chapter 10 -Problems-

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-Buongiorno.- Eren entrò in negozio, pronto alla strigliata che avrebbe ricevuto da lì a poco da sua zia.
-Dove ti eri cacciato?- ed eccola qui.
-Tesoro, lascialo stare.- Adam si avvicinò al nipote.
-Non hai dormito stanotte?-
-Ho studiato fino a tardi.- il ragazzo tolse la giacca.
-Non stancarti troppo, bud.-
L'uomo prese ad arruffargli i capelli.

Con suo zio aveva sempre avuto un rapporto speciale.
Adam era un uomo dolce di natura. Era molto affettuoso e comprensibile.
Quando da piccolo sua zia lo sgridava era sempre lui a consolarlo.
Ormai vedeva il ragazzo come il figlio che non aveva mai avuto, e ci era estremamente affezionato.
E poi, a suo zio non era mai riuscito a nascondere nulla.

-È che sto avendo un po' di problemi con un corso.- si avvicinò al bancone.
-Non riesci a tenere il passo?- la rossa stava seduta dietro di esso, mentre sistemava su una mensola dei nastri.
-Il mio prof è inutile. Spiega come se non sapesse nemmeno lui cosa stia dicendo e divaga fin troppo.- poggiò la giacca sul retro e tornò da lei.
-Speravo potessi darmi una mano.- si poggiò sulla superficie in marmo e guardò la cugina.
-Che materia?- la rossa lo guardò.
-Biologia.-
-Ma sei fuori?-
Eren sospirò affranto.
-Sono finito.-
-È così grave?-
-Devo studiarla praticamente da solo.-
Eren prese un grembiule verde bottiglia dove spiccava la scritta bianca Flower Town in un angolo, e lo legò alla vita.
-Armin non può darti una mano?- Ally gli si avvicinò mentre prendeva dei nastri allungandosi all'altro lato del bancone.
-Deve studiare anche lui. Non voglio togliergli tempo utile.-
-Aw, tesoro.- la zia gli lasciò una carezza tra i capelli mentre gli baciava la spalla, per poi allontanarsi.
-Oh, aspetta. Hai detto biologia?- Izzy si sedette dritta e prese il cellulare.
-Uh-uh.- il ragazzo iniziò a spostare dei fiori.
-Posso chiedere a Levi di darti una mano. Insegnava ste robe, all'università.-
-Hai un amico che insegnava all'università?- poggiò un vaso al pavimento e la guardò.
-Sì, la tua.-
-Davvero?-
-Sì.- la rossa scriveva al cellulare.
-Aspetta. Levi? Levi Ac-ac...com'è che era?-
-Ackerman?-
-Esatto.-
-Ah ma allora lo conosci? Non parla mai con i vicini.-
-L'ho incontrato una volta. È...-
-Strano?- la rossa continuava a scrivere al cellulare.
-Particolare. Sembra uno a cui non devi fare fastidio.-
-Levi semplicemente non vuole dare fastidio e non vuole che gli sia dato fastidio.- Ally li guardò entrambi -Ora tornate a lavoro.-
-Sì.- il castano fu piuttosto sorpreso dalla reazione di sua zia, ma lì per lì non ci diede molta importanza.
Ripresero entrambi a lavorare.

[...]

-Scordatelo.-
-Eddai. Dagli una mano. Ce l'hai qui affianco.- erano almeno dieci minuti che la rossa tentava di convincere l'uomo davanti a sé, che continuava a lavorare indisturbato seduto al tavolo in cucina.
-Assolutamente no.- si sistemò gli occhiali sul capo scostandosi così i capelli dagli occhi.
-Non ti manca fare l'insegnante universitario?-
-Isabel.- il biondo richiamò la fidanzata.
La ragazza capì di aver raggiunto un tasto dolente e guardò l'amico, che le sorrise di poco per rassicurarla.


autrice
Salve.
Scusate se non sono così attiva ma sono tornata a scuola tutti i giorni e tornare a casa tre volte a settimana alle 15:30 non mi fa molto bene.
Spero di tornare più attiva presto.

Bye Bibis ✨💜

i like 𝓂𝑒 better when i'm with 𝓎𝑜𝓊Where stories live. Discover now