chapter 6 -Roots-

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-Erano anni che non andavamo in qualche locale.- Farlan chiuse la portiera dell'auto.
-Già.- Isabel, elettrizzata, fece lo stesso e si diresse verso l'entrata.
Il biondo si voltò verso il corvino che camminava con lo sguardo basso dietro di lui.
-Tutto bene, Levi?-

-Tutto bene, Levi?-
L'uomo alzò lo sguardo verso Ally, che lo guardava sorridendo mentre sistemava i piattini nello scolapiatti.
-Sì.-
-Me la tieni d'occhio tu stasera, sì?- la donna si sedette a tavola di fronte a lui, poggiando una mano sulla sua.
-Credo siano responsabilità di Farlan, queste.-
-Non hai tutti i torti.- Ally ridacchiò.
-Tu non hai...ancora trovato qualcun altro?- la donna gli strinse la mano.
-No.- l'uomo prese a guardare fuori.
-Siamo qua, per te.-
Si girò per trovare Ally sorridergli con fare materno, nonostante non avessero poi chissà quanti anni di differenza.
Accennò un sorriso -Lo so.-

Fu distratto dai suoi pensieri dalla mano sulla sua spalla.
-Levi?-
Alzò lo sguardo e si trovò Farlan davanti.
-Se non ti va torniamo a casa, eh. Izzy capirà.-
-Nah, tranquillo. Lasciamola divertire.- fece per riprendere a camminare ma fu bloccato da Farlan.
-Levi.- il corvino notò l'aria preoccupata dell'amico, e gli sorrise, seppur debolmente.
-Sto bene.- riprese a camminare sorpassando Farlan, che si arrese e lo seguì all'interno del locale.

Il castano batteva debolmente il dito sul bicchiere a ritmo di musica mentre guardava con sguardo assente il ghiaccio che tremava di poco ogni qualvolta il liquido in cui sguazzava si muoveva.

Cercava di calmare il dolore che le radici di quella stupida erbaccia gli procuravano, come faceva ormai da troppo tempo.
Però, nonostante gli anni l'erbaccia non si indeboliva.
Nonostante quanto lui avesse provato a dimenticare la persona che non poteva avere scappando con altri uomini, non ci riusciva.

Sentì i passi pesanti e i movimenti bruschi di due ragazzi ubriachi fradici che si avvicinavano al bancone.
Si sedettero e Eren non potè fare a meno di osservarli. Purtroppo, quei due non erano affatto quei tipi di ubriachi da evitare risse.
-Cos'hai da guardare, huh?-
Eren sospirò, tornando al suo bicchiere.
Uno gli si avvicinò gettandoglielo a terra.
-Perché hai quella faccia?- questo sputacchiava mentre parlava e ridacchiava -La tua puttanella non ti vuole stavolta?-

-Non essere voluto da qualcuno non è proprio nuovo, per me.- il corvino girò il viso verso il gruppetto che si era formato poco lontano da loro, incuriosito dalla risposta sussurrata da quello che sembrava la povera vittima.
-Eh? Cos'è che ha detto?- il ragazzo che stava accanto al castano si girò dal compagno, che gli fece segno di portarlo fuori.
Si prevedeva una rissa.
Meglio farsi i fatti propri.

Eren fu trascinato fuori il locale, sul retro.

[...]

I due preferirono correre dietro a delle ragazze appena sbucate fuori dal locale, piuttosto che finire l'opera. Non che non l'avessero cominciata, eh.
A prim'occhiata il ragazzo seduto per terra con la schiena al muro non se la passava delle migliori.
Aveva il naso sanguinante, così come il labbro spaccato come un sopracciglio. Le nocche erano sbucciate e arrossate.

Erano anni che non si ritrovava in una rissa. Quasi quasi non gli era dispiaciuta mica tanto.

Si sollevò a fatica tenendosi un fianco.
Andarsene con una buona scusa era la cosa migliore. Non voleva rovinare la serata a Armin, questo è certo.
Gli lasciò un messaggio mentre infilava le cuffiette alle orecchie e camminava.

(music )

Circa venti minuti di cammino non gli dispiacevano molto, al momento.

La strada era quasi deserta, se non per delle auto che passavano o dei gruppetti che si dirigevano al locale.
Infilò le mani nelle tasche della felpa e tirò su il cappuccio.
Camminava guardando il cielo. Non molto spesso era possibile vedere le stelle, a San Francisco. Però quella sera era particolarmente limpida.


autrice
Hello guys.
La theme di Eren per questa storia è la canzone che trovate in questo capitolo: Changes by Hayd.

Bye Bibis ✨💜

i like 𝓂𝑒 better when i'm with 𝓎𝑜𝓊Where stories live. Discover now