Yaoi-boyxboy
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Levi Ackerman non è famoso per la sua simpatia.
Lasciata l'università in cui lavorava, la sua vita è cambiata radicalmente, portandolo a chiudersi in una cupola, non lasciando a nessuno la possibilità di vederlo...
Eren non singhiozzava più, ma era rimasto stretto al maglione del corvino, che continuava a stringerlo. -Ci ho provato a dimenticarlo ma non ci riesco.- il ragazzo parlava quasi sottovoce. -Il tempo mi ha insegnato che certe persone non le dimentichi mai.- gli accarezzava i capelli mentre parlava. Eren alzò la testa, tenendola sempre poggiata sul suo petto, e lo guardò. -Ero un anno più grande di te quando mi sposai.- -Cosa..?- Levi sbuffò divertito, mostrando un sorriso amaro. -Hai sentito bene.- -Eri sposato...- -Con la donna più bella che potessi mai incontrare nella mia vita.- Eren si strinse a lui ancora di più, ascoltandolo. -Eravamo fidanzati sin dal primo anno di liceo. Era tutto per me.- -Cos'è successo?- -Ci sposammo, prendemmo casa e mi laureai. La vetta della felicità.- prese una piccola pausa. -Circa due mesi dopo ebbe un incidente stradale.- frugò nel maglione tirando fuori il laccetto che portava sempre al collo, mostrando attaccate ad esso due fedi. -Queste sono tutto ciò che mi rimane.- Eren le prese tra le dita come fossero fatte di vetro, guardandole in religioso silenzio. -Quando mi dissero che l'avevo persa... Non piansi. Non una lacrima.- Levi sentì nuovamente delle calde lacrime bagnargli il maglione, e abbassò lo sguardo a guardare Eren. -Ehy?- Eren guardava i due anelli mentre le lacrime scendevano dai suoi occhi. -Lo sapevo che c'era qualcosa per cui soffrivi. Lo sentivo.- Eren si alzò sugli avambracci sul petto di Levi e lo guardò. -Ogni volta che ti guardavo. Sembravi così...solo.- gli prese il viso tra le mani singhiozzando. -Perché piangi?- -Perché tu non lo fai.- tornò con le mani sul suo petto e abbassò il capo su di esso.
Levi rimase sorpreso da quella risposta. Stava piangendo per lui. Stava piangendo le sue lacrime.
Un sorriso, seppur lieve, spuntò subito sul suo volto. Baciò la testa del castano che l'alzò per guardarlo. Il corvino lo abbracciò posando la fronte sulla sua spalla. -Levi?- -Grazie.- fu l'unica cosa che disse l'uomo, per poi restare sulla sua spalla a lungo, mentre le mani del ragazzo gli accarezzavano la nuca.
[...]
Se ne stavano abbracciati sul divano, con Eren sulla sua spalla a giocare con le fedi al collo del corvino e quest'ultimo ad accarezzargli i capelli. -Posso vederla?- Eren alzò lo sguardo da lui. Levi lo guardò per un attimo per poi lasciarlo ed alzarsi. -Vieni.- Il ragazzo lo seguì in camera. Mentre l'uomo frugava in un cassetto Eren si sedette sul bordo del letto. Mentre l'uomo chiudeva il cassetto con la foto in mano Eren gli chiese -Come si chiamava?- -Petra.- gli porse l'oggetto -Questa è di quando ci sposammo.-
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-Era bellissima.- Eren la teneva tra le mani e la guardava mentre il corvino si sedeva al suo fianco. -Lo era. Mi chiedevo come avesse fatto ad innamorarsi di me ogni giorno, ogni qualvolta mi sorrideva.- Eren gli rivolse lo sguardo e vide l'uomo guardare la foto sorridendo flebilmente, mentre stringeva le fedi che portava al collo. -Ti manca, non è vero?- -Ogni mattina quando mi sveglio.- Eren poggiò la testa sulla sua spalla, continuando a guardare la foto.
autrice Lo so che mi odiate. Non insultate Petra che non vi ha fatto nulla, quella povera anima bella. Mollatela che non vi farà nulla.
