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È martedì, sono passati 2 giorni dalla serata cinema, e non so cos'altro aspettarmi da Flynn...
Io e lui stiamo andando a prendere le ultime tegole ordinate da Theo, i lavori dovrebbero finire a breve
"Non potresti parlarmi più di te?"
"Oh, ehm... vediamo"
"Senza obbligo Sarah!" Ride di gusto "mi stupisci"
"Ah Si?"
"Si, prima di tutto per gli ottimi gusti in materia di film, e poi perché non ti fai scrupoli, sei educata ma vera, non come l'ultima donna che gli ha spezzato il cuore"
"Spezzato?"
"Letteralmente. Sono passati anni ed ancora non riesco a credere al dolore che ha dovuto vivere da solo"
"So di sua madre, non ha potuto consolarlo?"
"Le sarebbe piaciuto, ma aveva altri dolori da rielaborare. Ma ora ci sei tu e credimi, lui non gira a caso"
"Vuoi dire che mi aspettava?"
"Credo di sì, lui osserva molto le persone, non capita a caso. Mai"
__

Theo POV

Finisco di fissare le ultime tegole che mi sono rimaste e scendo per bere qualcosa di fresco, mi tolgo gli scarponi e mi sdraio sul divano.
Il divano su cui ieri sera Sarah mi ha fatto provare il piacere dei piaceri.
Quella donna fa miracoli.
Ripercorro la sera prima con gli occhi chiusi, con le braccia abbandonate sul petto e la testa buttata indietro.
Le sue mani che si fanno strada tra i miei capelli, giù per il petto fino alla cintura. Le sue dita affusolate che mi massaggiano piano è profondamente, i suoi sospiri che si accostano ai miei...
Sarah, non sai che mi stai facendo.

Mi rendo conto della situazione, del suo lavoro serio per mio padre, per questo non mi intrometto mai, se non per vederla annoiata su fatture e conti inutili.

Dopo quella sera di passione random mi sono sempre chiesto chi fosse, più volte sono ritornato al locale ma di lei nessuna traccia.
Ora guardala, qui a lavorare per una Società destinata ad autodistruggersi...
Sento un rumore, come un piccolo tonfo, mi alzo e vado verso la porta dell'entrata.

Non vedo nessuno, solo un vecchio cane che ringhia a vuoto.
Vado in cucina e ricontrollo tutte le porte, ma il rumore si ripete e non smetto di osservare il cane che lento e a scapole basse gira attorno al nostro giardino
Un silenzio di tomba che apre a due opzioni: non è stato nulla, se non le tegole che si sono dovute riassestare, oppure una visita non voluta.
Theo, i cani non ringhiano a caso. Sentono presenze quasi immobili....

Non impiego molto ad ascoltare il cane, gli do ragione ed attivo i miei sensi, ripercorro ogni stanza a passi lenti e leggeri (come posso insomma)
Il bagno è chiuso, così come le due stanze e lo studio.
Passo al salotto e allo sgabuzzino, è li che sento quella presenza di cui il cane mi aveva avvisato.

Che cazzo ci fa qui Piers?
"Vattene coglione"
"Non senza il pc della tua puttana"
"Non puoi chiamare puttana tutte quelle che decidono di non dartela, vattene prima di"
I miei occhi scivolano lungo la sua cintura e lo vedono estrarre una pistola "oppure cosa?" Ridacchia
"Non scherzare" lo invito a mettere giù l'arma, ma inizia a portarmi verso la cucina
"Sono un socio, ho il diritto di avere le informazioni della Società"
"Sei la causa di tutta questa privacy adottata da mio padre, fatti due domande e ritorna sui tuoi passi"
Non ho intenzione di scappare, so che ha la pistola carica, cerco solo di condurlo lontano dallo studio
"Quella tua puttana non si è accorta del cip che ho attaccato sotto il pc"
"Chiudi quella cazzo di bocca e modera i termini" mi fermo e lo osservo diventare rigido, non gli sta bene che gli si vada così contro.
Piers non ha l'integrità dell'uomo d'affari e mai l'avrà.

I miei battiti accelerano quando sento la macchina di Flynn fermarsi nel vialetto.. no cazzo Sarah, non entrate, non aprite questa porta.
"Se urli ti sparo" ringhia Piers a denti stretti

La porta si apre e sento le risate di entrambi spegnersi velocemente, vedo lo sgomento di Sarah e la paura di Flynn.

La disperazione che provo in questo momento è alle stelle, mi rendo conto dell'immenso errore che ho fatto con Sarah.

Se muore è solo colpa mia.

"Portami dal pc, subito"
Ordina a Sarah di venire vicino a me, lei non esita e poco dopo sento il suo profumo coprire la puzza di quell'uomo spregevole.

Tira fuori una seconda pistola, la indirizza verso Flynn "non osare muoverti, ora andrò dove loro mi devono portare e tu mi seguirai dietro, non fare passi sbagliati. Sarebbe un peccato finire male la vita."

Sento la mano fredda di Sarah cercare le mie dita.
Se fossi stato da solo, tutto questo non sarebbe capitato.

Un momento veloce, una briciola di tempo, una saetta inaspettata.
La mia mano destra, la più vicina al raggio d'azione di Piers, lo colpisce alla gola.

Succede il putiferio.

The Master // IN REVISIONE Where stories live. Discover now