chapter 17 -Talk- (pt. 2)

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-Fingere?-
-Sì. Di andar d'accordo con qualcuno o farmi piacere qualcosa per non farmi allontanare dagli altri. Sono una persona spontanea, odierei dover comportarmi in questo modo.-
Levi lo guardò per un momento, per poi parlare.
-Un po' di esperienza ce l'ho, e credo di capire cosa intendi. Spesso per stare in un gruppo di amici si finisce per acconsentire alle idee degli altri o a dire "sì" a qualcosa a cui avresti preferito dire "no" solo perché non vuoi sentirti dire dagli altri che sei noioso o altro. Giusto?- si alzò gli occhiali sulla testa.
-Sì.- Eren se ne stava seduto con le mani strette tra le cosce, in attesa di quello che il corvino stesse per dire.
Trovava le loro discussioni pacifiche e rilassanti.
-Beh, ormai viviamo in un mondo in cui è facile ottenere approvazione. Basta dire ciò che gli altri vogliono sentirsi dire.-
-Come quando ti chiedono "come sto" e se dici qualcosa diverso da "bene" vieni guardato male.-
-Esatto.- si alzò e si avvicinò allo stipo, da cui prese una confezione di tè.
-Per persone come noi, che sono abbastanza schiette, è un inferno.-
-Puoi dirlo forte.-
-Prova ad ottenere approvazione dicendo ciò che pensi.- lo guardò puntandogli il cucchiaino -Avrai un "brutto carattere" per molti.- tornò a preparare il tè dandogli la schiena.
-Siamo talmente circondati dalla falsità che la sincerità viene recepita come un'offesa.-

-Però non parlo solo di questo. Fingere anche emozioni. Tipo come quando ti ritrovi a dover dimostrare compassione a qualcuno altrimenti vieni etichettato come "cattivo".-
-Parli di chi fa vittimismo?- il corvino mise il bollitore sul fuoco.
-Sì.-
-Ah, che orrore. Odio le persone che vogliono fare la vittima.- si girò e si poggiò al mobile, tenendo le braccia conserte -Vuoi fare la vittima? Muori.-
Eren ridacchiò.

-Un po' meglio?-
Il ragazzo posò lo sguardo sull'uomo, che lo guardava con un pizzico di dolcezza negli occhi.
-Sì. Mi rilassa parlarti.- l'osservava mentre si avvicinava al tavolo per poi sedersi.
-Puoi farlo quando vuoi.-
-Grazie.-
-Iniziamo?-
-Oh, sì.- Eren aprì il libro.

[...]

-Mi sa che quando torna picchia anche me.-
Eren rise mentre Farlan se ne stava seduto comodo sul divano.
-Ceni qui?-
-Uh-uh.-
-Andate d'accordo, eh?-
-Abbastanza.- si sedette affianco al biondo.
-Beh è da un bel po' che vi vedete.-
-Un mese.-
-Perché non vi vedete più spesso?-
-Eh?-
-Solo una volta a settimana vi vedete, no? Vieni qui più spesso.-
-Già è tanto che mi dedica tempo per aiutarmi con la scuola nel suo giorno libero. Non potrei mai chiedergli di farlo anche quando torna da lavoro.-
-Non dico per il ripasso. Anche per farvi compagnia.-
-Oh.-
-Sarei anch'io più tranquillo sapendo che vieni a trovarlo.-
-Beh forse...no, lo infastidirei.- distolse lo sguardo ponendo la propria attenzione alla televisione.
-Se lo infastidissi non ti avrebbe lasciato venire da lui per un mese intero.-
Tornò con lo sguardo all'uomo al suo fianco.
-Dici?-
-Dico. Lo conosco, quel nano lì. Sembra il Grinch ma sotto sotto si affeziona facilmente.-
Eren posò lo sguardo sulle proprie mani, che stringevano le maniche del cardigan che aveva addosso.
-Forse, qualche volta.-
Farlan lo guardò e sorrise.


autrice
Farlan's got plans.

Bye Bibis ✨💜

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