chapter 20 -"I must be missing something"

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Appena entrarono gli tolse di dosso lo zaino e il cappotto, entrambi fradici.
Lo fece sedere in cucina e andò in bagno a preparargli la vasca.
Successivamente gli fece fare un bagno caldo, lo fece coprire per bene, con dei vestiti che Farlan aveva lasciato da lui, e lo fece sedere in salotto, con una coperta addosso e il riscaldamento acceso.
Dopo avergli preparato da mangiare andò in salotto e, poggiato il cibo sul tavolino, si sedette affianco a lui.
-Mangia qualcosa.-
Eren scosse la testa.
Non aveva spiccicato parola da quando lo aveva portato in casa.
-Mi vuoi dire cos'hai combinato?- gli accarezzava i capelli morbidi, appena lavati.
-Ero a scuola.- uscì flebile dalle labbra del ragazzo.
-Lo so questo. Cos'è successo a scuola?-
-C'era un evento.- Eren tirò su col naso e si strinse ancora di più nella coperta -Sui rapporti umani, tipo.-
Parlava piano, e Levi lo ascoltava attentamente.
-Alla fine uno degli psicologi si alza e fa "Credete..."- fece una breve pausa sentendo le lacrime salirgli agli occhi -"Credete sia possibile che alcune persone nascano per dare più amore di quanto ne riceveranno mai?"- Eren aveva lo sguardo basso, con gli occhi umidi.
-Mi sono sentito preso in causa...- aveva la voce tremante.
-Eren..-
-Mi sento stupido.- il ragazzo cercava in tutti i modi di non scoppiare a piangere.
-Si tratta del tuo amico, non è vero?-
Il castano annuì.
-Vorresti di più?-
Il castano annuì di nuovo.
-Eren...- il corvino sospirò, non sapendo cosa dire.
Ma il ragazzo si sedette dritto e prese un bel respiro, cercando di calmarsi.
-Credo che sia...che sia questo il mio problema.- spostò finalmente lo sguardo sul corvino, lasciandogli vedere gli occhi umidi.
-Vedi, lo amo...lo amo così tanto e lo so che anche lui tiene a me. È così e-e lo so.- la voce gli ricominciava a tremare.
-Lo so. Lo so, d'accordo?- distolse di nuovo lo sguardo, stavolta alle sue mani che stringevano la coperta sulle sue gambe.
-Lo so... Ma è così difficile a volte...-
Levi lo ascoltava in silenzio.
-Vedo come guarda gli altri, e non posso fare altro che guardare me stesso e vedere tutto ciò per cui lui non dovrebbe amarmi.-
Levi prese ad accarezzargli la nuca.
-Ma a quel punto mi rattristo perché non voglio sentirmi così; sono consapevole del fatto che vado bene così come sono, ma anche quello mi ferisce,- i singhiozzi iniziarono a farsi sentire -perché così facendo inizio a chiedermi quale sia il motivo per cui...per cui lui non mi guarda come lo guardo io.- tornò a guardare Levi, mentre le lacrime scendevano copiose lungo le sue guance.
-Ci ho provato tutta la vita ad avvicinarmici, ma non ci sono mai riuscito. I-invece agli altri è bastato un attimo.
E-ed è così felice con loro.- si guardò di nuovo le mani e poi Levi.
-Cos'è che mi manca?- singhiozzava guardandolo.
-Nulla, piccolo.- Levi se lo strinse al petto.
-Non ti manca nulla.-
Eren continuò a singhiozzare sul suo petto a lungo, mentre Levi lo stringeva forte.


autrice
Madonna sto piangendo anch'io.
Eren ha bisogno di moral support.
La prossima parte non vi piace.

Doppio aggiornamento perché sono stressata, ho mal di testa e col morale a terra e ho bisogno di seratonina 🙂

Bye Bibis ✨💜

i like 𝓂𝑒 better when i'm with 𝓎𝑜𝓊Where stories live. Discover now