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Rientriamo in casa sua e riassaporo, anche se amaramente, il profumo di pini e natura... ha da poco piovuto e questo acuisce tutti gli odori
Lo osservo sbattere la porta, sbuffare lungo il corridoio e buttare le chiavi della macchina sul divano, fa fatica a respirare e non riesce a stare fermo

Le sue braccia sono piegate sulla nuca e le sue sopracciglia sono corrugate in segno di sofferenza
"Dovresti andartene" dice
Mi fissa e mi spinge inconsapevolmente verso le scale
"No, non vado da nessuna parte" inizia ancora ad allontanarmi
"Lontano, così non ti trascineranno nel caso" gesticola e mi afferra le braccia con forza, ha paura e questo lo capisco, ma non dovrebbe più mandarmi via
"Ormai ci sono dentro e credo di poterti difendere"
"Nessuno vince contro quell'uomo..."
"Tua madre vincerebbe" non mi pento di averlo detto, forse mi pento del modo con cui l'ho tirato fuori...
"Mia madre non può"
"Se solo potessi parlare con lei, potrei"
"No, non lo farai"
"Theo, con la sua deposizione potremmo"
"Dimenticati di lei. Questo caso è perso"
"Non dire così, non puoi abbandonarti e lasciarlo vincere, ricordi quando eri furioso con lui? Quando volevi distruggerlo? Dove sei finito?"
"Dove Sono finito? Nella merda... ecco dove"
"Theo, non chiuderti, lasciami aiutarti"

Sta cercando di dirmi no, ma nasconde il viso
"Non sei stato tu, dovresti crederci"
"Non serve crederci"
"Dov'è finito il ragazzo cattivo e furbo? Dove posso ritrovare l'uomo di cui mi sono fidata e che mi ha presa come nessun altro?"
Alza il viso "Sarah, la tua vita è rovinata, sto per essere ammazzato dalle accuse da parte di un uomo che paga per aver ragione"
"Allora paga anche tu... sei ricco no?"
"Non posso pagare e truffare"
"Non sarebbe proprio così, se di fondo hai ragione"
"Andrei nel torto"
"Se continui così ci andrai, attivati Theo"

Lo vedo rimuginare e pensare, gli si rilassano le spalle.
__

3 giorni dopo

Mi sveglio in parte a lui che è ancora notte, lo sento respirare pesantemente e lentamente, la luce della luna disegna ombre e nuove linee sulla sua schiena, avverto una fitta allo stomaco nel pensare che potrei perderlo.
La verità è che l'ho sempre voluto, non pianifico di vivere senza lui, nemmeno di andarmene via proprio ora...
Penso al tempo passato prima di rivederlo il giorno del colloquio, in effetti ho sempre pensato a lui e il caso ha voluto che ci rivedessimo e riprovassimo ciò che ci era tanto piaciuto.
Ma ora, riesco solo a pensare alla fine di tutto, come lui qualche giorno fa, e questa crisi non deve avverarsi.

Nella mia testa suonano tutti i nostri baci che schioccano nel buio, i miei sospiri e il dolore piacevole che mi causa ogni volta che mi fa sua...
È assurdo come sia possibile rivivere tutte queste emozioni gratuitamente nella propria testa.

La verità è che fa male dover vederlo andare sempre più a fondo, più la situazione si complica più lui sembra accettarlo...
Sua madre è fuori dai giochi, ma questo non mi vieta di provare a parlare con lei, no?

"Sei sveglia" brontola spostando il viso dal mio lato, i segni delle lenzuola gli hanno rigato le guance e le sopracciglia sono tutte scompigliate
"Non ho sonno, ma tu dormi, ne hai bisogno"
Si stiracchia e si apre a stella, mi strappa un sorriso, finisce per chiudermi tra le sue braccia e riempirmi di baci "profumi" sussurra

La mia pelle riceve una grossa scossa e sento improvvisamente freddo.

"A che stavi pensando?" Chiede portando la mano sul mio fondoschiena e picchiettando i polpastrelli a ritmo lento e profondo
"A nulla"
"Sarah, non sai mentire"
"Stavo pensando a te"
"Mi vuoi lasciare?" Ridacchia baciandomi il collo
"Forse" ricambio il bacio e gli alzo il viso a livello del mio, ma lui ritorna ad appoggiarlo sul mio seno "come farò senza di voi?" Si riferisce palesemente a loro "mi mancherete"

Lascia un lungo bacio bagnato su una e passa poi all'altra.
Sa come trasformare un momento buio in uno sensuale in pochissimi secondi, senza obbligare o sembrare esagerato.
Lo lascio fare.
Mi piace lasciarlo fare.

Sento già la mia intimità richiamarlo sempre più a me.
Tiro indietro la testa per scoprire di più il petto, la mano appoggiata sul mio fondoschiena strizza bene ciò che può e mi fa inarcare la schiena.
Un flebile sospiro esce dalla mia bocca nel momento in cui la sua mano scivola dentro di me
"Così mi piaci"
Come se non stesse dormendo, spalanca gli occhi e si accende, sblocca l'altro braccio e mi porta sopra di lui, porto i miei capelli indietro, li chiude in una coda e mi spinge la nuca indietro.

Quella lingua fa magie, mi massaggia il collo e lascia piccoli segni di lato, le mie labbra sono secche e dai miei occhi scendono piccole lacrime che rigano il mio viso dal piacere.
I movimenti sono lenti e profondi, sa dove toccare e dove spingere.
Apro le cosce per lasciarlo andare più veloce e lasciargli tela bianca, mi lascia i capelli e lo incontro con i nostri nasi a contatto
"Hey" sospiro cercando di non sentire troppo ciò che mi sta facendo in fondo
"Hey" mi morde il labbro e accelera con le dita e la mia bocca forma una "o" di piacere, le mie braccia cercano appiglio ai lati del suo collo, ma lui non me lo permette, mi afferra i polsi e mi fa scivolare sotto di lui.

Braccia bloccate e gambe aperte.
"Se solo potessi vederti ora Sarah... mentre ti sto per scopare"
"Mi vedo" dico
"Non come ti vedo io"

Le sue mani premono sul mio ventre e disegnano linee nella carne dei miei fianchi, lo vedo sparire sempre più in basso...
Dopo troppo fa di nuovo la sua magia.

Cerco i suoi capelli, sento il suo viso immerso nelle mie cosce, sento le sue labbra baciare ai lati della mia intimità.
"Theo" sta andando avanti troppo, mi fa aspettare troppo
"Lascia fare" mi apre le gambe e ne pizzica l'interno, ringhia dal piacere e soffia sul mio clitoride
Una scossa potente mi attiva, cerco aria invano e porto il viso sudato a guardare il soffitto.
Lascia piccoli baci, lenti per poi leccare ad intermittenza e rendermi nulla sotto di lui.
"Giuro Theo"
"So ciò che vuoi"
"Stai cercando di uccidermi"
Lo sento ridere tra le mie gambe, poi finalmente ci si butta dentro e con velocità sostenuta mi porta sempre più all'apice, il dolore più piacevole che una donna possa provare, cerca il mio seno mentre gioca con serietà lì sotto.

"Fai di me ciò che vuoi" dico prima di urlare il suo nome al primo orgasmo
"Non aspettavo altro"

Sento le sue labbra pulsare, le sue guance rosse e i suoi occhi lucidi osservare ogni pezzo della mia carne, non l'ho mai visto così serio e appassionato
"Theo, non me ne andrò mai"
"Lo so"
"Ma tu non farmi aspettare così tanto"
Ride.

Che bello che sei quando ridi.

The Master // IN REVISIONE Where stories live. Discover now