chapter 17 -Talk-

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Ottobre.
Mese in cui inizia a fare un po' più freddo.
Si inizia a sentire per davvero la fine dell'estate e il pieno autunno.

Il primo mese d'università per il castano non è stato dei migliori.
I suoi voti barcollano a causa del suo stato emotivo ancora più fragile.
Dopo la prima discussione con il biondino ne sono susseguite altre, che man mano tiravano ancora di più a terra il ragazzo e avvicinavano l'altro ai suoi nuovi amici.
I saluti erano vaghi, le conversazioni quasi inesistenti.
Il cuore del castano faceva male.

Però, una volta a settimana stava meglio.
A casa del suo vicino si sentiva più calmo e al sicuro. Come se le sofferenze del mondo esterno lì non potessero toccarlo.
Tutto grazie all'amico di sua cugina.
Levi.
Quell'uomo era la rappresentazione di "mistero", ma non metteva inquietudine.
Anzi, con lui si sentiva a proprio agio.

E lo stesso poteva dirlo proprio lui.
Eren era stata una piacevole sorpresa.
Era dolce e tranquillo. Era molto maturo per la sua età. Per questo, spesso si trovavano a discutere di tante cose, da questioni semplici a temi sulla politica o società. Si scambiavano opinioni senza discutere, e questo era piacevole per entrambi.
Spesso, chiacchieravano anche dei propri approcci con le altre persone, in cui entrambi erano completamente negati.
Forse per questo stavano bene, insieme.

Aveva intrapreso una bella amicizia anche con il fidanzato della cugina.
Lo vedeva come un fratello più grande, da cui poteva andare liberamente se aveva qualche problema. Il biondo sapeva sempre come consigliarlo e questo lo rassicurava.

-Ehy.- il corvino aprì la porta.
-Ciao.- il castano entrò in casa.
Solita scena: si tolse le scarpe lasciandole affianco all'appendiabiti, mise le pantofole e seguì l'uomo in cucina.
-È successo qualcosa?- Levi si sedette.
-No, perché?- Eren fece lo stesso.
-È da un po' che sei giù.- Levi si sistemò gli occhiali sul naso -Ha telefonato tua zia. Era preoccupata per te perché ultimamente "sei con il morale a terra".- lo guardò.
-Nulla per cui preoccuparsi. Sono solo stressato per la scuola, tutto qui.- il castano poggiò le sue cose sul tavolo.
-Se non ti va di parlarne va bene, ma lo sai che puoi dirmelo, vero?-
Eren lo guardò per poi cedere.
-È Armin.-
-Avete discusso di nuovo?-
-Non proprio. Ormai non parliamo chissà quanto.-
-Non vuole parlarti?-
-È sempre con i suoi amici.-
-Trovatene anche tu, no?-
-La fai facile. Non ci sono mai riuscito in 21 anni di vita come dovrei riuscirci adesso?-
-Beh, non posso aiutarti molto su questo argomento, siccome sono il primo che non è bravo a relazionarsi con le persone. Però ti direi di riflettere su cosa ti è difficile nel relazionarti con gli altri, per iniziare.-
-Amh...non saprei. Ho paura di risultare strano o di dire qualcosa di imbarazzante. E poi ho paura di dover ritrovarmi a fingere.-
-Fingere?-
-Sì. Di andar d'accordo con qualcuno o farmi piacere qualcosa per non farmi allontanare dagli altri. Sono una persona spontanea, odierei dovermi comportare in questo modo.-
Levi lo guardò per un momento, per poi parlare.


autrice
Lo so che mi odiate per finire i capitoli così, ma avrete presto la seconda parte, tranqui.

Bye Bibis ✨💜

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