chapter 38 -Conversation- (pt. 2)

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Armin seguì Farlan in un café dall'altro lato della strada.
Si sedettero.
-Non sembravi così allegro, con i tuoi amici. Qualcosa non va?-
-Non proprio.- Armin guardava fuori, visibilmente turbato.
-Pensi a Eren?-
Il biondino lo guardò.
In contrasto al proprio disagio e nervoso c'era la calma e compostezza del biondo, che continuava ad osservarlo sorridendo. Eppure dava un'aria intimidatoria.
-Eren. Come sta?- sotto sotto il biondino non riusciva a non pensarci.
-Ah beh, un cuore spezzato. Ma se la cava. Insomma, l'ha sempre fatto, no?-

Per questo a volte persino Levi era spaventato dalla rabbia di Farlan.
Non mostrava irritazione o altro. Quando era arrabbiato era più calmo del solito.

Armin abbassò la testa.
-Però dubito che Levi sia l'unica ragione per cui tu abbia voluto troncare il rapporto con Eren.-
-Lei non c'entra con tutta questa storia. Perché è qua?- Armin lo guardò.
-Perché Eren e Levi sono la mia famiglia. E non mi piace l'odio gratuito.- Farlan cessò di sorridere.
-Io...-
-Tu sapevi dei suoi sentimenti, non è vero?-
Il ragazzo abbassò nuovamente il capo, stringendosi la felpa sulle cosce.
-Da anni. So che ho sbagliato, ma ricambiarli o meno...lo avrei ferito in entrambi i casi.-
-Quindi hai preferito scappare.- il biondo si rivolse sorridendo al cameriere che si era avvicinato -Due cappuccini, grazie.-.
Lo guardò allontanarsi prima di rivolgere lo sguardo ad Armin.
-Sì. Non sapevo che fare. Ero preoccupato e arrabbiato perché come al solito non mi dava ascolto, e allora l'ho presa come un'occasione.-
-Capisco.-
-Sono tremendo..- Armin non alzava lo sguardo, ma una lacrima che cadde sulla sua mano lo tradì.
-Ti manca, non è vero?-
Armin annuì.
Farlan sospirò.
-Credo che si siano innamorati.-
Armin alzò il capo.
-Asciugati le guance, per favore.- gli porse un fazzoletto, che il ragazzo prese.
-So che conosci fin troppi pregiudizi su Levi. Ma quello che hai sentito non è tutto.-
-Ma è molto.- Armin si ricompose.
-Come sa che provano qualcosa? Gliel'hanno detto?-
-No. Non vedrai mai Levi comportarsi come un romanticone innamorato perso che ricorda alla propria metà che la ama minimo tre volte al giorno. Non è fatto così. Non è così superficiale.-
Armin roteò gli occhi.
-Per Levi è difficile ammettere di amare qualcuno.-
-Perché?-
-Perché ammettere di amare qualcuno è un po' come dire che quella persona è diventata il tuo punto debole.-
Armin lo guardò in silenzio.
-Era così anche con sua moglie.-
-Sua moglie?-

Farlan spiegò tutto al ragazzo, che dopo aver ascoltato non potè fare altro che abbassare la testa e stare in silenzio.
-Avrei dovuto ascoltarlo.-
-Dovevi.-
-Però..sta meglio, adesso?-
-Sì.-
Armin sospirò.
-Armin, vediamo come va. Osserviamo come si sviluppa la loro relazione. Sarà Eren a prendere  una decisione.-
Armin annuì.
-Grazie.- sorrise all'uomo, che annuì ricambiando il sorriso, lasciò i soldi sul tavolo e uscì.
Aveva fatto tutto ciò che era in suo potere, ora poteva solo osservare e attendere un cambiamento delle cose.

A volte i cambiamenti non iniziano dal centro, ma da ciò che c'è intorno. Aiutare è compito degli osservatori, di quelli esterni.
Era sempre stato questo il compito di Farlan.
E, non per vantarsi, le cose andavano sempre bene quando se ne occupava personalmente.

Soddisfatto, si avviò verso casa.


autrice
Hello.
Farlan ha compiuto la sua missione.

Bye Bibis ✨💜

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