio, nella storia.


La storia si apre in una atmosfera che potrebbe tranquillamente essere l'inizio di un giallo con un criminale dal fascino e carisma di Lupin, quello originale, non il nipote giapponese, o di una storia dell'orrore. La poesia data dai petali di rosa ed il mistero che si cela dietro l'immagine del fiore cremisi e delle fanciulle danno quel tocco da brivido che lo rende un ottimo prologo.

Che cosa si cela dietro a tutto ciò? La risposta non è un cosa, ma un chi. E per questo inizierò parlando dei personaggi.


Sin dal primo capitolo, ma cresceranno proporzionalmente all'aumentare dei capitoli, il lettore inizia a conoscere un numero non indifferente di personaggi. Ciò che sicuramente è dovuto alla scrittrice, è la sua abilità nel descrivere, distinguere e gestire numerose figure presenti in scena.

Fra loro, il primo protagonista ad emergere è Klement, un ragazzo sui quindici anni, principe, abile combattente e con una missione da portare a termine. É subito chiaro il suo obiettivo e che cosa andrà a fare, ma non sono altrettanto chiare le motivazioni dei suoi mandanti, motivazioni che sembrano pian piano rientrare in un quadro più grande di omissioni e misteri in cui molti potenti sono coinvolti. Una di questi potenti che ho citato, è la regina Pandora, colei che ha incaricato Klement di catturare l'anime di alcune fanciulle nelle rose del suo giardino così che possa riacquistare i suoi poteri, il tutto promettendogli di usarli per guarire suo fratello maggiore, ormai spento da tempo.

L'altra figura di spicco è Jenna, una ragazza di un anno più grande di Klement, a lui tanto simile quanto speculare. Abile combattente, testarda e con una strada da percorrere che sa di essere sua, ma non per questo felice di doverla solcare. Non a caso sfrutta il suo accidentale incontro con Klement come giustificazione per evitarla, almeno per il momento. Con la sua controparte maschile compirà un viaggio, all'apparenza semplice, ma che porta con sé una nuova serie di dubbi e scoperte di cui forse non è pronta a venire a conoscenza. O forse era proprio il momento adatto?

Attorno ai due protagonisti, si aggirano molti personaggi che mi dispiace definire secondari, in quanto tutti molto interessanti e dotati di loro peculiari storie o abilità. Come non citare Cleros e Deam, l'insegnante ed il cuoco, o il matto re Juck, inventore senza limiti, ed il suo nipotino Nannless. O ancora l'organizzazione dei saggi della vita, in qualche modo connessi a ciò che Klement nasconde, o gli è nascosto. Molti personaggi, ognuno in qualche modo rilevante e a ciascuno lasciato il suo spazio nella narrazione.


Uno dei pregi relativi alla scrittura e alla narrazione usati è quello di riuscire ad essere contemporaneamente fluida e scorrevole, senza sacrificare i momenti descrittivi. E in una storia in cui il worldbuilding è così ricco e fondamentale, questo è sicuramente da segnalare. Le descrizioni non si trovano solo nei personaggi, come ho già accennato in precedenza, ma anche per i luoghi, molto peculiari. Non parlerò della grammatica, in quanto non ho trovato errori, ma devo segnalarti due cose per quanto riguarda la punteggiatura e la scelta di alcuni termini che hai usato per collegare diverse frasi o paragrafi. La prima riguarda l'uso dei puntini di sospensione, che spesso usi in momenti in cui sono superflui e a quali aggiungi a volte un quarto amico, al posto dei regolari tre moschettieri. Con termini intendo che usi spesso delle espressioni come "comunque", "insomma" o "per esempio" che non sono scorrette, ma stonano molto in una narrativa. Mentre usare quattro puntini di sospensione è un errore, il resto sono miei consigli, sei libera di seguirli o di darmi tranquillamente della pignola. Lo sono.

Un ulteriore appunto, che riguarda le descrizioni, è l'utilizzo dell'aggettivo "bellissimo/a". Se è un pensiero di un personaggio, non stona, in quanto ha senso che un personaggio possa considerare un paesaggio o una persona belli, ma se viene usato in un contesto di narratore onnisciente, non è errato, ma insensato. La sola descrizione in teoria dovrebbe dare al lettore un'immagine di bellezza e fargli sperare di essere in quel posto, viaggiando di immaginazione. A quel punto sarà lui, il lettore, a poter osservare che tale paesaggio è molto bello. Lo stesso vale con le persone. Siccome la prima parte è ben presente nella tua scrittura, la descrizione intendo, aggiungere che una persona o un luogo appena descritto sia "bellissimo" è superfluo. Hai già fatto la tua parte, ora tocca al lettore e alla sua immaginazione. Puoi tuttavia segnalare che un personaggio li ritenga bellissimi, ma devi trovare un modo per separarlo dalla narrazione onnisciente e far capire che sia una considerazione o pensiero del singolo.

I timeskip, o il cambio di punti di vista, ben gestiti nei primi capitoli, iniziano ad avere qualche problema dal quinto in poi. Nulla di grave, ma per due o tre righe a volte non capivo se ci stessimo riferendo a quello che fa Jenna o a Klement.


La trama dà l'impressione di essere contemporaneamente lineare e ramificata: inizialmente il protagonista, o meglio, i protagonisti ci vengono presentati all'interno di un contesto dato dalla loro storia e obiettivi ad essa connessi. Sono chiariti sin dalle loro prime scene e portano il lettore a credere che le vicende si svolgeranno seguendo quei percorsi. Dall'altra parte, la comparsa di molti personaggi secondari porta a far vacillare queste previsioni, lasciando intuire come la realtà sottostante sia più intricata di quello che si possa pensare. Una sorta di strato superficiale che lascia intravedere tutti quelli sottostanti. É strutturata molto bene come cosa, ed anche la trama è uno dei molti punti forti di questa storia. I contenuti mi sembrano molto originali ed interessanti, e porti avanti in un modo che lascia trasparire che chi scrive sa dove vuole arrivare e non si sta ingegnando capitolo per capitolo nell'attesa che venga illuminato da un'idea geniale.



In sintesi, la storia è molto interessante sia da un punto di vista di personaggi che dal punto di vista della trama. Le immagini usate sono molto poetiche e suggestive, e la narrazione è buona. Gli accorgimenti che ti ho segnalato sono solo per passare da una buona base ad una ottima.

La mia opinione finale è quindi molto positiva e consiglio questa storia agli amanti del fantasy. Ringrazio l'autrice per avermi sottoposto la sua storia, scusandomi ancora per i lunghi tempi di attesa per questa recensione, nella speranza che le possa essere stata in qualche modo utile.



Da Kelpie è tutto.

Ci vediamo alla prossima recensione.

The Legendary BookWhere stories live. Discover now