chapter 8 -First meeting-

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-Sei sicuro di stare bene?- la voce del biondino al telefono sembrava molto preoccupata.
-Sì, Armin.- il castano si sedette sul lato del letto poggiando i piedi al pavimento.
-Ho provato a chiamarti ieri sera ma non rispondevi, mi hai fatto prendere un infarto.-
-Ti avevo mandato un messaggio.-
-L'ho letto dopo. Ma non provare a giustificarti così.-
-Non volevo rovinarti la serata.-
-Eren...-
-Sto bene, d'accordo?- si alzò sbadigliando, pentendosene poco dopo sentendo male al labbro.
-Più tardi passo da te.-
-Devo andare dagli zii.-
-Faccio un salto veloce. Andare cinque minuti più tardi non ti condurrà alla pena di morte.-
Eren sospirò -Va bene.-
-Ora mangia e vedi di non sforzarti troppo.-
-Arm, ho un labbro rotto e un graffio al sopracciglio, non--
-E un occhio nero.- il biondino lo interruppe.
-E un occhio nero, ma non sono da ricovero.- il ragazzo arrivò in cucina, dove poi si diresse al frigo.
-Mangio qualcosa e arrivo.-
-Dirti di no sarebbe inutile, quindi mi limito ad un "okay".-
-Ecco, bravissimo. A dopo.-
-Ciao.-
Terminarono la chiamata e Eren poggiò il cellulare sul tavolo mentre prendeva del succo.
Prese un bicchiere e si sedette a tavola sospirando.

[...]

Dopo aver indossato le scarpe e messo una giacca il castano aprì la porta d'ingresso intenzionato ad uscire.
Meglio evitare Armin che fare tardi dai suoi zii, per due motivi:
1- le visite per preoccupazione di Armin non erano mai di cinque minuti;
2- l'ultima volta che fece tardi ad un pranzo dai suoi zii sua zia lo fece sgobbare come un mulo per una settimana.
La furia di zia Ally era terrificante.

Uscì ricordando la strigliata della zia ma fu distratto dagli scatoloni sul pianerottolo.
Ora che ci pensava, gli sembrava di aver sentito dei rumori dall'appartamento affianco.
Sussultò quando vide la porta dell'appartamento aprirsi.
Ne uscì un uomo biondo, dagli occhi chiari.
-Oh, buongiorno.- appena lo notò gli sorrise.
-Salve.- il castano fece altrettanto.
Sembrava simpatico.
-Non sapevo ci fosse un nuovo inquilino.-
-Oh non sono io. Lui è dentro.- l'uomo si allontanò dalla porta per avviarsi alle scale.
-Non è molto ciarliero, specialmente di mattina. Ma potresti intravederlo durante la giornata.-
-O-oh, amh, d'accordo.-
-Ah, io sono Farlan. Farlan Church. Sono suo amico.- il biondo gli tese la mano.
-Scusa ma vado di fretta.-
-Tranquillo, io sono Eren. Vivo qui affianco.- Eren gliela strinse.
-Beh, di certo non ti darà alcun fastidio. Magari ci rivediamo, eh.-
-Sì, sarebbe un piacere.- il ragazzo spostò lo sguardo al biondino che saliva le scale.
Mentre Farlan scendeva lo incrociò e si scambiarono un fievole "buongiorno".
L'uomo lasciò il palazzo mentre Armin arrivava al pianerottolo.
-E tu dove credevi di andare?-
-Beccato, eh?-
-Credevi di pot-e lui da dove sbuca?- il ragazzo indicò il gatto che li guardava dalle scale per salire al piano superiore.
-Non lo so. Non l'ho mai visto prima.- Eren sorrise e si accovacciò sui talloni e tese una mano.
-Blue.- ritirò la mano sentendo la voce roca e profonda provenire dalla porta poco lontano da lui.



autrice
Ciao raga.
Un parto questo capitolo. Cercherò di finire presto il prossimo e pubblicarvelo.
Finalmente iniziamo la vicenda della storia ✨

Bye Bibis ✨💜

i like 𝓂𝑒 better when i'm with 𝓎𝑜𝓊Where stories live. Discover now