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Ho avvisato suo padre, ha detto che sarebbe partito subito, ma l'ho rassicurato e l'ho invitato a non lasciare un accordo molto importante
"Ci sono io, lui ora è stabile"
"Sicura? Non può stare lì e lavorare contemporaneamente, non vorrei"
"Non si preoccupi, se osserva le attività del pc vedrà che sono molto avanti e che è tutto nella norma"
"Dove l'ho trovata" lo sento sorridere "quando si sveglia però mi chiami"
"Sicuramente"
"L'hanno arrestato vero?"
"Si, credo non ci sia più speranza per farlo uscire"
"Finalmente. Bisognerà andare più a fondo"
__

Ripercorro l'evento con lucidità ed estrema precisione, ogni rumore, ogni rantolio di Theo e ogni respiro soffocato di Piers.
Osservo il suo viso controluce, un naso dritto e la mascella serrata.
Prova dolore ma non riesce a esternarlo, mi domando cosa si provi, quando non riesci a dire ciò che senti, quando hai la possibilità di alleviare le tue sofferenze ma il tuo corpo non vuole permetterti di salvarti.
Le gocce delle flebo scendono lente, le sue ciglia scure coprono lo specchio della sua anima.
Vorrei rivivere l'accaduto con i suoi occhi, per vedermi accanto a lui, per leggere la mia paura in modo impersonale.

Vorresti tante così Sarah...

__
3 giorni dopo

Io e Flynn ci scambiamo i turni, quando sono a casa di Theo pulisco e controllo quante più fatture posso, rimango spesso ad osservare le pinete lontane e mi domando come lo sparo si fosse sentito da la in fondo.
Un suono sordo, coperto dalle frode di alberi alti e sempreverdi
Perché penso così tanto?
Desidero Theo tutto intero, senza il pallore in viso che ha ora, senza i graffi e le botte sul volto, senza aghi e bende.
Lo voglio intero.
Lo voglio vigile è sveglio.
__
Flynn mi accompagna in ospedale e mi avvisa di una cosa
"Ha aperto gli occhi, non riesce ancora a muoversi ma è un buon segno"
"Bene" mi si scalda il cuore, una scossa di euforia mi ravviva il corpo
"Nella caduta ha sbattuto la testa, non si ricorda di nessuno"

Non si ricorda di nessuno...
Theo non è Theo
C-come? A che serve svegliarsi allora? Per scoprire che la memoria non ti ravviva del tutto...?

"Non mi ha riconosciuto, mi sono presentato ma nulla è successo, il medico dice che dovrebbe passare, ma non sa a distanza di quanto"
"Riesce a parlare?"
"Si, ma non ha nulla di cui discutere"
"Cosa faccio allora?"
"Ti presenti per quella che sei, forse di te si ricorda"
Forse.
__

Lo ritrovo cosciente, il suo profilo è sempre duro, ma ciò che mi spaventa ora è il suo giudizio, come se fosse una prima impressione.
"Hey" dico con voce tremante
"Hey, chi sei?" Mi si ferma il cuore in gola.

Mai avrei immaginato ciò.
Cosa mi aspettavo?
Lui sveglio con il suo solito ghigno malefico di chi sa troppo, di chi sa cosa hai sotto i vestiti e di chi utilizza ogni battuta esistente per spingerti a ridere bocca a bocca.

Non questo.

"Sono Sarah, una tua amica" mi ferisco da sola, non faccio riaffiorare le notti insonni passate a studiarci
"Io..." fa fatica a parlare, sono ferma all'entrata e la sua testa è volta in posizione innaturale, mi avvicino e mi siedo ai piedi del letto "non ricordo"

Tutta la sua aggressività e la sua sicurezza svaniscono nel dispiacere di non capire chi ha davanti "come ci siamo conosciuti?"
Bella domanda

"Uhm.. ad una festa" Ripete ciò che dico con la speranza di ricordarsi qualcosa
"Perché siamo qui?"

Quante belle domande Theo, Complesse. Come piace a te.

"C'è stata una colluttazione tra te e" mi blocco, osservo l'orologio che produce un ticchettio lento e pesante "un signore, ti ha sparato"
"Ha vinto lui?"
"Non proprio, possiamo dire che siamo tutti vinti ma tu sei stato più fortunato"
"E tu eri con quel ragazzo che c'era qui prima?" Si guarda intorno "Flynn credo si chiami"
"Si, lui è un tuo vecchio amico d'infanzia, vi conoscente da una vita, te ne ricorderai presto"
Spero
Cazzo Theo ritorna in te

"E tu? Da quanto ci conosciamo? Sei la ragazza di Flynn?"
"Oh no, io lavoro per tuo padre, ora è in Cina e tu hai deciso di portarmi qui per stare lontana da quell'uomo che ti ha sparato"
"Quindi ho fallito"
"Hai fatto il possibile" mi fa spazio e mi invita a sedermi meglio, come nella vasca siamo uno di fronte all'altro, con la schiena poggiata ai bordi del letto "nessuno poteva prevederlo"

"Quindi tu sei mia amica, ma lavori per mio padre"
"Lunga storia breve: si"
"Io e te... quanto siamo amici?"
"Perché chiedi ciò?"
Mi osserva con gli stessi occhi di quando mi scrutava dalla testa ai piedi "perché percepisco che c'è di più"

Si Theo, c'è molto di più.
C'è talmente tanto che raccontarlo non basterebbe.
Non sono fatti che si possono raccontare a voce.
Non si possono verbalizzare sensazioni provate con il tatto, il gusto e tutti gli altri sensi.
Non se le sensazioni sono sessuali.

"Ti fa male la spalla?"
"Si" mi mostra la fascia "dicono che potrò ritornare a casa tra una settimana"
"Bene"
"Ho troppe domande" Si sistema e cerca di appoggiarsi al cuscino senza premere troppo sulla spalla.

Ci osserviamo.
Io so di lui, ma lui non sa di me.
La mia paura più grande? Dover convivere con due persone differenti e non riavere indietro l'uomo affascinante ed irrompente che ho conosciuto quella sera.

"Sono qui per rispondere a ciò che posso"

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ROCCEEEEE
+1000 LETTURE???????
WHAT THE FUUUUUUCK
Grazie grazie grazie
💜😩

_______________________________________ROCCEEEEE +1000 LETTURE??????? WHAT THE FUUUUUUCK Grazie grazie grazie 💜😩

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The Master // IN REVISIONE Where stories live. Discover now