chapter 3 -Family-

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-Com'era questa prima settimana allora?- la donna guardava il ragazzo mentre prendeva le sue cose.
-Bene. Gli insegnanti non sono male e i corsi non sono pesanti.- lui le sorrise mentre metteva il giubbotto e lo zaino in spalla.
-Ti sei fatto degli amici?- l'uomo gli passò affianco portando con sé un vaso contenente un bel numero di ciclamini.
-Beh, i ragazzi che seguono i nostri corsi non sono maluccio, e Armin ci parla spesso, e--
La coppia lo guardò per poi sospirare e fermarlo all'unisono -Non hai fatto amicizia.-
-Ooh, lo sapete che non sono così popolare.- Eren teneva una bretella dello zaino mentre li guardava.
-Ma se non ci provi non ti aprirai mai.- la castana lasciò lo straccio con cui stava pulendo in bancone su di esso e si avvicinò al ragazzo.
-Non ho bisogno di altri amici.-
-Ci risiamo.- l'uomo tornò dal magazzino e si sedette dietro il bancone.
-Tesoro, lo so che vuoi bene ad Armin. Ma non potrai rifugiarti sempre e solamente da lui.-
-Non sto dicendo questo.-
-Prima o poi prenderete vie separate. Non vorrei restassi da solo.- la donna lo guardava con fare materno, tenendogli le spalle.
-Non resterò solo.- Eren le sorrise -Ho voi, e Izzy.-
La donna sorrise.
-E la signora Louise.-
La castana schioccò la lingua roteando gli occhi mentre lasciava andare uno sbuffo divertito.

-Meglio che vada. Muoio di fame.-
-Sicuro di non voler restare da noi? Stasera dovrebbe tornare anche tua cugina.- il rossiccio si avvicinò alla moglie e al nipote.
-Beh devo ripassare un po' di cose e poi filo dritto a letto. Magari passo domani, mh?- il ragazzo sorrise allo zio, mentre la castana si alzava sulle punte per lasciargli un bacio sulla guancia e allontanarsi.
Eren fece per uscire dal negozio quando fu fermato dalla mano di suo zio sulla propria spalla.
-Cerca solo di non rintanarti nella tua testa di nuovo, okay?-
Il ragazzo sorrise -Non lo farò, zio. Promesso.-
L'uomo sorrise e prese ad arruffargli i capelli -Quand'è che sei cresciuto così tanto eh?-
-Sotto al tuo naso.- il ragazzo rise.
Si salutarono e Eren uscì dal negozio dirigendosi verso casa.

[...]

-Ah, a proposito, hai già mangiato?- la voce del biondino dall'altro capo del telefono era pimpante.
-No, sono appena arrivato a casa.-  il castano si sedette alla scrivania.
-Stasera usciamo.-
-Eh?-
-C'è una festa ad un locale che frequentano dei ragazzi del nostro corso, e ci hanno invitato.-
-Ti hanno invitato.- il castano con una mano teneva il cellulare all'orecchio e con l'altra poggiava dei libri dallo zaino sulla scrivania.
-Lo sai che non vado da nessuna parte senza di te.-
Eren sorrise.
-Dai, vieni.-
-Dovrei studiare.-
-Puoi farlo domani.-
-Arm--
-Niente scuse. Hai bisogno di socializzare. Ti passiamo a prendere alle 22:00.-
-"Passiamo"?-
-Io e Michael.-
-Michael...-
-Il ragazzo riccio che segue il nostro corso di biologia.-
-Oh, lui. Beh, amh...okay.-
-Fatti trovare pronto.-
-Sì, sì.-
-A dopo.-
-Ciao.-
Attaccarono la telefonata.

Eren guardava il cellulare in silenzio.
-Michael, eh?- lo sussurrò incoscientemente.

Armin si stava facendo amici in fretta.
Da bambino era introverso, ma è sempre stato solare e simpatico.
Il suo contrario.


autrice
Due nuovi ocs ✨
Tra poco scoprirete chi sono, tranquilli.
Il prossimo capitolo vi piacerà, specialmente per due presenze fantastiche 😚

Bye Bibis 💜✨

i like 𝓂𝑒 better when i'm with 𝓎𝑜𝓊Where stories live. Discover now