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"Troppo scollato" fisso incredula il vestito che mi ha lasciato sul letto, ha una gonna lunga ed uno spacco vertiginoso sulla coscia destra, la scollatura è accettabile ma l'insieme non credo sia adatto per un'occasione di lavoro così importante
"A me piace"
"Non mi farò vedere così dal socio di cui parli"
Appare un ghigno sul suo volto maledetto da non so quale magia persuasiva "la prendi troppo seriamente"
"Allora che devo sapere?"

Una cosa è andarci a letto una notte, un'altra è riuscire a delineare un profilo di Theo al di fuori del sesso, sono sicura ci sia sotto qualcosa.

"Penny Drew è un commerciante di Philadelphia, è venuto fino convinto di poter far parte della nostra compagna"
"Quindi è già un no?" Non capisco, mi fa cenno di sì
"Ha rubato numerosi soldi durante la sua carriera, ed è in contatto con Piers"
"Ancora quell'uomo?" Ho sentito più il suo nome in 2 giorni che il mio in 24 anni...
"Lo sta mandando apposta da noi per avere una spia interna, capisce che è allontanato sempre più dagli affari di mio padre e che ormai non è voluto alle riunioni"
"Fatto sta che quel vestito è troppo" cambio discorso

Lo vedo concentrato, prima sul vestito, poi sul mio corpo, si avvicina e con una mano mi prende la nuca per poi spingerla vedo di se, con l'altra mi sbottona la camicia.
Immediatamente mi spengo sotto il suo tocco, sono passiva a tutto quello che mi fa, perfino quando inizia a spogliarmi piano "avevo detto che decidevo io" mi dice all'orecchio
Cerco di non sussultare quando la sua mano scende sul mio fondoschiena, afferra il mio sedere e lo strizza facendomi uscire un gemito di piacere
"Oh no, non ora" dice tutto felice "scommetto che non dici nulla quando ti scopi il tuo ragazzo"
Dovrei rimanerci male, ma pensando alla sera prima, ho praticamente fatto sesso con la sua immagine stampata sul viso di Chris, quindi non mi lamento della frecciatina.

Mi lascia a bocca asciutta, mezza nuda e vogliosa di continuare ciò che malamente ha interrotto
"Vestiti, ti aspetto fuori"
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Impiego minuti incessanti a sistemare lo scollo, per renderlo il meno pronunciato possibile, sperando non si abbassi drasticamente.
Guida con calma e non va più veloce come l'ultima volta, sembra concentrato sulla strada, ma sono convinta che stia tramando qualcosa
"Che stai pensando di fare?"
"A chi?"
"Devo specificare? Al tipo di cui mi hai parlato"
"Lo spieremo un po', lo seguirò personalmente in bagno per vedere se chiama Piers, sai che è il suo posto preferito"

"Come ci siamo finiti qui? Cioè, io e te ci odiamo ricordi?"
"Più c'è odio, più il sesso è piccante"

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La festa è piena di donne stupende e scollature drastiche, quasi mi sento inadeguata con il seno coperto
"Ora capisci del perché ho scelto quel vestito, abbassalo un po' e nessuno sospetterà di te" mi bisbiglia
Così faccio, sento il freddo scivolarmi sul seno e dietro alla schiena, cerco di portare i capelli davanti per scaldarmi come possibile.

Mi indica il signore e rimango stupita, è bello ed estremamente attraente, sento un piccolo fiotto di calore e non so perché mi fermo ad osservarlo
"Lo conosci?"
"No"
"Avvicinati, non presentarti come l'assistente di mio padre, di che sei qui sola"
"Mi usi come bambola allora"
"Tipo"

Avanzo e lo approccio
"Buonasera"
"Buonasera!" Mi bacia la mano "chi ho il piacere di conoscere?"
"Giselle Veel"
"Piacere, Ryan Goleman"
Ryan? Goleman? Ho sbagliato persona? Ha cambiato nome?
Come nei film delle spie... è sotto copertura...
tengo il gioco
"Da dove viene?" Chiedo, deve rispondermi Philadelphia, sennò è sotto copertura definitivamente
"Kansas, sono qui per lavoro"
"Capito, mi vuole scusare?" Mi lascia andare e torna a parlare con la donna vicina.

Raggiungo Theo e lo trascino nel bagno delle donne
"È proprio lui?! Ho sbagliato persona?!"
"No, perché?"
"Mi ha detto di chiamarsi Ryan Goleman e di venire dal Kansas"
"È" lo interrompo e finisco il suo pensiero "sotto copertura?"
"Questo vuol dire che la sua vera identità la usa lontano dagli affari, chi è quel coglione?"
"Devo andare a parlare ancora con lui?"
"No no, saresti troppo in pericolo, mio padre mi taglierebbe la gola se perdesse anche te"
"Perdere? Cioè morire? Sono morte le assistenti prima?"
"No, non morte"
"Sono troppo giovane per morire, o per far parte di organizzazioni pericolose"
"Ormai sei dentro"
"Torniamo a casa, ho sonno e domani ho ulteriore lavoro da svolgere"

Stranamente mi ascolta e in pochissimo tempo siamo in villa

"Vai a casa stanotte?"
Non so che rispondere e non so come fargli capire che resto solo per essere già qui domani mattina presto...
"Resto, mi risparmio il viaggio lungo"
Ancora una volta vedo nascere sul suo viso un ghigno divertito, faccio finta di nulla, ma il mio stomaco si sta rivoltando su se stesso...
"Vuoi mangiare qualcosa?" Mi chiede
"No, mi sono abbuffata alla festa, andrò in camera subito"

_
Ha lasciato la sua cintura sul mio letto, e nonostante mi stia sforzando di convincermi a portargliela domani, i miei piedi mi portano fino alla sua porta.
"Hai lasciato la tua cintura in camera mia, la lascio qui" gliela appoggio poco più in là rispetto alla porta d'entrata e mi giro per andarmene via.
La porta si apre e la sua mano mi afferra il braccio, mi porta di nuovo davanti alla porta e passano infiniti secondi dove i nostri occhi si incastrano perfettamente.
"Convincimi che il tuo ragazzo ti soddisfa e non farò nulla"

Mi da termini e condizioni, di fronte al suo fisico scolpito e caldo, di fronte ai tatuaggi da Dio e di fronte alle sue labbra rosse.
Non dico nulla, rimango in silenzio fino a quando lui non prende questo silenzio come lasciapassare.
Mi tira dentro e chiude la porta dietro alle mie spalle.

Sono ormai consapevole di essere entrata in un giro troppo complesso da abbandonare.

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Buondì 🗣
Grazie per chi ha iniziato a seguire questa storia!
Spero di giungere a più persone possibili!
Mi raccomando, se vi piace votatela e commentate per farmi sapere cosa pensate!! 💜

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The Master // IN REVISIONE Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora