chapter 19 -Counselor-

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-Bene. Ora che ci siamo tutti, direi che possiamo iniziare.- l'insegnante che stava sul palco e che li aveva tartassati con "silenzio" e "seduti" per gli ultimi cinque minuti finalmente aveva finito.
-Studenti, adesso la parola al preside Sanchez.-
La donna lasciò il posto davanti al microfono al preside, che dopo averlo sistemato lentamente, iniziò a parlare.
-Vi ringrazio per essere tutti qui presenti e mi congratulo per la fine degli esami di questo primo semestre scolastico. Oggi, come abbiamo avuto l'onore per quattro anni di fila, siamo qui per assistere ad un incontro con i professori Miller e Thompson e la dottoressa Young, che ringrazio per partecipare anche quest'anno.- si girò per sorridere ai tre appena presentati seduti dietro di lui.

Ogni anno da quattro anni l'università era sede di un evento per i primini che vedevano proprio protagonisti il professor Miller, laureato in sociologia e scrittore di un famoso libro sui rapporti tra gli esseri umani, il dottor Thompson, famoso psichiatra e la psicologa Young.
A quanto pareva, avrebbero parlato del loro lavoro e interagito con i ragazzi su quel che pensavano significasse il relazionarsi con altri esseri umani e cos'erano per loro i sentimenti e il subconscio.

Eren se ne sarebbe stato buono buono al suo posto, nascosto tra gli altri. Anche perché lui del relazionarsi con gli altri non sapeva nulla.
A lui non importava.
Tutto ciò a cui riusciva a pensare ultimamente era Armin.
Si stavano allontanando.
Le loro discussioni continuavano e si stavano allontanando.
Stare con Levi e gli altri non riusciva più a distrarlo.
In quel momento, tutto ciò che voleva era andare a casa, invece che sopportare qualche minuto in più il braccio ci quel tipo sulle spalle del biondino.

-Bene, molto preparati i ragazzi.- la psicologa sorrideva mentre guardava i colleghi.
-Risposte davvero molto interessanti. Il primo anno di quest'anno è davvero promettente.- rispose il dottor Thompson, alzandosi.
-Adesso, per chiudere, vorrei porvi una domanda. Non c'è bisogno rispondiate a me, ma mi basta che ci riflettiate.- andò al centro del palco e guardò tutti.

-Credete che sia possibile che alcune persone nascano per dare più amore di quanto riceveranno mai?-

Eren spalancò gli occhi, restando a testa bassa.
Oh.
Oh, quella domanda lo aveva colpito più del dovuto.

-Rifletteteci. Se volete farci sapere le vostre risposte avete lì il nostro sito web.- l'uomo indicò il link sul poster dietro di sé.
-Grazie mille per averci lasciato tempo anche quest'anno, e buon Natale.-
Nel trambusto dei ragazzi che si alzavano e uscivano Eren non sentiva nulla.
Si alzò nel pieno silenzio nella sua testa e uscì, continuando a guardare in basso.

Camminò lentamente fino a casa, non calcolando minimamente la pioggia che aveva iniziato a cadere.

Salì le scale con calma e prese le chiavi dalla tasca.
Mentre le infilava nella toppa sentì qualcuno salire le scale.
-Ah sei-Eren?- il corvino salì gli ultimi scalini di corsa e si precipitò dal castano, che lo guardava tremante dal freddo.
-Sei fradicio. Ma che hai combinato?-
Non ottenne risposta.
-Forza, in casa.- aprì la porta del proprio appartamento e lo trascinò dentro.


autrice
E quanto mi piace lasciarvi sulle spine.

Bye Bibis ✨💜

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