chapter 40 -Kiss-

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-Lasciati amare come si deve.-

Non ce la faceva più. Non ce la facevano più. Nessuno dei due avrebbe retto oltre.
Levi gli prese il viso e lo baciò senza altri indugi.
Eren si lasciò subito andare, portando le braccia al collo del corvino.
Fu un bacio lento.
Il primo ad allontanarsi fu Eren.
-No, no, no, no.- lo sussurrava piano, mentre allontanava le proprie labbra da quelle del corvino, che lo guardò.
-Cosa?- Levi tentava di riavvicinarlo.
-Non posso-- fu interrotto da un altro bacio da parte dell'uomo.
-Non posso farti questo.-
Levi lo guardò interrogativo.
Eren lo guardò sofferente.
-Non so se questo non è solo un modo della mia coscienza per dimenticare Armin.. Io-è già successo.. Non posso farti questo.- gli accarezzava il viso, passando più volte le dita sulle sue labbra.
-Hai bisogno di pensarci?- Levi gli prese le mani portandosele alle labbra per poi baciarle.
Il ragazzo annuì.
-Allora ti aspetterò.-
-Lo faresti davvero?- Eren sorrise.
-Sì.-
Eren gli baciò la fronte.
-Meglio che vada, per oggi.- si alzò.
-Ci sentiamo più tardi?-
-Sì.- gli lasciò una carezza tra i capelli per poi fuggire nel proprio appartamento.
Se fosse rimasto un attimo in più gli sarebbe saltato addosso in men che non si dica.

Doveva essere sicuro di ciò che voleva.
Doveva parlare con Armin, costi quel che costi.

Fece una doccia per rinfrescarsi i pensieri, si vestì e uscì di casa mentre scriveva al cellulare.

Intanto, all'appartamento affianco, Levi se ne stava seduto afflitto.
Fu distratto dal campanello.
Che fosse tornato?
Si affrettò ad aprire, ma restò sorpreso dalla visita.

-Ciao, Levi.-
Guardò la castana un momento, prima di lasciarle spazio per entrare.
-Ho incontrato Farlan; me l'ha dato lui il tuo indirizzo.-
-Mh.-
La castana lo guardò -Che dici, me lo prepari uno dei tuoi tè?-.
Si sorrisero.
Eccola lì. La riconosceva. La pazza squinternata che gli illuminava le giornate quando erano ragazzini.
E anche lei, in Levi, in quel sorriso, riconobbe il musone che amava far ridere durante le lezioni.
Con questi pensieri, ad entrambi vennero gli occhi lucidi, e, vedendosi, scoppiarono a ridere.
-Dio, se mi sei mancato.- la donna lo abbracciò forte.
Levi ricambiò la stretta -Sono stato uno stronzo, anni fa. Perdonami.-
-L'importante è che stai bene, adesso.-
Sciolsero il loro abbraccio.
-Allora, me lo fai questo tè?-
-Sì, sì.-

Eren stava attendendo su un'altalena, a guardare dei fiori. Calle, se non errava.

Le Calle sono fiori bianchi che simboleggiano stima profonda e sincera. Sono simbolo di amicizia.

A quel parchetto ormai non andava più nessuno.
-Da piccoli venivano sempre qui.- sentì la voce del biondino, quindi alzò la testa.
Il ragazzo si avvicinò e si sedette sull'altalena affianco.
-Già.-
-Di cosa devi parlarmi?-
Eren prese un bel respiro.
-Sono stato innamorato di te per anni. Ma credo che lo sappia già.-
-Infatti.-
-Perché non me l'hai detto?- lo guardò.
-Non volevo ferirti, ma ho finito col farlo ugualmente.-
Si guardavano entrambi le scarpe.
-Sai, mi sento meglio. Mi sono tolto un peso.- Eren sorrise.
-Anch'io.- Armin fece altrettanto, e guardò Eren.
-Mi dispiace per quello che ho detto su Levi. Avrei dovuto ascoltarti.-
Il castano lo guardò.
-Come mai questo cambiamento?-
-Ho parlato con Farlan.-
Eren sorrise.
-Sei innamorato di lui?-
Eren guardò in avanti.
-Sì.-
Armin sorrise -Ne sono felice.- si alzò.
Si mise davanti Eren.
-Mi sei mancato.-
Eren lo guardò e si alzò sorridendo, per poi abbracciarlo -Anche tu.-.

-Dio, odio litigare con te.- si incamminarono verso l'uscita, con Eren con un braccio sulle spalle di Armin.
-Oh, a chi lo dici.-


autrice
Finalmente hanno fatto pace, gesù.

Bye Bibis ✨💜

i like 𝓂𝑒 better when i'm with 𝓎𝑜𝓊Where stories live. Discover now